apofatico
apofàtico agg. [dal gr. ἀποϕατικός «negativo», der. di ἀπόϕημι «negare», ἀπόϕασις «negazione»] (pl. m. -ci). – Nella logica aristotelica, di giudizio che nega l’appartenenza di un predicato [...] a un soggetto. Teologia a., quella che procede alla conoscenza di Dio per via di negazioni, dicendo ciò che Dio non è ...
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indecidibilita
indecidibilità s. f. [der. di indecidibile]. – L’essere indecidibile. In logica, condizione nella quale è impossibile decidere se una proposizione è vera o falsa. ...
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proposizionale
propoṡizionale agg. [der. di proposizione]. – In logica matematica, che si riferisce a proposizioni: calcolo p., il calcolo delle proposizioni (v. proposizione, n. 2); variabile p., variabile [...] che rappresenta una proposizione ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] in genere: con quelle sue p. sciocche, io l’ho per un dirittone e per un impiccione (Manzoni). 2. In logica matematica, enunciazione o espressione di un giudizio in forma dichiarativa non ambigua; ogni proposizione risulta pertanto vera oppure falsa ...
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proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha [...] la p. di presentarsi, alla temperatura ambiente, allo stato liquido. b. P. formali di un ente matematico, ogni conseguenza logica della definizione dell’ente stesso; così, per es., considerando la proporzione a:b = c:d, una conseguenza, e quindi ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] intimamente e singolarmente all’oggetto, distinguendolo da ogni altro: il p. di un’arte, il p. di una situazione. Nella logica aristotelica, il proprio è uno dei cinque predicabili, e precisamente un carattere che appartenga a una sola specie, ma d ...
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iperliberista
(iper-liberista), s. m. e f. e agg. Chi o che è fautore del liberismo a oltranza. ◆ Come tutti i candidati, persino [Carlos] Menem, López Murphy sostiene di essere il «nuovo». Non lo è. [...] Non sono gli affari che i camorristi inseguono – scrive [Roberto Saviano] – sono gli affari che inseguono i camorristi. La logica dell’imprenditoria criminale, il pensiero dei boss coincidono col più spinto neo-liberismo». E quale sarebbe l’anima del ...
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sragionare
v. intr. [der. di ragionare, col pref. s- (nel sign. 2)] (io sragióno, ecc.; aus. avere). – Ragionare male, in modo sconnesso; fare ragionamenti privi di logica o di senso comune: smettila [...] di s., e ascoltami!; l’ira lo fa s.; sragionava dal furore; egli urlò strepitò e sragionò molto (I. Nievo) ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata [...] lo più di argomento civile, che si svolge in ampie e complesse strofe variamente congegnate; con riferimento ai rapidi trapassi logici con cui Pindaro introduce nelle sue odi episodî del mito, la locuz. volo p., usata per indicare, in un qualsiasi ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico,...
logica
Il termine designa l'insieme delle dottrine che presiedono al corretto uso dell'argomentazione e del linguaggio al fine di stabilire la verità o la falsità di un enunciato. Il termine l. non occorre nelle opere dantesche, ma occorre...