mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] al mare, gettarsi in m. ai nemici, e sim.), si è sviluppata l’accezione della parola – di uso com. anche nel linguaggio scient. – per indicare ciò che circonda tutt’intorno, l’ambiente, occupato o no da materia, in cui avviene un determinato fenomeno ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] v. anche va’ e vieni. In alcuni casi, però, equivale ad andare o differisce poco dal sign. fondamentale di questo verbo; così, nel linguaggio marin., v. a dritta o a sinistra, accostare verso dritta o verso sinistra: v. al vento o all’orza, e v. alla ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] a un q. dell’eredità, possiedono quasi i tre q. dell’intero condominio (per il termine tre q., usato come s. m. nel linguaggio della moda, ma anche per altri usi della locuz., v. trequarti); descrivere un q. di giro, un q. di cerchio. Riferito ad ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] ci restano da considerare i tiri di p. in bianco verso levante e verso ponente (Galilei); l’espressione è ancora viva nel linguaggio com., con senso fig., per indicare un atto compiuto o da compiere senza alcuna preparazione: così di p. in bianco non ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] studî, delle tue ricerche?; essere o. di venerazione, di amore, di pietà, d’invidia; divenire o. di scherno. b. Nel linguaggio giur., o. del diritto, in senso generale, l’attività umana nelle sue varie manifestazioni; più comunem., con riferimento ai ...
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leva1
lèva1 (ant. lièva) s. f. [der. di levare «alzare»]. – 1. a. In fisica, macchina semplice che consiste in un corpo rigido (di norma costituito da una sbarra) girevole intorno a un asse fisso (detto [...] leva si dice vantaggiosa, indifferente o svantaggiosa a seconda che la potenza sia minore, uguale o maggiore della resistenza. b. Nel linguaggio com.: sollevare un masso con una l.; dar leva, e più com. far leva, operare, alzare con una leva: diedero ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] e p. dei tori è stata detta (per calco dello spagn. plaza de toros) l’arena per la tauromachia. Più in partic., nel linguaggio milit., p. d’armi (cfr. il fr. place d’armes), denominazione ant., ma conservata ancora oggi come toponimo in alcune città ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] , montoni), sia torri o altre strutture con le quali si cercava di avvicinare o scalare le mura nemiche. Anche nel linguaggio letter. e poet.: Argante ... Quella m. eccelsa arder promette (T. Tasso), la torre d’assedio; o questa è macchina Contra ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] cuore la sede degli affetti; Là ne la bella Italia, ov’è la sede Del valor vero e de la vera fede (T. Tasso). Nel linguaggio medico e nell’uso com., parte o organo del corpo in cui ha origine, o in cui si manifesta una malattia, una disfunzione e sim ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] di lui; per nulla al m., per nessuna cosa al m. e sim., in nessun modo, a nessun patto. c. Con uso iperbolico, nel linguaggio fam., un m., una gran quantità, moltissimo: ho un m. di guai, di fastidî; hai detto un m. di sciocchezze; gli fece un m ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...