bicchiere
bicchière (ant. bicchièro) s. m. [der., prob. formato in Francia, del gr. βῖκος «recipiente di terracotta»]. – 1. Piccolo recipiente di varie forme e dimensioni, per lo più di vetro o di cristallo [...] più che tutti i più squisiti falerni (P.Verri); bere un b. insieme, andare a bere un b. (si sottintende di vino). Locuzioni: alzare (o levare) il b., bevendo alla salute di qualcuno; il b. della staffa, il brindisi finale, l’ultimo bicchiere, propr ...
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eleganza
s. f. [dal lat. elegantia]. – La qualità di ciò che è elegante: l’e. del vestito, della persona, del portamento; e. del dire, dello scrivere; e. di stile, d’immagini, di concetti; minuziosa, [...] eccessiva, studiata, ricercata e.; e. d’una dimostrazione, di una formula, di una soluzione (v. elegante). Con valore concr., al plur., locuzioni, modi eleganti: le e. stilistiche dei classici. ◆ Dim. e spreg. (non com.) eleganzùccia. ...
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bruciare
v. tr. e intr. [lat. *brusiare, di etimo incerto] (io brùcio, ecc.). – 1. tr. a. Consumare, distruggere con l’azione del fuoco: b. la legna; b. della carta; b. l’incenso; ho bruciato un pacco [...] con un estremo sforzo. Nella pallavolo e nel tennis, b. la palla, schiacciarla con forza tale da battere irrimediabilmente l’avversario. c. Locuzioni: b. o bruciarsi le cervella, uccidere o uccidersi con un colpo d’arma da fuoco nel capo; pop., b. il ...
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gemma
gèmma s. f. [lat. gĕmma «germoglio» e «pietra preziosa»]. – 1. a. In botanica, insieme costituito dall’apice vegetativo meristematico e dagli abbozzi fogliari da esso formati che, nella fase di [...] ellenistiche, attiche e rodie, costituiscono le g. della collezione (C. E. Gadda); le g. della lingua, dello stile, le locuzioni più belle ed eleganti, o, meno comunem., le poesie più belle di una letteratura. 3. G. luminosa, lampadina colorata usata ...
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truppa
s. f. [dal fr. troupe, der. di una voce germ. (affine al lat. turba) da cui anche troppo]. – 1. a. Qualsiasi complesso organico, piccolo o grande che sia, di forza militare: il grosso della t.; [...] t. al fronte; sostituire con t. fresche le forze stanche; il comandante delle t. alleate; specificato da aggettivi o locuzioni che ne limitano e definiscono i compiti, le attribuzioni, le caratteristiche: truppe di rincalzo o di rinforzo, quelle che ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] , ma fino a un certo p.; lo sapevo opportunista, ma non fino a questo p.; a questo p. dunque siamo arrivati! 10. Locuzioni avv.: a. In punto, rispetto al tempo, esattamente: arrivare in p., al momento preciso; sono le otto in p., le otto precise ...
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bicicletta
biciclétta s. f. [dal fr. bicyclette, dim. di bicycle «biciclo»]. – 1. Veicolo a due ruote gommate, poste l’una dietro l’altra, fatto di norma per una sola persona che, a cavalcioni su un [...] variato con un regolatore (per es., limitandolo solo ai tratti in salita), così da non incidere troppo sull’autonomia della batteria. Locuzioni: andare in b., recarsi al lavoro in b.; montare sulla b.; portare la b. a mano. 2. B. da camera, tipo ...
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forbice
fòrbice s. f. [lat. fŏrfex -fĭcis]. – 1. a. Per lo più al plur., le forbici, un paio di forbici (ant. e region. al sing.), utensile d’acciaio per tagliare, costituito da due lame terminanti a [...] branche pieghevoli per riparo delle punte), da parrucchiere, da sarto, da cartolaio, da giardiniere, da chirurgo, ecc. b. Locuzioni fig.: adoperare le f., e più espressivamente lavorare di forbici, operare larghi tagli in uno scritto (quindi, comunem ...
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cappone1
cappóne1 s. m. [lat. *cappo -ōnis per il class. capo -ōnis]. – 1. Galletto castrato in età giovane perché ingrassi meglio e più presto: ha sproni sviluppati, cresta e bargigli ridotti, piumaggio [...] simile a quello del gallo, ma non il suo canto né gli istinti battaglieri. Locuzioni: fare i c., castrare i galletti; fig., fare venire la pelle di c., far rabbrividire per paura, orrore e sim. (v. accapponare1, n. 2). 2. Nome di varie specie di ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. [...] condotta che dà p. alle critiche, che dà motivo, occasione alle critiche. 3. Seguito da complementi, serve a formare locuzioni corrispondenti ad altre analoghe formate col verbo prendere: presa in giro (non com. presingiro), il fatto del prendere in ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in