salmo
s. m. [dal lat. tardo psalmus, e questo dal gr. ψαλμός (der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi con la cetra»), che traduce l’ebr. mizmōr «canto con accompagnamento»]. – 1. Composizione poetica [...] costituire nella Bibbia un unico libro, detto appunto Libro dei Salmi (o Salterio), e poi entrati, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana: dire, recitare, cantare i s.; i versetti dei s.; i s. di David, di Salomone; i s. dei vespri, dell ...
Leggi Tutto
salmodia
salmodìa s. f. [dal gr. ψαλμῳδία (lat. tardo psalmodĭa), comp. di ψαλμός «salmo» e ᾠδή «canto»]. – 1. Canto, recitazione dei salmi, e anche il modo di recitarli nella liturgia: «Deus, venerunt [...] gentes», alternando Or tre or quattro dolce salmodia, Le donne incominciaro (Dante); s. feriale, festiva, domenicale; il tipo più antico consisteva nell’intonare il testo su un’unica nota, con alcune inflessioni ...
Leggi Tutto
settuagesima
settuagèṡima s. f. [dal lat. tardo septuagesǐma, femm. sostantivato dell’agg. septuagesǐmus «settuagesimo»]. – Nella liturgia cattolica anteriore alla riforma liturgica postconciliare era [...] il periodo di tre settimane che precedeva immediatamente il tempo quaresimale; con il nuovo ordinamento dell’anno e del calendario liturgico, il tempo di s. è stato sostituito dal tempo per annum (che nella sua prima parte decorre dalla domenica dopo ...
Leggi Tutto
preconciliare
agg. [comp. di pre- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Anteriore a un concilio; in partic., anteriore al Concilio Vaticano II (1962-1965), e all’opera di rinnovamento da esso realizzata [...] nella Chiesa: liturgia, messa preconciliare. ...
Leggi Tutto
osanna
oṡanna interiez. [dal lat. tardo hosanna, gr. ὡσαννά, adattam. dell’ebr. hōshī῾āh-nnā «salva!»]. – Voce ebraica di acclamazione e di preghiera che, nella tradizione evangelica (Matteo 21, 9 e [...] , 13), viene rivolta dalla folla a Gesù in occasione della sua entrata trionfale a Gerusalemme, e quindi passata nella liturgia cristiana, oltreché nel Sanctus della messa, nella domenica delle Palme; in contesti italiani, la voce è usata anche fuori ...
Leggi Tutto
preconio
precònio s. m. [dal lat. praeconium, der. di praeco -onis «banditore»], letter. – 1. a. Bando, annuncio solenne: L’alto p. che grida l’arcano Di qui là giù sovra ogne altro bando (Dante, con [...] faceva dei vincitori, nei pubblici giochi): non sono quello io a cui si debbono sì magnifici preconi (Carducci). 3. Nella liturgia cattolica, p. pasquale, inno in latino che il diacono o il sacerdote canta durante la notte di Pasqua, all’inizio ...
Leggi Tutto
secchiello
secchièllo s. m. [dim. di secchio]. – 1. In genere, secchio di piccole dimensioni, per usi varî: s. da ghiaccio (o s. portaghiaccio), di metallo o di cristallo, nel quale si mettono i cubetti [...] ; s. per l’acqua benedetta, di materiale vario, anche prezioso, spesso artisticamente decorato, usato nelle funzioni della liturgia cattolica per contenervi l’acqua benedetta; in partic., il piccolo secchio, un tempo di latta verniciata ora di ...
Leggi Tutto
salterio
saltèrio (ant. saltèro) s. m. [dal lat. psalterium, gr. ψαλτήριον, der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi sulla cetra»; i sign. fig. 4 e 5 si spiegano con un avvicinamento tra la forma a pieghe [...] col salterio il canto dei salmi): s. davidico, il libro dei salmi di David; un s. miniato. In partic., nella liturgia cristiana, la raccolta dei 150 salmi, unitamente a inni, antifone, ecc., distribuiti nei giorni della settimana secondo le varie ore ...
Leggi Tutto
tempora
tèmpora s. f. pl. [dal lat. tempŏra, pl. di tempus -pŏris, neutro, nel sign. di «stagione»]. – Nella liturgia cattolica (prima della riforma del 1969), le t. (o più com., le quattro t., le sacre [...] t.), i quattro tempi corrispondenti all’inizio delle quattro stagioni dell’anno, che cadono nella prima settimana di Quaresima, nella settimana di Pentecoste, nella terza settimana di settembre e nella ...
Leggi Tutto
temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti [...] (con le solennità di Pasqua, Ascensione e Pentecoste). Con questo sign., l’agg. deriva dalla corrispondente locuz. lat. del linguaggio liturgico, proprium de tempore (v. tempo, n. 3 b e, per la formazione dell’agg., cfr. santorale). 4. ant. Ore t ...
Leggi Tutto
Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per...
Riti e preghiere in uso fino a Carlomagno nelle Gallie, e, più o meno, in tutto l’Occidente. Non se ne conosce la paternità, ma l’origine è certamente orientale, come mostrano parecchi elementi, specialmente della messa. In genere la liturgia...