procedere
procèdere v. intr. [dal lat. procedĕre, comp. di pro-1 «innanzi» e cedĕre «andare»] (pass. rem. procedètti [meno com. procedéi, ant. procèssi], procedésti, ecc.; part. pass. proceduto [ant. [...] testi; p. alla votazione; p. al sequestro dei beni; p. al fermo, all’arresto di un delinquente. b. Nel linguaggio giudiziario, p. contro qualcuno (o, assol., procedere), fare un’azione legale, agire legalmente: si procederà contro i trasgressori nei ...
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vocazione
vocazióne s. f. [dal lat. vocatio -onis, propr. «chiamata, invito», der. di vocare «chiamare»]. – 1. Chiamata, richiamo, appello o invocazione. In senso proprio è d’uso assai raro, limitato [...] ereditaria», cioè l’attribuzione all’erede del diritto di accettare o rifiutare l’eredità), e ad alcune espressioni del linguaggio grammaticale, come complemento di v., quello che si esprime con il caso vocativo (v.). 2. fig. Disposizione, tendenza a ...
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ricevere
ricévere v. tr. [lat. recĭpĕre, comp. di re- e capĕre «prendere»]. – 1. Prendere ciò che viene dato (oppure consegnato, mandato, recapitato, somministrato, trasmesso) o che si porge da sé; è [...] osservazioni, continui rimproveri. e. Nel linguaggio tecnico (in contrapposizione a trasmettere), captare la mia radio riceve anche le onde corte e cortissime. f. Nel linguaggio sportivo, prendere la palla lanciata da un altro giocatore: r. la palla ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); [...] de’ p. miei (Pulci); tu sei e sarai sempre così: l’intrigo, la falsità ... è il tuo processo (Carducci). 4. a. Nel linguaggio giur., complesso delle attività e delle forme mediante le quali vengono risolte le controversie tra due soggetti da un terzo ...
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molestia
molèstia s. f. [dal lat. molestia, der. di molestus «molesto»]. – 1. Sensazione incresciosa di pena, di tormento, di incomodo, di disagio, di irritazione, provocata da persone o cose e in genere [...] del nemico. Con valore più concr. (non com.), azione molesta: le sue m. non sono più oltre sopportabili. 2. Nel linguaggio giur., ogni atto che comporti menomazione o soppressione del potere di godimento spettante al titolare di un diritto; in partic ...
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chilogrammo
(o kilogrammo) s. m. [comp. di chilo-1 (o kilo-) e grammo]. – 1. a. Unità di misura pratica di massa e peso, equivalente a mille grammi, cioè alla massa (o al peso) di 1 dm3 (= 1 litro) di [...] fondamentale, insieme al metro campione e al secondo solare medio, nel sistema di unità di misura MKS; si indica con il simbolo kg, e nel linguaggio fam. si abbrevia comunem. in chilo: 1 kg di pere; 3 kg di patate; un bambino di 6 kg, o del peso di 6 ...
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continuita
continuità s. f. [dal lat. continuĭtas -atis]. – 1. Qualità d’esser continuo, estensione non interrotta nel tempo, o anche nello spazio: c. d’un moto; impiego che ha carattere di c.; c. di [...] e proprietà dei corpi, o una voluta semplificazione, spesso lecita e conveniente, di dati molto più complessi. d. Nel linguaggio scient., il carattere e la proprietà di un ente che si definisce continuo. Con sign. specifico, in matematica, nella ...
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esterno
estèrno agg. e s. m. [dal lat. externus, der. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o appare di fuori: le parti e. della carrozzeria; parete, facciata e.; si accede al piano [...] e. del piede, del ginocchio; la curva e. di una strada, di un fiume, la curva di più ampio raggio. c. Nel linguaggio filos., detto di ciò che si presuppone esistente, indipendentemente dalla conoscenza che se ne può avere (in antitesi a interno o ...
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emergente
emergènte agg. [part. pres. di emergere]. – 1. Che esce o sporge dalle acque o da altra superficie uniforme: la Venere di Coo detta Anadiomene, cioè e. o sorgente dal mare (C. R. Dati); cascinali [...] altro soggetto. b. In cronologia, anno e., quello da cui si fa cominciare il computo di un’era. c. Nel linguaggio giornalistico, sociologico e politico, di qualsiasi fenomeno sociale che si sviluppa con caratteristiche nuove e marcate; in partic., di ...
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estetico
estètico agg. [dal gr. αἰσϑητικός «che concerne la sensazione, sensitivo», der. del tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne il sentimento del bello, soprattutto [...] esame di un’opera d’arte che ha per fine di formulare un giudizio di valore sotto il rispetto della bellezza. d. Nel linguaggio com., bello, artisticamente armonico: contrasto di colori poco estetico. 2. Per estens., il termine è oggi frequente nel ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...