nomologico
nomològico agg. [der. di nomologia] (pl. m. -ci). – In filosofia della scienza, che ha forma di legge, relativo a leggi: enunciato, generalizzazione n.; il sapere n. delle scienze naturali. [...] -deduttivo, nell’epistemologia neopositivistica, forma di spiegazione a cui si conformerebbero le spiegazioni scientifiche; consiste nella deduzione logica, da leggi universali e asserzioni singolari, dell’enunciato descrivente l’evento da spiegare. ...
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imbrogliare
v. tr. [prob. dal fr. ant. broueillier; cfr. brogliare] (io imbròglio, ecc.). – 1. a. Avviluppare, confondere, intricare più cose fra loro, in modo da alterarne la regolare disposizione: [...] imbrogli. ◆ Part. pass. imbrogliato, anche come agg., confuso, arruffato: questione, faccenda imbrogliata; un affare imbrogliato, poco chiaro; discorso, periodo, costrutto imbrogliato, disordinato nella logica e nella collocazione delle parole. ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli [...] di qualcosa di piccolo, il suono di o quella di qualcosa di grosso). b. In logica matematica, il complesso dei segni usati in un linguaggio per rappresentare gli operatori logici e gli oggetti di cui si intende parlare; l’adozione di un simbolismo ...
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condizionale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici e dei giuristi) conditionalis, der. di conditio -onis «condizione»]. – In genere, che esprime condizione, che è sottoposto a una condizione: clausola [...] della stessa indole e adempie agli obblighi impostigli, il reato è estinto. 3. a. In filosofia, è talvolta sinon. di ipotetico. b. In logica matematica, come s. f., particolare connessione di due enunciati, detta più comunem. implicazione. ...
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refutabile
refutàbile agg. [dal lat. refutabĭlis, der. di refutare «respingere, rifiutare, confutare» (v. rifiutare2)]. – Che può essere respinto, che è da respingersi, confutabile. In logica matematica, [...] un enunciato si dice refutabile in un dato insieme formale se, in tale sistema, è dimostrabile la sua negazione ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] modo assolutamente corretto. Tanto più, molto più, ancor più, locuzioni con cui si afferma la maggiore possibilità o necessità logica di qualche cosa, a confronto di altra detta prima (equivalgono quindi a «con maggior diritto», «a più forte ragione ...
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protasi
pròtaṡi s. f. [dal lat. tardo protăsis, gr. πρότασις (nel senso letter., filos. e gramm.), der. di προτείνω «protendere, proporre»]. – 1. Parte introduttiva dei poemi classici, consistente in [...] ’argomento da trattare (proposizione) seguito dall’invocazione a una divinità (per lo più alla Musa). 2. a. Nella logica, la premessa, maggiore o minore, del sillogismo. b. In grammatica, proposizione subordinata condizionale che, in correlazione con ...
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AND
‹änd› cong., ingl. – Voce corrispondente alla cong. ital. e, talora usata, con valore di sost. e in funzione appositiva, in logica matematica per indicare l’operazione di congiunzione, o prodotto [...] logico, di due o più variabili binarie (operazione AND), e più spesso nell’elettronica digitale per indicare il dispositivo che attua la congiunzione (circuito o elemento AND). ...
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micrologico
micrològico agg. [comp. di micro- e logico1] (pl. m. -ci). – In elettronica, e in partic. nella tecnica dei calcolatori elettronici, qualifica di circuiti integrati che realizzano una determinata [...] operazione, costituendo come tali un’unità «logica» completa. ...
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costante
agg. e s. f. [dal lat. constans -antis, part. pres. di constare «fermarsi, star fermo»]. – 1. agg. Stabile, durevole, continuo: volontà, desiderio c.; un dolore c. alla spalla; piogge c.; di [...] o grandezza invariabile: per es., in matematica, il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro; in logica matematica, segno di un dato linguaggio che resta costante in un enunciato anche quando variano tutti gli altri elementi ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico,...
logica
Il termine designa l'insieme delle dottrine che presiedono al corretto uso dell'argomentazione e del linguaggio al fine di stabilire la verità o la falsità di un enunciato. Il termine l. non occorre nelle opere dantesche, ma occorre...