asterisco
s. m. [dal lat. tardo asteriscus, gr. ἀστερίσκος, dim. di ἀστήρ «stella»] (pl. -chi). – 1. Segno grafico a forma di stelletta (*), già in uso nei codici latini e greci, che serve di richiamo [...] la comparazione (così, per es., in questo Vocabolario è usato nel caso degli etimi ricostruiti); in trattazioni linguistiche, viene anche premesso a frasi agrammaticali o asemantiche. 2. Stelloncino, nota di giornale di solito contrassegnata da ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli [...] di tempo (s. diacronica o storica). In partic.: s. componenziale, che, sviluppata negli anni ’60 del Novecento da linguisti e antropologi statunitensi, rappresenta il significato di un lessema come una configurazione di tratti semantici minimi (detti ...
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combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare [...] parlata si istituiscono tra le unità dello stesso livello (fonemi, morfemi, lessemi); funzione c., la possibilità che le unità linguistiche hanno di associarsi tra loro per dar luogo a unità di livello superiore (combinazione di fonemi per dar luogo ...
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etnolinguistica
etnolinguìstica s. f. [comp. di etno- e linguistica]. – Studio delle relazioni tra le strutture linguistiche e i varî tipi di cultura umana. ...
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calco1
calco1 s. m. [der. di calcare3] (pl. -chi). – 1. Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre dalla forma così ottenuta copie dell’oggetto originale: [...] , traccia di disegno o di scritto riportata sulla pietra litografica o sulla lastra come guida per l’incisore. 4. In linguistica, forma particolare di prestito che consiste in un processo di convergenza tra lingue diverse per cui l’uso di un vocabolo ...
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americanismo
s. m. [der. di americano]. – 1. Con riferimento ad americano nel sign. più esteso: a. Parola o locuzione propria di una delle lingue parlate nel continente americano, che sia usata nella [...] , per idee e usi degli Stati Uniti. Con sign. più astratto, carattere, impronta americana nel costume, negli usi, o anche in forme linguistiche: l’a. di una moda, di un’espressione. 3. In politica, il complesso di principî e di dottrina che ispira la ...
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neutralizzazione
neutraliżżazióne s. f. [der. di neutralizzare]. – L’atto, il fatto di neutralizzare o di essere neutralizzato, nei varî sign. del verbo: 1. In diritto internazionale, la condizione giuridica [...] mettere in moto sviluppi compensatorî della rallentata attività economica interna). 6. In linguistica, lo stato in cui si trovano due unità linguistiche (fonemi, morfemi, strutture sintattiche, ecc.) normalmente distinte, allorché la loro distinzione ...
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rigorista
s. m. e f. e agg. [der. di rigore] (pl. m. -i). – 1. Chi, o che, si distingue per il suo rigorismo, per la sua intransigenza, oppure segue o sostiene una posizione di rigorismo: Kant, in fatto [...] di morale, è un r.; le correnti del giansenismo meno rigoriste; in questioni linguistiche, sono purista, ma non rigorista. Come agg., anche con il sign. di rigoristico: assumere un atteggiamento r.; sostenere una posizione rigorista. 2. Nel gioco del ...
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base
baṡe s. f. [dal lat. basis, gr. βάσις]. – 1. a. La parte inferiore di una costruzione o di un elemento architettonico, e in genere la parte inferiore di un oggetto qualsiasi, che costituisce il [...] atomi d’idrogeno dell’ammoniaca o dell’idrossido d’ammonio. 8. In linguistica storica, la forma linguistica originaria di altra o di altre che la continuano in fasi linguistiche successive; b. apofonica, la parte (radice o suffisso) di una parola che ...
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si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] quali (spec. trovandosi unito ai verbi essere o avere) non sempre è facile decidere se si tratti dell’avv. sì o del pron. atono si, quando non soccorrano, già nella lettura dei manoscritti, ragioni di grafia fonosintattica o altre leggi linguistiche. ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. lingue, XXI, p. 202).
L'immagine di un...
Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua materna la lingua ufficiale dello Stato...