tu
pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). – 1. È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato [...] ., in proverbî e frasi proverbiali: vivi e lascia vivere; non nominare la fune in casa dell’impiccato; ecc.). 2. Locuzioni: dare del tu (tosc. di tu), rivolgersi a un interlocutore in seconda persona, trattandolo quindi confidenzialmente: chi le dà ...
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accetta
accétta s. f. [dal fr. hachette, dim. di hache «ascia», e questo dal franco hapja, che indicava un coltello a forma di falce]. – Attrezzo da taglio per la lavorazione del legno (talora usato [...] come arma, fu in uso già in età preistorica, dal periodo neolitico in poi, prima di pietra, più tardi di rame, bronzo, ferro. Locuzioni: è fatto con l’a., pare fatto con l’a., riferito a lavoro tirato via, grossolano, o a persona rozza, zotica; fare ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] ampiezza di un intervallo, alla struttura di un accordo o al modo di una scala o di una tonalità. Compare in diverse locuzioni: a. Intervallo m., intervallo di seconda formato da un tono, di terza formato da due toni, di sesta formato da quattro toni ...
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forca
fórca s. f. [lat. fŭrca]. – 1. a. Attrezzo agricolo usato per smuovere e caricare fieno, paglia e prodotti analoghi; è per lo più fatto di un ramo biforcuto di legno duro, come il corniolo, oppure [...] !); con senso attenuato, di ragazzo impertinente, indisciplinato: quel figliolo è una vera forca. Per le f. caudine, v. caudino. 3. Locuzioni fig.: tosc., fare forca, marinare la scuola; ant., fare le f., fingere d’ignorare ciò che si sa, o anche far ...
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cappotto
cappòtto s. m. [der. di cappa1; nel sign. 2, dalla locuz. fr. faire capot quelqu’un, variamente spiegata]. – 1. Soprabito invernale pesante da uomo o da donna: c. a vita, a raglan (v.), a redingote [...] (v.); c. sportivo; c. alla Bismarck, di taglio militaresco. 2. Locuzioni fig.: dare, fare cappotto, in alcuni giochi e sport, vincere una partita senza lasciare segnare all’avversario nemmeno un punto, o anche vincere tutta una serie di gare o di ...
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de profundis
(non com. deprofundis) locuz. lat. (propr. «dal profondo»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali del Salmo 129 («De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam ...») [...] il salmo stesso, recitato già nei tempi più antichi come salmo penitenziale e quindi anche come salmo in suffragio dei defunti. Locuzioni: recitare, cantare, intonare il de p.; gli avevano già detto il de p., di chi è guarito o scampato da qualche ...
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forchetta
forchétta s. f. [dim. di forca]. – 1. In genere, sinon. di forcella, in varî suoi sign. 2. Utensile da tavola e da cucina, che serve per infilzare la carne o altri cibi solidi, tenerli fermi [...] , ma con cibi freddi o con pietanze cucinate, per le quali occorre servirsi di posate (carne, uova, prosciutto, ecc.). Locuzioni fig.: essere una buona f., un buon mangiatore; parlare in punta di f., con eccessiva ricercatezza. 3. Strumento usato ...
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grillo1
grillo1 s. m. [lat. gryllus o grillus, di prob. origine onomatopeica]. – 1. a. Nome comune degli insetti della famiglia grillidi, e in partic. del g. campestre (lat. scient. Gryllus campestris), [...] desertus), dannoso perché si nutre di erba medica, trifoglio e grano. Comunem. sono chiamate grilli anche le cavallette. b. Locuzioni: fine, secco, magro come un g., saltare come un g., essere vispo come un g.; parere un g., essere mingherlino ...
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generatrice
s. f. – Femm. di generatore, usato soprattutto in matematica, per ellissi del sost. in locuzioni come frazione o retta generatrice (v. generatore, nel sign. 1 b). ...
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generazione
generazióne s. f. [dal lat. generatio -onis]. – 1. L’atto del generare, il processo per cui esseri viventi producono esseri viventi della stessa specie, e il risultato di tale processo: la [...] l’uomo normalmente si matura ed è più produttivo di opere e di lavoro, sono state così private dei loro anni migliori. G. x, locuzione di origine inglese che indica i nati di ambo i sessi tra il 1965 e il 1985, caratterizzati dal venir meno dei punti ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in