schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, [...] tutti portatori di identità non binarie. Una deriva, spacciata per anelito d’inclusività da una minoranza di linguisti – coi loro rumorosi fiancheggiatori – vorrebbe riformare la lingua italiana a suon di e rovesciate. (Massimo Arcangeli, Manifesto ...
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fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî [...] delle leggi fisiche o biologiche, alle evoluzioni dei suoni di una lingua o di un dialetto (teoria avversata da altri linguisti, i quali, pur accogliendo la formulazione pratica di tali leggi, rivendicano il carattere individuale e storico di ogni ...
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sintema
sintèma s. m. [dal gr. σύνϑημα «rapporto, correlazione», der. di συντίϑημι «mettere insieme»] (pl. -i). – Nella terminologia di alcuni linguisti moderni (in partic. del fr. A. Martinet), unità [...] lessicale costituita da due o più monemi (per es., in ital., verdastro, interlinea) ...
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alarodico
alaròdico agg. (pl. m. -ci). – Relativo agli Alarodi (gr. ᾿Αλαρόδιοι), antica popolazione non indoeuropea del Caucaso, abitante nella regione dei monti Ararat dove poi si stanziarono gli Armeni: [...] lingua a. (o alarodico s. m.), denominazione sotto la quale alcuni linguisti raccolgono le varie lingue estinte del Mediterraneo, e cioè camitico, sumerico, dravidico, caucasico, ittito, mitannico, anatolico, nonché il gruppo paleo-europeo. ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] diversi, com’è dimostrato dalla molteplicità delle definizioni che ne sono state date dai grammatici antichi e dai linguisti moderni. Ogni tema (o più tecnicamente ogni semantema) verbale esprime una nozione generica, quella per es. del «camminare ...
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lessia
lessìa s. f. – Adattamento, poco com., del fr. lexie (der. del gr. λέξις «parola, discorso»), con cui viene indicata, da alcuni linguisti, l’unità funzionale significativa del discorso, che si [...] differenzia dal lessema (nell’accezione da noi definita) in quanto può essere costituita sia da una sola parola, come cielo, grande, dopo, sia da un gruppo di parole in stretta coesione semantica: sangue ...
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tecnoletto
tecnolètto s. m. [comp. di tecno- e -letto (di idioletto)]. – Termine usato da alcuni linguisti per indicare il complesso delle parole ed espressioni che sono proprie dei singoli linguaggi [...] tecnici e settoriali, che hanno quindi circolazione soprattutto nell’ambiente di coloro che coltivano le discipline o esercitano le attività cui tali linguaggi appartengono, costituendone la rispettiva ...
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scrizione
scrizióne s. f. [dal lat. scriptio -onis, der. di scribĕre «scrivere»]. – 1. ant. o letter. Scrittura, intesa come atto dello scrivere; con sign. concr., la parola o le parole stesse scritte. [...] 2. Nel linguaggio dei filologi e linguisti, il modo di rappresentare graficamente una parola o serie di parole (ted. Schreibung o Schreibart): s. latineggianti, s. antiquate; si confrontino le s. del Petrarca nell’autografo del Canzoniere con quelle ...
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vibrante
agg. [part. pres. di vibrare]. – 1. a. Che vibra, che è in vibrazione: corde v. (v. corda, n. 7 b); le canne v. dell’organo; piatto v., piastra v., dispositivo impiegato per provocare un maggiore [...] delle corde vocali) e v. sorde; v. pure (come l’r ital.) e v. fricative (come ř del cèco, simile a rˇ∫). Alcuni linguisti usano il termine in senso più largo, come equivalente di liquida, comprendendovi i varî tipi di l, oltreché di r. 2. a. estens ...
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neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla [...] e H. Osthoff) che nella seconda metà del sec. 19°, accogliendo ed in parte superando le correnti linguistiche positivistiche, e ponendo come principio fondamentale delle loro ricerche l’esistenza e l’ineccepibilità delle leggi fonetiche, studiarono ...
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Scuola di linguisti fondata da K. Brugmann e H. Osthoff e chiamata n. (junggrammatische Richtung) a partire dal 1878, accettando la denominazione ironica creata da F. Zarncke con intento polemico. Il principio dell’ineccepibilità delle leggi...
tecnoletto Termine usato da alcuni linguisti per indicare il complesso delle parole ed espressioni proprie dei singoli linguaggi tecnici e settoriali, che hanno quindi circolazione soprattutto nell’ambiente di chi coltiva le discipline o esercita...