compieta
compièta s. f. [lat. tardo complēta, prob. accorciamento di completorium: v. completorio]. – Ultima parte della «liturgia delle ore», con la quale si chiude la giornata liturgica, e che comprende [...] essenzialmente la confessione delle colpe e la recita di salmi e preghiere: cantare, recitare, dire c.; suonare a compieta. In usi fig. (oggi poco com.): dall’alba a c., tutto il giorno; giungere a c., ...
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introduzione
introduzióne s. f. [dal lat. introductio -onis]. – 1. a. L’azione d’introdurre, di mettere o portare dentro: i. di una sonda nell’esofago; il distributore automatico funziona con l’i. di [...] lo svolgimento: premettere poche parole d’introduzione. c. Nella messa, riti di introduzione, le parti iniziali, che precedono la liturgia della parola, e comprendono il saluto ai fedeli, l’atto penitenziale, il Gloria, e l’orazione conclusiva (o ...
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introibo
s. m., invar. – Nella locuz. ant. fare l’i., entrare in discorso. È propriam. la prima parola del versetto latino introibo ad altare Dei («salirò all’altare di Dio») del salmo 42 che, sino alla [...] riforma della liturgia, il sacerdote pronunciava ai piedi dell’altare all’inizio della messa. ...
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mariano1
mariano1 agg. [der. del nome Maria]. – 1. Che si riferisce a Maria Vergine, madre di Gesù: congresso m.; iconografia m.; anno m., particolarm. dedicato al culto della Madonna (inizialmente, [...] 1954, che Pio XII proclamò dedicato a Maria perché centenario della proclamazione dell’Immacolata Concezione); mese m., nella liturgia cattolica, il mese di maggio, dedicato alla Vergine. 2. Nell’Inghilterra elisabettiana si dissero preti m. i preti ...
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introito
intròito s. m. [dal lat. introĭtus -us, der. di introire «entrare», comp. di intro- e ire «andare»]. – 1. ant. L’atto di entrare, entrata, ingresso: l’i. de’ fiumi nelli fiumi (Leonardo); l’i. [...] il carico o l’entrata delle merci (accezione, questa, nella quale il vocabolo mantiene il suo sign. originario). 3. Nella liturgia cattolica, l’ingresso del sacerdote all’altare per celebrare la messa. Anche, il canto dei versetti di un salmo o di ...
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lamentazione
lamentazióne s. f. [dal lat. lamentatio -onis, der. di lamentari «lamentarsi»]. – 1. a. Lamento lungo e noioso; espressione insistente di dolore; usato per lo più al plur.: non posso sopportare [...] delle l., il muro (v.) del pianto a Gerusalemme. b. Lamentazioni di Geremia: letture, spesso cantate, che nella liturgia cattolica si fanno nel 1° notturno del mattutino degli ultimi tre giorni della settimana santa (perciò dette anche lamentazioni ...
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pianeta1
pianéta1 s. f. [lat. tardo planēta, che significò anche «mantello da viaggio o da pioggia», uso fig. di planēta «pianeta3», nel suo sign. originario greco, in quanto veste che si avvolgeva intorno [...] testa, e in seguito fu accorciata, tagliata ai fianchi, fino ad assumere la forma di uno scapolare (ma nella nuova liturgia sancita dal Concilio Vaticano II è stata reintrodotta nell’uso la foggia primitiva riprendendo anche l’ant. nome di casula). ...
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intronizzazione
introniżżazióne s. f. [der. di intronizzare]. – 1. L’atto di far sedere in trono un sovrano o un pontefice, come parte (insieme con l’unzione e l’imposizione della corona) della cerimonia [...] d’incoronazione. Nella liturgia cattolica, cerimonia simbolica, con la quale, a nome della Chiesa, un ministro autorizzato fa sedere in trono un dignitario per metterlo in possesso dell’autorità o dell’ufficio. 2. Funzione con la quale, in una ...
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completorio
completòrio agg. e s. m. [dal lat. tardo completorium, s. neutro, «compieta», lat. mediev. completorius, agg. (der. di complere «compiere», part. pass. completus)]. – In liturgia, nome ant. [...] della compieta. Come agg., salmi c. (o anche completorî s. m. pl.), i salmi che si recitano o cantano a compieta ...
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preludio
prelùdio s. m. [dal lat. mediev. praeludium, der. del lat. praeludĕre: v. preludere]. – 1. In genere, parte introduttiva di una composizione musicale, anche per strumenti solisti, riferibile [...] a tastiera o per liuto (per es., i p. e le fughe del «Clavicembalo ben temperato» di Bach) o, nella liturgia protestante, come brano organistico che introduce il corale. Con l’età romantica diventa componimento autonomo d’intonazione lirica, perdendo ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...