voltaico2
voltàico2 agg. [dal fr. voltaïque, der. del nome del fiume Volta] (pl. m. -ci). – Lingue v., dialetti v., e gruppo linguistico v., lingue e dialetti sudanesi parlati da varie popolazioni stanziate [...] nel bacino superiore del Volta, nell’Africa occidentale: considerate da alcuni linguisti come semi-bantu, le lingue voltaiche sono caratterizzate dall’uso di prefissi e suffissi, e dall’esistenza di due categorie fondamentali, nominale e verbale, ...
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distretto2
distrétto2 s. m. [dal lat. mediev. districtus -us, der. di distringĕre «costringere», prob. perché, nella sostituzione del vescovo come signore feudale al conte laico, fu riconosciuto al vescovo [...] significò in genere contado, circondario di una città (accezione in cui è adoperato ancor oggi, per es., dai linguisti), e in tempi più recenti il «mandamento» di una provincia. 2. Come termine politico-amministrativo, ciascuna delle circoscrizioni ...
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monema
monèma s. m. [der. del gr. μόνος «unico», col suff. -ema di fonema, ecc., attraverso il fr. monème] (pl. -i). – Termine (usato e interpretato in modo non univoco dai linguisti) adottato nella [...] francese da A. Martinet per indicare la più semplice unità linguistica dotata di significato, che può essere costituita da una parola, da un radicale, da un prefisso o un suffisso, da una desinenza; corrisponde approssimativamente al morfema ...
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globalese
s. m. La lingua semplificata della comunicazione internazionale, basata sulle strutture morfosintattiche e sul lessico fondamentale della lingua inglese. ◆ [tit.] Le trappole del «globalese» [...] / Riuniti da giovedì 19 presso l’Accademia della Crusca a Firenze, i linguisti italiani lanciano un grido d’allarme (Sole 24 Ore, 15 ottobre 2000, p. 35, Lingua e civiltà).
Derivato dall’agg. globale con l’aggiunta del suffisso -ese. ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore [...] p.; provvedimenti popolari. d. Italiano p., espressione con la quale, a partire dagli anni Sessanta del sec. 20° alcuni linguisti hanno indicato il tipo di italiano imperfettamente acquisito da chi ha per madrelingua il dialetto o, in genere, da ...
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idioma
idiòma s. m. [dal lat. idioma -mătis, gr. ἰδίωμα -ώματος «particolarità; peculiarità di stile; linguaggio», der. di ἴδιος «particolare»] (pl. -i). – Lingua propria e particolare di una nazione: [...] balbettante linguaggio infantile che i genitori imitano nel parlare al bambino. Con uso più tecnico, ma limitato ad alcuni linguisti, insieme di più «sistemi» (nel senso che questa parola ha nella terminologia saussuriana) in uso nell’ambito di una ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli [...] di tempo (s. diacronica o storica). In partic.: s. componenziale, che, sviluppata negli anni ’60 del Novecento da linguisti e antropologi statunitensi, rappresenta il significato di un lessema come una configurazione di tratti semantici minimi (detti ...
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convegno
convégno s. m. [lat. *convenium, der. di convenire «incontrarsi, riunirsi»]. – 1. a. Il trovarsi insieme di due o più persone, in seguito a un accordo preso: andare, intervenire, partecipare, [...] di studiosi organizzata in giorni e luoghi stabiliti per discutere su temi specifici, presentare ricerche e sim.: un c. di linguisti, di fisici; c. d’affari; c. amoroso (più letter. o scherz. di appuntamento, incontro); sala di c. degli ufficiali. b ...
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tematizzazione
tematiżżazióne s. f. [der. di tematizzare; nel sign. 2, sul modello del fr. thématisation]. – 1. L’atto e l’effetto del tematizzare. 2. Con sign. specifico, nell’uso di alcuni linguisti, [...] il fatto di porre in particolare rilievo un determinato elemento dell’enunciato accentuandone la presenza con una particolare collocazione nella catena sintagmatica o con l’intonazione della voce nel discorso ...
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metastasi
metàstaṡi s. f. [dal gr. μετάστασις «spostamento», comp. di μετα- «meta-» e tema di ἵστημι «porre, collocare»]. – 1. In medicina, riproduzione, nel medesimo organismo, di un processo infettivo [...] m., e anche produrre, dare m., con riferimento al processo morboso. 2. In fonetica, termine usato da alcuni linguisti per indicare la terza fase, altrimenti detta soluzione, nell’articolazione di una consonante occlusiva (che segue alla catastasi e ...
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Scuola di linguisti fondata da K. Brugmann e H. Osthoff e chiamata n. (junggrammatische Richtung) a partire dal 1878, accettando la denominazione ironica creata da F. Zarncke con intento polemico. Il principio dell’ineccepibilità delle leggi...
tecnoletto Termine usato da alcuni linguisti per indicare il complesso delle parole ed espressioni proprie dei singoli linguaggi tecnici e settoriali, che hanno quindi circolazione soprattutto nell’ambiente di chi coltiva le discipline o esercita...