solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi [...] e ti crederò; al s. fine di ..., con il s. scopo di ...; ci sono stato una s. volta (più energico, una volta s.; anche, nel linguaggio letter., una sol volta, ed è questo l’unico caso in cui oggi l’aggettivo si tronca nel femm.: nella lingua ant. il ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] posizione di due o più animali fermi, passanti o correnti disposti in palo, ossia l’uno sovrastante l’altro. b. Nel linguaggio sport., uno-due, movimento dello schermidore che esegue una finta seguita da una cavazione; nel pugilato, l’azione con cui ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera [...] ; piccole p. (o p. insensibili), nella filosofia di Leibniz, quelle di cui il soggetto non ha consapevolezza. 2. Nel linguaggio amministr. (secondo il sign. 2 di percepire), l’atto con cui si viene regolarmente in possesso di una somma, riscossione ...
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netto
nétto agg. [lat. nĭtĭdus; cfr. nitido]. – 1. a. In genere, sinon. (meno frequente nel linguaggio com., con uso più largo in parlate region.) di pulito, cioè privo di sporcizia, di macchie, di impurità, [...] mostrare una n. superiorità sull’avversario (e essere in condizioni di n. inferiorità); essere in n. ripresa. 3. Nel linguaggio econ. e comm. (di solito in contrapp. a lordo), detto di capitale, patrimonio, reddito depurato da ogni gravame, imposta ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] verso il servo (onde il termine lat. manumissio: v. manumissione e, per l’etimologia, manomettere). b. Con varî sign., nel linguaggio giur. medievale e moderno, la locuz. mano morta, per la quale v. manomorta. 6. La ventesima parte di una risma di ...
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dietim
dïètim avv. e s. m. [dal lat. mediev. dietim avv., der. di dies «giorno»]. – 1. avv. Latinismo del linguaggio notarile: giorno per giorno, per ogni singolo giorno. 2. s. m. Nel linguaggio di banca [...] e di borsa (con quest’uso e sign., anche nella forma diètimo), l’ammontare del frutto che giorno per giorno si è maturato sul titolo, dalla data di godimento (data d’inizio della maturazione annuale o ...
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interporre
interpórre v. tr. [dal lat. interponĕre, comp. di inter- e ponĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. Porre in mezzo, tra due azioni, tra due momenti successivi (raramente tra due oggetti [...] tempo per ritardare ad arte qualche cosa; i. una pausa. Con questo sign., è meno com. che frapporre. Nel linguaggio ammi- nistr. e forense, i. ricorso, i. appello, ricorrere, appellarsi (con implicita l’idea di voler impedire, anche temporaneamente ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] . per pieno, è di venti euro a metro quadro. g. Nella tecnologia, frazione di v., lo stesso che porosità. h. Nel linguaggio politico, vuoto di potere, la situazione che si determina in un paese o in ente statuale o amministrativo quando viene meno il ...
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omologare
v. tr. [dal lat. mediev. homologare, adattam. del gr. ὁμολογέω, der. di ὁμόλογος «omologo»] (io omòlogo, tu omòloghi, ecc.). – 1. Propr., riconoscere omologo, cioè corrispondente, conforme [...] a modelli dominanti, quindi rendere omogeneo, privo di originalità e autenticità: o. le forme del linguaggio (e nell’intr. pron.: le forme del linguaggio tendono a omologarsi); la società dei consumi tende a o. i comportamenti; ti vuoi forse o ...
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semaforo
semàforo s. m. [comp. del gr. σῆμα «segnale» e -foro, sul modello del fr. sémaphore]. – 1. Apparecchio di segnalazione luminosa a luci colorate (detto più propriam. s. stradale), comandato a [...] , notizie e ordini. 3. In senso fig., le immagini di s. verde, s. rosso sono talora introdotte, spec. nel linguaggio giornalistico, per significare via libera (o, al contr., impedimento, opposizione) al compimento di un tentativo, di un’azione, all ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...