postcommunio
postcommùnio (o postcomùnio) s. m. [dal lat. mediev. postcommunio, comp. del lat. post «dopo» e communio «comunione»; nei libri liturgici moderni «Post comunionem»]. – Nella liturgia cattolica, [...] orazione che il sacerdote recita o canta nella messa a conclusione dei riti di comunione, ai quali segue poi il congedo. Rara e ant. la forma italianizzata postcomunione (femm.) ...
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illuminazione
illuminazióne s. f. [dal lat. tardo illuminatio -onis]. – 1. a. L’illuminare, il fatto di illuminare, cioè di dar luce a un ambiente, e la quantità della luce, naturale o artificiale, da [...] vero o vi suscita un’ispirazione, un’idea, un sentimento: la sua mente ebbe una improvvisa i.; per i. divina. b. Nella liturgia cristiana antica, il battesimo, in quanto rito di liberazione dalle tenebre del male e dell’errore. c. Nella storia della ...
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fistola
fìstola (ant. fìstula) s. f. [dal lat. fistŭla, con i varî sign.]. – 1. Tubo usato nell’antichità per la conduttura delle acque; erano in uso anche fistole fittili, ma presso i Romani erano più [...] cetre, Ora fistole spirano (Chiabrera); Segue le melodie di primavera Sileno su la f. giuliva (D’Annunzio). 3. Nella liturgia cattolica, il cannello (detto anche canna eucharistica, calamus, pipa), d’oro o d’argento, con cui anticam. si sorbiva ...
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parasceve
parascève s. f. [dal lat. tardo parasceue, e questo dal gr. παρασκευή «preparazione»]. – Nel Nuovo Testamento (Matteo 27, 62; Marco 15, 42; Luca 23, 54; Giovanni 19, 31 e 42), con riferimento [...] del sabato. In altro passo del Vangelo di Giovanni (19, 14) la parola è riferita esplicitamente alla pasqua (erat autem parasceve paschae), e con questo sign. essa è passata alla liturgia (feria sexta in parasceve, il venerdì della settimana santa). ...
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concelebrazione
concelebrazióne s. f. [der. di concelebrare]. – Nella liturgia cattolica, particolare forma di celebrazione della messa: si ha quando più sacerdoti riuniti insieme attorno a un solo altare, [...] sotto la presidenza del vescovo o del celebrante principale, celebrano insieme il sacrificio eucaristico, seguendo un particolare rituale (tale forma di celebrazione nella Chiesa romana era sopravvissuta ...
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orazione
orazióne s. f. [dal lat. oratio -onis (che significava «discorso» nel lat. class., «preghiera» nel lat. degli scrittori cristiani), der. di orare «parlare; pregare»]. – 1. Sinon. meno com. di [...] in orazione; passare la notte in orazione; stando in questa divota o., fu rapito in estasi (Fior. di s. Franc.). Nella liturgia, ogni formula di preghiera con la quale il ministro si rivolge a Dio in nome dei fedeli; in partic., le preghiere che si ...
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direttorio
direttòrio agg. e s. m. [dal lat. tardo directorius agg., der. di director «direttore»]. – 1. agg., non com. Di, della direzione. 2. s. m. a. Organismo direttivo, spec. in ambito politico [...] stile Impero. 3. s. m. Il calendario ecclesiastico (lat. directorium) pubblicato ogni anno da una diocesi (o da un gruppo di diocesi) o da un ordine religioso, contenente le prescrizioni per la celebrazione della messa e per la liturgia delle ore. ...
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epiclesi
epiclèṡi s. f. [dal gr. ἐπίκλησις «invocazione», der. di ἐπικαλέω «chiamare, invocare»]. – 1. Attributo o altro nome di un dio con cui gli antichi Greci usavano iniziare le loro invocazioni. [...] 2. Nella liturgia della messa, parte della prece eucaristica nella quale si invoca da Dio la transustanziazione per opera dello Spirito Santo (e. consacratoria) e la partecipazione dei comunicandi agli effetti salutari del sacrificio eucaristico (e. ...
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menologio
menològio s. m. [dal lat. mediev. menologium, gr. tardo μηνολόγιον, comp. di μήν μηνός «mese» e -λόγιον dal tema di λόγος «discorso, trattato»]. – Nella liturgia greca, libro contenente le [...] vite dei santi, ordinate per giorni e per mesi, da leggere nelle vigilie delle loro feste; per estens., con lo stesso nome si indicano talvolta anche i sinassarî, collezioni di notizie agiografiche in ...
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mensa
mènsa s. f. [dal lat. mensa]. – 1. a. La tavola a cui si mangia, e s’intende in genere la tavola apparecchiata: mettersi, sedere, essere a m., a tavola per mangiare; levarsi da mensa. Con questo [...] ., il locale stesso dove si prendono i pasti collettivamente: andare alla m., mangiare alla mensa, ecc. 3. Nella liturgia cattolica, la parte superiore dell’altare, generalmente costituita da una lastra orizzontale di pietra (o di marmo) nel cui ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...