legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] in legge (ufficialmente, in queste locuz., giurisprudenza); uomo di legge o di leggi, giurista, avvocato e sim. c. Locuzioni: in nome della l.!, intimazione della forza pubblica nel compiere qualche atto relativo alle sue attribuzioni; il braccio ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e [...] estens. la parte più interna e vitale del corpo): il grido gli uscì proprio dall’a.; gli lessi fino in fondo all’anima. Locuzioni fig.: sudare l’a., fare grande fatica: ho dovuto sudar l’a. per dissuaderlo; volg., romper l’a., seccar l’a. a qualcuno ...
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cresta1
crésta1 s. f. [lat. crista]. – 1. Rossa escrescenza carnosa, a forma dentata, che cresce sulla testa ai gallinacei: la c. del pollo, del gallo, ecc.; per estens., l’escrescenza carnosa sul capo [...] che si prolunga sul dorso, e anche il ciuffo di piume che hanno sul capo alcuni uccelli. È frequente in locuzioni fig., come segno di superbia o baldanza: alzare, drizzare, o rizzare, levare, metter su la c., insuperbirsi; al contrario, abbassare ...
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conseguenza
conseguènza (ant. consequènza) s. f. [dal lat. consequentia, der. di consĕqui «seguire»]. – 1. a. Conclusione che si deduce logicamente da una premessa: le tue affermazioni sono giuste, ma [...] c., misurare le c. di un atto; lo scontro è stato violento, ma fortunatamente non ha avuto conseguenze per le persone. d. Locuzioni: in c. di, per c. di, a causa di; ne viene di c., deriva necessariamente; per c., perciò, quindi. 2. ant. Importanza ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; [...] per la risoluzione istantanea e ottimale del problema di tiro contro un bersaglio nemico (missile, aereo, sottomarino, ecc.). b. Locuzioni: apprendere l’uso, il maneggio delle a.; impugnare l’a., mettere mano all’a.; affilare le a., prepararsi alla ...
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spalancare
v. tr. [der. di palanca1, col pref. s- (nel sign. 5)] (io spalanco, tu spalanchi, ecc.). – Aprire completamente, quanto più è possibile: s. la finestra; un’improvvisa raffica di vento ha spalancato [...] ; per estens., aprirsi allo sguardo: gli si spalancò davanti agli occhi un bellissimo panorama. In senso proprio e fig., in locuzioni in cui l’oggetto è costituito da parti del corpo e organi sensoriali: s. gli occhi, aprirli bene, sbarrarli, per ...
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nozze
nòzze s. f. pl. [lat. nŭptiae -arum, der. del tema di nubĕre «prendere marito», che prob. in origine significava «velarsi» (dalla stessa radice di nubes «nube»); la -o- aperta è forse dovuta a [...] basciava (Boccaccio); menatosela a casa, fece le n.; e ci ebbe a morir suso, tante volte gnele [= gliene] fece (Aretino). c. In locuzioni fam. e modi prov.: andare a n., fare qualcosa con grande piacere: non sapete che i soldati è il loro mestiere di ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] ai varî organi e tessuti, dove sono utilizzati a scopi energetici e plastici oppure immagazzinati come materiali di riserva. Locuzioni: s. arterioso, s. venoso (anche, s. rosso, s. blu); la formazione del s., o emopoiesi; la circolazione del s ...
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riversare
v. tr. [dal lat. tardo reversare «voltare, rovesciare», comp. di re- e versare «volgere, voltare» (cfr. rovesciare); nel sign. 1, è comp. di ri- e versare] (io rivèrso, ecc.). – 1. Versare [...] mettere in fuga: le inimiche tenebre Fuggono riversate (Parini). b. Versare, buttare, rovesciare addosso, ma solo in alcune locuzioni fig.: riversò su di lui un torrente di improperî; riversa tutto il lavoro più noioso sui suoi dipendenti; ha tentato ...
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ossequio
ossèquio s. m. [dal lat. obsequium, der. di obsĕqui «secondare, obbedire, accondiscendere»]. – Sentimento di profondo rispetto e di riverenza verso persona di alto grado o di alti meriti: ho [...] !, tanti o.!, formula con cui si conclude bruscamente una disputa, s’interrompe un ragionamento, o ci si ritira da una discussione. Locuzioni: in (o per) ossequio a qualcuno, per tener fede al rispetto dovutogli: lo faccio solo in o. a tua madre; fig ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...
LOCUZIONI
Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in