ininterrotto
ininterrótto agg. [comp. di in-2 e interrotto, part. pass. di interrompere]. – Senza interruzione, continuo, incessante: è stata una serie i. di disgrazie; un pianto i.; un flusso i. di [...] epoca più recente, con partic. riferimento al lessico italiano, o a quello di altre lingueromanze, nei confronti del latino. ◆ Avv. ininterrottaménte, senza alcuna interruzione, con continuità, di seguito: è da tre giorni che piove ininterrottamente ...
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sperone1
speróne1 (o spróne) s. m. [dal germ. sporō (da cui il ted. Sporn e l’ingl. spur); nelle lingueromanze il termine germ. è penetrato attrav. il lat. carolingio sporonus]. – 1. Arnese di metallo [...] applicato ai calcagni del cavaliere per stimolare, pungendola ai fianchi, la cavalcatura, costituito da un semicerchio (collare) con un elemento sporgente al centro (asta o forchetta), cui è fissato un ...
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sassone
sàssone (ant. o poet. sassóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Saxon -ŏnis]. – 1. Relativo alla Sassònia, regione storica e geografica della Germania centro-orientale, e (con questo sign. anche sost.) [...] «il gioco dei ragazzi»; Mr. Charles’ son «il figlio del signor Charles». La qualifica di sassone deriva dal fatto che tale costrutto appariva nettamente diverso dall’altro tipo inglese (che è normale anche nelle lingueromanze) the son of Charles. ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale [...] del verbo, derivato in italiano, come in altre lingueromanze, dalla forma ablativale del gerundio latino, il quale aveva natura nominale più accentuata in quanto sostituiva l’infinito per i rapporti sintattici espressi da casi diversi dal nominativo ...
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gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingueromanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, [...] dal suffisso -nd- (laudandus, timendus, ecc.), ed era declinabile come ogni altro aggettivo. Nei verbi transitivi ha valore passivo, può indicare il futuro e la necessità, e può essere usato sia come attributo ...
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palatalizzazione
palataliżżazióne (meno com. palatiżżazióne) s. f. [der. di palatalizzare (o palatizzare)]. – Processo fonetico per cui una consonante diventa palatale; ha particolare importanza in fonetica [...] storica la palatalizzazione subìta dalla velare ‹k› delle parole latine nel passaggio alle lingueromanze, come fenomeno di assimilazione alle vocali palatali e, i con cui si trova a contatto. ...
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soluzione
soluzióne s. f. [dal lat. solutio -onis, der. di solvĕre «sciogliere», part. pass. solutus]. – 1. a. Lo sciogliere, lo sciogliersi, l’essere sciolto, di una sostanza, solida o liquida, in un’altra, [...] tra i due periodi storici; in forma negativa: il passaggio da una zona all’altra avviene senza s. di continuità; le lingueromanze si sono svolte senza s. di continuità dal latino. È espressione frequente anche nel linguaggio scient. e tecn.; per es ...
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tonto
tónto agg. [voce di etimo incerto, con corrispondenti in altre lingueromanze]. – Stupido, di scarso cervello: ma sei proprio t., se non capisci! Anche come s. m. (f. -a): che vuoi che ne sappia, [...] quel tonto (o quella tonta)!; mi trattava con la pazienza corta che si ha coi t. (P. Levi); comune spec. l’espressione fare il finto t., fingere di non capire quando questa finzione può giovare ai proprî ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] è rimasta in questo particolare ancorata all’aspetto grafico delle forme latine, nella grafia dell’italiano (come delle altre lingueromanze) la lettera g ha due valori. Quello originario, o g dura, è rappresentato dalla semplice g davanti ad a ...
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starna
s. f. [da una voce preromana presente in molte lingueromanze]. – Uccello della famiglia fasianidi (lat. scient. Perdix perdix), originario dell’Europa orientale, sedentario e nidificante in Italia, [...] dove vive in gran parte del territorio in pianura e nelle aree collinari e submontane, nutrendosi di vegetali e di insetti: ha piumaggio di colore grigio bruno superiormente e cenerino inferiormente; il ...
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romanze, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, originatasi in ampie aree europee (denominate Romània dai linguisti) dallo strato latino impiantato durante la dominazione romana. Le l.r. (dette anche neolatine) si possono suddividere su base...
Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa della comune discendenza, queste lingue...