ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine [...] fede proclamata dai primi sette concilî ecumenici) per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana dopo lo scisma del 1054 (liturgia o., rito o., catechismo o., prete o., ecc.); e col sost. ortodossi s’intendono in genere gli appartenenti alle ...
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sinassi
s. f. [dal gr. σύναξις «riunione», der. di συνάγω «radunare, riunire» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre, spingere»)]. – Nella storia della Chiesa, la riunione (lat. collecta) dei fedeli [...] per ascoltare la lettura dei libri sacri o per celebrare l’Eucaristia; usato prevalentemente come sinon. di celebrazione eucaristica nella liturgia cristiana dei primi secoli. ...
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immistione
immistióne s. f. [dal lat. tardo immixtio -onis, der. di immixtus: v. immisto1], letter. – 1. Mescolamento, e più spesso fig., l’ingerirsi in qualche cosa (soprattutto se arbitrariamente o [...] in cose che non siano di propria competenza). 2. Nella liturgia cattolica, l’atto con cui il celebrante, all’Agnus Dei, mette, dopo la frazione del pane, una particella dell’ostia nel calice. ...
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prece
prèce s. f. [dal lat. prex precis], letter. – Preghiera, supplica: Se di preci o di vittime neglette Il Dio n’incolpa (V. Monti); Il gemer lungo di persona morta Chiedente la venal p. agli eredi [...] al plur.: alzare preci al Signore; le p. per i defunti; p. eucaristica, forma frequente nel linguaggio della liturgia per preghiera eucaristica, recitata dal sacerdote nella celebrazione della messa (v. preghiera); una prece, in avvisi o iscrizioni ...
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fanone
fanóne s. m. [dal lat. mediev. fano -onis (di origine germ.), propr. «panno», e quindi «vessillo, gonfalone» e nome di alcune vesti liturgiche; il sign. 2 attraverso il fr. fanon]. – 1. a. Nella [...] liturgia, veste indossata dal pontefice nelle cerimonie solenni (oggi non più in uso), formata di una doppia mozzetta di seta, una bianca e l’altra d’oro, congiunte da una più piccola bordata d’oro in alto e in basso: l’esterna è ricamata con una ...
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laude
làude s. f. [dal lat. laus laudis; cfr. lode]. – 1. poet. Lode, encomio: qualità che arrecano loro o biasimo o laude (Machiavelli); e i stemmi unica laude (Foscolo). 2. Al plur., laudi, parte della [...] liturgia delle ore, o breviario, da recitarsi al mattino; così dette (lat. laudes matutinae) perché ne fanno parte tre salmi, un inno e il Benedictus, che hanno carattere laudativo. 3. ant. Lo stesso che lauda, come componimento poetico di carattere ...
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confiteor
confìteor s. m. [verbo lat., 1a pers. sing. del pres. indic. di confiteri «confessare» (quindi: «io confesso»), parola iniziale nel testo latino]. – Formula liturgica di confessione generica [...] solo quello in latino, ma anche quello in traduz. ital., che comincia con la parola «confesso»); fig., dire o recitare il c., pentirsi d’una colpa, riconoscersi colpevole. Nella odierna liturgia della messa, ha assunto il nome di atto penitenziale. ...
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precetto
precètto s. m. [dal lat. praeceptum, der. di praecipĕre «prescrivere, ordinare, insegnare», comp. di prae- «pre-» e capĕre «prendere»]. – 1. Principio, norma, regola di comportamento autorevole [...] sistema dottrinale della chiesa e coerenti con esso nei diversi contesti storici, relative a comportamenti morali, al culto, alla liturgia; in partic., i cinque p. (o comandamenti) della Chiesa, serie di norme obbliganti per i battezzati dopo i sette ...
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settimana
s. f. [dal lat. tardo septimana, femm. sostantivato dell’agg. septimanus «in numero di sette», der. di septĭmus «settimo», calco del gr. ἑβδομάς (der. di ἕβδομος «settimo»)]. – 1. a. Periodo [...] campi (storia, documentaristica, astronomia e geofisica per eventi particolari, ecc.). b. Nella liturgia della Chiesa cattolica, s. santa, la principale settimana dell’anno liturgico, che va dalla domenica delle palme al sabato santo, e ha per scopo ...
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agnusdei
agnusdèi (o àgnus Dèi) locuz. lat. («agnello di Dio»), usata come s. m. – 1. Propr., parole iniziali della formula che viene recitata, o cantata, tre volte nella liturgia latina della messa [...] durante la frazione del pane eucaristico (e si trova anche alla conclusione delle litanie), adattamento delle parole evangeliche (Giovanni 1, 29) «Ecce agnus Dei, ecce qui tollit peccatum mundi» pronunciate ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...