sacramentare
(ant. sagramentare) v. intr. [der. di sacramento] (io sacraménto, ecc.; aus. avere). – 1. non com. Nella liturgia cattolica, amministrare i sacramenti, e in partic. il sacramento dell’eucaristia [...] e dell’unzione degli infermi; con la particella pron., sacramentarsi, ricevere i sacramenti, soprattutto l’eucaristia, il viatico. 2. a. Giurare solennemente, e, per estens., affermare, asserire con forza ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si [...] quella relativa alla costruzione e alla decorazione di chiese; musica s., quella destinata alle funzioni del culto (per es., canti liturgici, mottetti) e, per estens., la produzione musicale nata con fini di elevazione spirituale e in cui il testo è ...
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dalmatica
dalmàtica s. f. [dal lat. tardo (vestis) dalmatĭca «(veste) originaria della Dalmazia»]. – Ampia tunica, lunga fin sotto i ginocchi, adoperata in Dalmazia e poi in tutto il territorio dell’Impero [...] 2° sec. d. C., ornata lungo gli orli da fasce rosse con motivi di cerchi pure rossi. Nella liturgia latina è rimasta in uso come veste liturgica, larga e aperta ai lati, con maniche ampie e corte e scollata; è propria del diacono, ma indossata anche ...
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ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo [...] di varia foggia sostenuta da quattro colonne, che nelle basiliche cristiane sovrastava l’altare e, con le tende che in alcuni momenti della liturgia ne chiudevano gli intercolumnî, lo nascondeva alla vista dei fedeli. 2. Ostensorio, pisside. ...
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ad libitum
‹ad lìbitum› locuz. lat. (propr. «a piacere, a volontà»). – Espressione usata: in ricette mediche (nell’abbreviazione ad l.) quando non s’intende prescrivere una dose determinata; come didascalia [...] passo si lascia alla libera interpretazione dell’artista, o che una parte strumentale non è ritenuta indispensabile; nella liturgia della messa, per lasciare libera la recitazione di certe collette che seguono a quelle obbligatorie. Con uso generico ...
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incoronazione
incoronazióne s. f. [der. di incoronare]. – 1. L’atto di incoronare, di porre sul capo la corona; indica sempre un atto solenne o una cerimonia: l’i. del Petrarca in Campidoglio; l’i. dei [...] i. di Carlo Magno; l’i. dei re d’Italia con la corona ferrea; l’i. di Napoleone. b. Nella liturgia cattolica, parte integrante dell’intronizzazione del papa, che consisteva essenzialmente nell’imposizione al pontefice del triregno da parte del decano ...
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commemorazione
commemorazióne s. f. [dal lat. commemoratio -onis]. – 1. Il commemorare; la festa, la solennità, il discorso con cui si commemora: la c. del centenario (o del terzo, del quinto centenario) [...] della Chiesa, menzione che si fa di una ricorrenza di uno o più santi, di una feria, di una vigilia, di un’ottava, recitandone le orazioni relative, nella liturgia delle ore o nella messa, quando non se ne reciti l’ufficio e la messa proprî. ...
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commentatore
commentatóre (ant. comentatóre) s. m. (f. -trice) [dal lat. commentator -oris, nel sign. assunto in lat. tardo]. – 1. Chi commenta o ha commentato un testo; autore di un commento, di commenti: [...] cattolica, religioso o laico che ha il compito di far convergere l’attenzione dell’assemblea sulla celebrazione liturgica con appropriate frasi esplicative. 4. Scuola dei c. (meno com. dei postglossatori o dei trattatisti o degli scolastici o ...
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metanoia
metànoia s. f. [traslitt. del gr. μετάνοια, der. di μετανοέω «cambiar parere», comp. di μετα- «meta-» e νοέω «intendere, pensare»]. – 1. Profondo mutamento nel modo di pensare, di sentire, di [...] etici, culturali, politici e sociali correnti (e le beatitudini evangeliche sono l’espressione della metanoia cristiana). 2. Nella liturgia greca, atto reverenziale (compiuto, per es., davanti a un’icona, o entrando nella chiesa), consistente in un ...
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casula
càṡula s. f. [dal lat. tardo casŭla, dim. di casa «capanna»; propr. «capannina»]. – Antico nome della pianeta sacerdotale, nella forma ampia, a campana, con una sola apertura per la testa, dalla [...] quale viene infilata, rimasta in uso fino al sec. 13° e ora ripresa, con lo stesso nome, nella nuova liturgia, per la celebrazione della messa. ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...