trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, [...] e centrali, ecc.), le omotetie, e più in generale le proiettività. Gruppi di trasformazioni, opportuni insiemi di trasformazioni da altro individuo geneticamente estraneo. i. In linguistica, nella teoria della grammatica trasformazionale, il processo ...
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localismo
s. m. [der. di locale1]. – 1. In linguistica, teoria glottogonica secondo cui i casi della declinazione nelle lingue indoeuropee sarebbero stati in origine tutti casi di valore concreto e, [...] sintassi storico-comparative. 2. Tendenza a impostare e risolvere i problemi di natura politica o sociale da un punto di vista angustamente locale, senza tenere conto della situazione generale (della nazione o anche della regione o della provincia). ...
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operatore
operatóre s. m. [dal lat. tardo operator -oris]. – 1. (f. -trice) a. Chi opera, chi compie determinate azioni o operazioni, per lo più abitualmente. Raro in usi generici: o. del male; o. di [...] In matematica, è il simbolo di un’operazione o, più in generale, di un’applicazione; più specificamente, esso indica l’operazione che , integratore, ecc.). 5. In linguistica, è detto operatore un elemento linguistico privo di significato che serve a ...
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individuale
individüale agg. [der. di individuo]. – Che concerne l’individuo, che è proprio del singolo individuo, di una determinata persona (si contrappone di solito a generale, talora a collettivo [...] nazionale e internazionale, si stabilisce sempre accanto alla classifica per squadre (e per nazioni). In linguistica, lingua i., l’insieme di usi linguistici di un individuo a un dato momento (v. idioletto); variante i. di un fonema, variante ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema [...] condizioni preliminari (ipotesi). Nella logica, ogni proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In linguistica, sequenza di parole che forma un segmento reale di discorso (orale o scritto), prodotto in una determinata situazione di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] filosofica sull’insieme delle teorie concernenti la natura, la struttura e le funzioni dei segni linguistici (e, più in generale, dei comportamenti comunicativi) che ricorrono nei sistemi dei linguaggi naturali e artificiali, in partic. quelli ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] in campo; ognuno mantenga la propria p. nella fila. In linguistica, posto occupato da un fonema nel corpo della parola: p. la p. della mano sulla tastiera del pianoforte; e più in generale: p. corretta, giusta, regolare o sbagliata, falsa, irregolare. ...
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antibuonista
(anti-buonista), s. m. e f. e agg. Chi o che non si conforma all’esibizione di buoni sentimenti. ◆ L’Italia è all’avanguardia di questo ritorno militante alla naturalezza della disuguaglianza [...] della cattiveria anti-buonista, della militarizzazione linguistica. Il nostro lessico politico sembra essersi dizione eufemistica è: «non ammesso». «È un’evoluzione generale della lingua burocratica» commenta cinico un professore antibuonista: «Una ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative [...] teorizzazioni), che nella interpretazione più generale e comune indica il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o con queste si trasmette. In partic., in linguistica, l’entità del contenuto definita dalla corrispondenza con ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono [...] assente nei suoni puri, che è difficilmente precisabile in termini generali: è legato alla composizione armonica dei suoni, e distingue essere qualcuno: ho sentito un s. di voci. In linguistica, s. articolato o assol. suono, unità fonico-acustica del ...
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Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale
Paolo D’Angelo
Autonomia dell’arte
Opera pubblicata da Croce nel 1902 per Sandron di Palermo, fu ristampata due anni dopo presso il medesimo editore. Ripubblicata nel 1908 presso...
Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale
Opera di B. Croce, pubblicata nel 1902 e, in edizione rivista, nel 1908. È il primo dei quattro volumi in cui si articola la Filosofia come scienza dello spirito. L’E. è divisa...