preconio
precònio s. m. [dal lat. praeconium, der. di praeco -onis «banditore»], letter. – 1. a. Bando, annuncio solenne: L’alto p. che grida l’arcano Di qui là giù sovra ogne altro bando (Dante, con [...] cui si debbono sì magnifici preconi (Carducci). 3. Nella liturgia cattolica, p. pasquale, inno in latino che il diacono inizio della veglia solenne, accanto al cero pasquale, per annunciare e celebrare la Pasqua cristiana; ha inizio con la parola ...
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farsa
s. f. [dal fr. farce, der. di farcir, che è il lat. farcire «riempire»]. – 1. Termine che in origine (nella forma fr. farce o in una corrispondente forma lat. mediev. farsa) indicò varî tipi di [...] dellaliturgia tradizionale, o anche l’inserzione di intermezzi comici nelle sacre rappresentazioni che si tenevano sul sagrato delle si usava far seguire ai film drammatici. Oggi la parola, priva di significato specifico, indica spreg. qualunque ...
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male2
male2 s. m. [lat. malum «male fisico o morale», rifatto secondo male avv.]. – In senso ampio, il contrario del bene, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico [...] nel bene e nel m., espressione formulare nella liturgia del matrimonio. b. Disgrazia, sfortuna: nella ; piccolo m., manifestazione del tipo delle assenze); mal francese, uno dei , di disgrazie: non dire quella parola, porta m.!; molti credono che il ...
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olio
òlio (region. òglio) s. m. [lat. ŏleum, dal gr. ἔλαιον]. – Nome generico di numerose sostanze di origine vegetale, animale o minerale, liquide a temperatura ordinaria, diverse per composizione e [...] delle onde. f. O. sacro, l’olio d’oliva consacrato dal vescovo nella funzione del giovedì santo, usato nella liturgia adoperati negli impianti oleodinamici. Senz’altra determinazione, la parola è usata per indicare l’olio lubrificante: dare, ...
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mensa
mènsa s. f. [dal lat. mensa]. – 1. a. La tavola a cui si mangia, e s’intende in genere la tavola apparecchiata: mettersi, sedere, essere a m., a tavola per mangiare; levarsi da mensa. Con questo [...] sign. (ma anche con quelli b e c), la parola appartiene oggi al linguaggio scritto e ha tono alquanto solenne, alludendo per lo alla mensa, ecc. 3. Nella liturgia cattolica, la parte superiore dell’altare, generalmente costituita da una lastra ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] b. Grado delle feste, in liturgia, la diversa solennità delle celebrazioni liturgiche di un determinato giorno liturgico. c. Grado la maggior parte delle consonanti della lingua italiana, in base alla posizione che occupano nella parola o nella frase: ...
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velo1
vélo1 s. m. [lat. vēlum, che aveva il sign. 1 b]. – 1. a. Tessuto finissimo e leggerissimo, trasparente, di seta, cotone, lana, ecc., destinato a usi molteplici (per coprire il volto [v. veletta1], [...] liquido attraverso un v.; il v. dello staccio (in questi esempî, la parola indica genericam. un tessuto a trama rada si lacerò, secondo i Vangeli, al momento della morte di Cristo. Nella liturgia e nella prassi della Chiesa cattolica, il velo ha (o ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Nel culto, l'altare ha una posizione centrale, come mezzo per presentare le offerte alla divinità e, nella religione cristiana, come luogo destinato alla celebrazione della messa. Vero è che in una religione naturistica si può fare a meno dell'altare,...