intinzione
intinzióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., intinctio -onis, der. di intingĕre «intingere»]. – Nella liturgia latina, l’atto di intingere l’ostia nel calice del vino consacrato, per la comunione [...] dei concelebranti nella messa concelebrata, o anche dei fedeli, nei casi in cui sia prevista la comunione per intinzione ...
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eucologio
eucològio s. m. [dal gr. Εὐχολόγιον]. – Libro liturgico della Chiesa greca, in cui sono raccolte le preghiere che nella liturgia latina sono distribuite fra il rituale, il pontificale, il sacramentario, [...] e inoltre le tre grandi liturgie della Chiesa greca (di s. Basilio, di s. Giovanni Crisostomo e della Madonna) e le acolutie. ...
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madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la [...] mons. Salvatore Gristina presiede la Veglia pasquale, madre di tutte le veglie, per celebrare la Resurrezione del Signore. Secondo la liturgia, a quell’ora già si è conclusa la settimana santa ed è tramontato il sole del sabato santo, secondo giorno ...
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litania
litanìa (ant. o pop. letanìa, ant. letana) s. f. [dal lat. tardo, eccles., litanīa, gr. λιτανεία, der. di λιτανεύω «invocare con preghiere», da λιτή «preghiera, supplica»]. – 1. Nella liturgia [...] cattolica, invocazione, in forma di supplica, a Dio, alla Madonna, agli angeli e ai santi, consistente di solito in una formula pronunciata dall’officiante e ripetuta, interamente o in parte, dai fedeli, ...
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zoroastriano
żoroastriano agg. e s. m. (f. -a) [dal nome del fondatore della religione, Zoroastro (v. zoroastrismo)]. – Dello zoroastrismo: la letteratura z.; la liturgia, l’etica zoroastriana. Come [...] sost., seguace dello zoroastrismo ...
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domenica
doménica s. f. [lat. tardo domĭnĭca (dies) «(giorno) del Signore»]. – Settimo giorno della settimana (ma primo nella liturgia cattolica), che segue al sabato; è, presso tutti i popoli di religione [...] cristiana, giorno festivo e consacrato al Signore (perciò è detto anche la santa d.): rispettare, osservare la d., partecipando alla messa e astenendosi dal lavoro; passare le d. in casa, in campagna; ...
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commistione
commistióne s. f. [dal lat. tardo commixtio -onis, der. di commixtus: v. commisto]. – 1. letter. Unione, fusione, mescolanza di due o più cose o elementi; si dice più spesso di cose non materiali: [...] c. di popoli, di razze animali; una c. di argomenti eterogenei. 2. Nella liturgia della messa, l’unione delle due specie, del pane e del vino, che il sacerdote compie, poco prima della Comunione, lasciando cadere nel calice un frammento dell’ostia ...
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gladiolo
gladìolo (nel sign. 1 anche gladiòlo) s. m. [dal lat. gladiŏlus, dim. di gladius «spada»]. – 1. Genere di piante della famiglia iridacee (lat. scient. Gladiolus), con oltre 150 specie, la maggior [...] ), con foglie lineari, lanceolate, e infiorescenza a spiga all’apice dello scapo. 2. Coltello con la lama a forma di lancia e il manico a forma di croce, usato nella liturgia orientale per tagliare la fetta di pane destinata alla consacrazione. ...
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copricalice
copricàlice s. m. [comp. di coprire e calice1], invar. – Piccolo velo quadrangolare di seta, dello stesso colore dei paramenti sacri, che copriva il calice dall’inizio della messa fino all’offertorio [...] e dopo la comunione fino alla fine; nell’attuale liturgia non è più in uso. ...
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oblazione
oblazióne s. f. [dal lat. tardo oblatio -onis, der. di oblatus, part. pass. di offerre «offrire»]. – 1. Offerta di denaro o d’altro, per opere di bene: fare un’o. al convento; è una pia istituzione [...] o dell’offrirsi come oblato, nelle varie accezioni storiche e religiose di questa parola (v. oblato1). 2. Nella liturgia cattolica, indicava in passato l’offerta di doni fatta dai fedeli, soprattutto in relazione alla celebrazione eucaristica (di cui ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...