verbo
1. MAPPA Un VERBO è una parola che indica un’azione, un fatto, una situazione o una trasformazione; in grammatica, il verbo è tradizionalmente indicato come una delle cosiddette parti del discorso, [...] v.), mentre in senso scherzoso si riferisce a una parola autorevole, solenne (ascoltare il v. del maestro). 3. Nel linguaggio della religione cattolica, il verbo (spesso scritto con iniziale maiuscola: il Verbo) è la parola di Dio, cioè i testi ...
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danzaterapeuta s. f. e m. Chi cura attraverso la danzaterapia. ♦ Sono aperte le iscrizioni al primo corso di formazione professionale per danzaterapeuti e al primo corso di aggiornamento per operatori [...] danzaterapia, è, addirittura, facile: per bambini di tutte le età, anche non udenti, perché quello che parla qui è il linguaggio dei segni. Si intitola Il violoncello dalle orecchie rosa e racconta la storia di un elefantino che si sentiva diverso e ...
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schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, [...] ) • Non credo che accadrà lo stesso a De Benedetti [Andrea, autore del saggio Così non schwa. Limiti ed eccessi del linguaggio inclusivo (2022)], che ha fatto l’impossibile per congegnare il suo libro in modo che non si presti facilmente all’uso come ...
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slayare v, intr. Nel linguaggio dei social media, fare un ottimo lavoro, realizzare una performance molto soddisfacente, usato in modo impressivo in una dimensione colloquiale. ◆ E poi ci sono “Slay” (mutuato [...] un alleato perfetto in droppare, che deriva dall’inglese to drop e significa letteralmente ‘lasciar cadere’, ma nel linguaggio generazionale indica il rilascio strategico di un contenuto, il suo lancio come un evento carico di aspettative. Pensiamo ...
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vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] Con riguardo a chi o a ciò che riceve il vento: camminare col v. in faccia, col v. di schiena; nel linguaggio venatorio, prendere vento, detto del cane da caccia che nella cerca della selvaggina tende ad avere il vento favorevole cambiando direzione ...
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crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, [...] , la successione al trono dà luogo a controversie che dal piano giuridico possono trasferirsi su quello politico e militare. Nel linguaggio giornalistico si parla inoltre di c. al buio, per indicare una crisi di governo che si apre senza che ci ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] o zona di passaggio, o direzione: tra Roma e Napoli vi sono due linee ferroviarie, una via Formia e una via Cassino; nel linguaggio marin., la direzione che assume un cavo o una catena quando viene in forza: la catena fa via di poppa; via d’acqua ...
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metalinguaggio
metalinguàggio s. m. [comp. di meta- e linguaggio]. – 1. Termine, introdotto dapprima in logica matematica (per analogia con quello di metamatematica) per indicare in generale un linguaggio, [...] stessi, nonché dagli usi sintattici, appartenenti alla lingua analizzata; sono metalinguaggi, in tal senso, il linguaggio grammaticale e il linguaggio lessicografico, con cui rispettivam. il grammatico descrive i fatti grammaticali e l’autore di un ...
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mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] al mare, gettarsi in m. ai nemici, e sim.), si è sviluppata l’accezione della parola – di uso com. anche nel linguaggio scient. – per indicare ciò che circonda tutt’intorno, l’ambiente, occupato o no da materia, in cui avviene un determinato fenomeno ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] v. anche va’ e vieni. In alcuni casi, però, equivale ad andare o differisce poco dal sign. fondamentale di questo verbo; così, nel linguaggio marin., v. a dritta o a sinistra, accostare verso dritta o verso sinistra: v. al vento o all’orza, e v. alla ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...