sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] a quest’ora era all’altro mondo. 7. In frasi negative: a. Nel presente indic., seguito da un pron. o avv. interr., forma locuzioni (non so chi, non so che, non so come, non so dove, non so quando, non so perché) che accennano a persona, cosa, modo ...
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democristianeria
s. f. (iron. spreg.) Maniera di gestire l’attività politica propria dei democristiani; atteggiamento o comportamento da democristiano. ◆ anche nella composizione dell’esecutivo, ci sono [...] , alla Fiera di Roma, in una nottata agitatina nel partito, [Mario Baccini] si esprimeva con le metafisiche locuzioni della democristianeria, «scusate, devo sprigionare un pensiero». (Jacopo Iacoboni, Stampa, 31 gennaio 2008, p. 2, Interno).
Derivato ...
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paternostro
paternòstro s. m. – 1. a. Adattamento del lat. Pater noster, come nome della preghiera; si alterna nell’uso con padrenostro (o Padre nostro) ed è più pop. di paternoster, ma ha sign. estens. [...] dire, recitare il p., un p.; recitare cinque paternostri e dieci avemmarie (altrimenti, cinque Pater noster, ma come forma latina). b. Locuzioni: sapere una cosa come il p., saperla a memoria, conoscerla a menadito; è vero come il p., per affermare l ...
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presegnalazione
presegnalazióne s. f. [der. di presegnalare]. – Sinon. di presegnale e di presegnalamento, usato spec. in locuzioni quali cartello, pannello o sim. di p., che preannuncia l’esistenza [...] di un pericolo, di un incidente, di una curva pericolosa, di un attraversamento ferroviario, ecc ...
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minuzzolo
minùzzolo s. m. [der. di minuzzare] (pl. -i; ant. le minùzzola). – 1. Pezzettino minuto, piccolissima parte di cosa sminuzzata: minuzzoli di pane, di carta, di formaggio; in partic., piccolissimo [...] pezzo di pane: levare i m. dalla tovaglia; raccattare i minuzzoli. Locuzioni: fare, ridurre, mandare, andare in minuzzoli, in pezzettini; meno com., fare, dare a minuzzoli, a minime quantità, poco per volta. Anche in senso fig., riferito a cose non ...
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fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, [...] la sola girata. 6. In araldica, figura costituita da due mani strette insieme e allacciate, poste ordinariamente in fascia. 7. Locuzioni: in fede, in f. mia, in f. di galantuomo e sim., formule con cui si conferma una propria dichiarazione; in ...
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bidone
bidóne s. m. [dal fr. bidon]. – 1. Prodotto siderurgico semilavorato in forma di piatto con gli spigoli arrotondati, largo da 15 a 30 cm. Con una ulteriore lavorazione serve alla fabbricazione [...] macchina del nonnno è ormai un b.; il nuovo modello della moto è un bidone. b. Fare, dare, tirare il b. (locuzioni di origine gergale), fare un imbroglio, un raggiro, spec. col vendere merce scadente per buona; anche, mancare a un appuntamento, non ...
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nuora
nuòra (pop e region. nòra) s. f. [lat. pop. nŏra (class. nŭrus)]. – La moglie del figlio, nei rispetti dei genitori di questo: va molto d’accordo con la n., o con sua n.; spesso in correlazione [...] con suocera, anche in partic. locuzioni: dire a nuora perché suocera intenda, rivolgersi a qualcuno con l’intenzione che altri senta e capisca che quelle parole sono rivolte a lui; e con allusione a un tradizionale e proverbiale contrasto fra le due ...
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quia
quìa cong., lat., usata in ital. come s. m. – Perché nel latino classico, era usata per introdurre prop. causali che danno ragione di un fatto. Nel lat. tardo e mediev. era usata come cong. dichiarativa, [...] per introdurre cioè un enunciato (col valore dell’ital. che); di qui l’uso sostantivato in alcune locuzioni: eccoci al quia, venire o tornare al quia, all’argomento principale, alla sostanza del discorso, a ciò che più importa; lascia stare le ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, [...] da dessert, ecc.), il consiglio per gli abbinamenti gastronomici, variabile a seconda del gusto e delle tendenze. b. Locuzioni ed espressioni più com. nell’uso corrente (che si aggiungono a quelle più strettamente enologiche già citate): fare il ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in