terminologia
terminologìa s. f. [comp. del lat. termĭnus, nel sign. mediev. di «termine, vocabolo» e di -logia]. – 1. a. L’insieme dei termini e delle espressioni proprî di una scienza, di un’arte, di [...] , ecc. b. Il fatto di usare uno o più termini specialistici con un determinato valore specifico: la t. di alcuni linguisti è troppo personale e astrusa; è tutta questione di t., basta intendersi! 2. Disciplina che ha come oggetto lo studio teorico ...
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semivocale
s. f. [dal lat. semivocalis (comp. di semi- e vocalis «vocale2»), traduz. del gr. ἡμίϕωνος, comp. di ἡμι- «semi-» e ϕωνή «suono, voce»]. – In fonetica, ogni articolazione (o fonema o suono, [...] stretto), ovvero quando gli organi articolatorî passano dalla stretta a un’apertura vocalica (come avviene per i̯ nell’ingl. yes 〈i̯ès〉 e nell’ital. ieri). In questo secondo caso molti linguisti preferiscono oggi usare il termine semiconsonante (v.). ...
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eolico2
eòlico2 agg. [dal lat. Aeolĭcus, gr. Αἰολικός] (pl. m. -ci). – Degli Eoli, una delle tre antiche stirpi greche (insieme con gli Ioni e Dori o Achei) cui appartenevano i Tessali e i Beoti che [...] è l’eolico per antonomasia), il tessalico nella penisola greca, e, secondo i grammatici antichi e una parte dei linguisti moderni, anche il beotico; poesia e., la poesia lirica greca coltivata dalle stirpi eoliche e rappresentata soprattutto da Alceo ...
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augurativo
agg. [der. di augurare]. – Sono definiti nomi a., da alcuni linguisti, i nomi di battesimo (soprattutto con riferimento alla lingua antica) che esprimono un augurio per il neonato, come Bentivegna, [...] Diotisalvi, Bonamico, Boncristiano, o i femminili Belcolore, Avvegnente, ecc ...
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afroasiatico
afroaṡiàtico agg. [comp. di afro 2 e asiatico] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’Asia e all’Africa considerate come settore politico-geografico, e in partic. ai nuovi stati che hanno raggiunto [...] più al plur.: gli afroasiatici. 2. Lingue a. (o afroasiatico s. m.), famiglia linguistica, corrispondente al camito-semitico (nome preferito dai linguisti europei), in Africa e Asia sud-occidentale, comprendente berbero, ciadico, cuscitico, egiziano ...
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microlingua
microlìngua s. f. [comp. di micro- e lingua]. – Termine usato da alcuni linguisti come sinon. di linguaggio settoriale, per indicare cioè quei linguaggi tecnici o specialistici che, in uso [...] in determinati settori della scienza, della tecnica, delle attività produttive, costituiscono altrettante varietà in seno alla lingua comune, con caratteri tipici proprî sia sul piano lessicale (costituzione ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] per esteso; nel manoscritto la p. è illeggibile; divisione delle p. in sillabe, di una parola in fin di riga. d. In linguistica, nell’accezione più com., la minima unità isolabile all’interno della frase e del discorso, formata da uno o più fonemi, e ...
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iperonimo
iperònimo agg. e s. m. [comp. di iper- e -onimo, coniato in contrapp. a iponimo]. – In linguistica, termine indicante un’unità lessicale di significato più generico ed esteso rispetto ad una [...] unità lessicali che sono in essa incluse (per es., fiore è iperonimo, ossia «superordinato», rispetto a rosa, viola, garofano); è quindi l’inverso di iponimo e corrisponde a quello che da altri linguisti è talora chiamato arcilessema o archilessema. ...
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ablativo2
ablativo2 agg. e s. m. [dal lat. ablativus (casus), der. di ablatus, part. pass. di auferre «portare via»; cfr. il gr. ἀϕαιρετικός]. – 1. Caso della declinazione latina, che nell’ordine dei [...] compagnia, il difetto e l’abbondanza, la materia, la limitazione. In età moderna la denominazione è stata estesa dai linguisti occidentali anche a casi di altre lingue indoeuropee, aventi funzione simile all’ablativo latino e morfemi almeno in parte ...
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saddamita
s. m. e f. e agg. Sostenitore di Saddam Hussein; di Saddam Hussein. ◆ Capita anche che le zone ipersensibili finiscano per coincidere felicemente con l’immagine di una persona. In tempi di [...] » e «khomeinisti», mentre ancora non c’è avvisaglia di nessun «saddamita». Siamo in quel frequente fenomeno che i linguisti definiscono antonomasia. (Paolo Di Stefano, Corriere della sera, 17 aprile 2003, p. 20, Cronache) • Per milioni di iracheni ...
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Scuola di linguisti fondata da K. Brugmann e H. Osthoff e chiamata n. (junggrammatische Richtung) a partire dal 1878, accettando la denominazione ironica creata da F. Zarncke con intento polemico. Il principio dell’ineccepibilità delle leggi...
tecnoletto Termine usato da alcuni linguisti per indicare il complesso delle parole ed espressioni proprie dei singoli linguaggi tecnici e settoriali, che hanno quindi circolazione soprattutto nell’ambiente di chi coltiva le discipline o esercita...