mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] cosa): una persona che manca di coraggio, di giudizio, di capacità; un alunno che manca di basi; un discorso che manca di logica; il manoscritto manca (è mancante) di alcune carte. In frasi negative: non manca d’ingegno, di volontà e sim., forme di ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo [...] è caratterizzata da morfemi particolari, ma solo dall’assenza dei morfemi di plurale (o duale, triale, ecc.). f. Nella logica formale, proposizioni s., quelle che hanno per soggetto un essere determinato o individuo (per es., «quest’albero è pieno ...
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ab uno disce omnes
(lat. «da uno conoscili tutti»). – Frase di Virgilio (in Aen. II, 65-66), che dallo spergiuro di Sinone trae motivo di riprovazione per tutti i Greci: è ormai proverbiale e usata perciò [...] anche in altri contesti. Nella logica formale, si denomina così il sofisma consistente nel dedurre, da alcuni particolari forniti dall’esperienza, proposizioni universali (per es.: «alcuni uomini sono cattivi, dunque gli uomini sono cattivi»). ...
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platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, [...] dimostra evidentissimamente che il suo amore era come quello di tanti altri, sentimentale sì, ma non senza il suo scopo carnale (Leopardi). 4. In logica e in matematica, il termine viene usato per indicare la concezione secondo la quale le leggi ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] , seguire in c. al mondo, in luoghi lontanissimi; discorso, ragionamento senza c. né coda, senza principio né fine, privo di logica; anche origine, luogo d’inizio, nell’espressione c. di fonte, il luogo dal quale ha origine una sorgente d’acqua. b ...
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scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: [...] , un modo di organizzare l’insegnamento e il sapere secondo schemi formali, sillogistico-deduttivi, ispirati alla logica aristotelica, metodo considerato caratteristico della cultura filosofica e teologica della scolastica dei secoli 13° e 14 ...
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denotare
(raro dinotare) v. tr. [dal lat. denotare, der. di nota «segno»] (io denòto, alla lat. dènoto, ecc.; raro io dinòto, ecc.). – Significare, indicare, essere indizio di: parole che denotano un [...] animo vile; il suo disprezzo del prossimo denota grande superbia. In linguistica e nella logica, riferito a un termine, designare un oggetto, un concetto oppure una classe di oggetti o concetti (v. denotazione). ...
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argomentazione
argomentazióne s. f. [dal lat. argumentatio -onis]. – 1. L’argomentare; serie di argomenti a dimostrazione di un assunto: nel calore dell’a.; a. contorta, cavillosa; sono a. che non reggono. [...] 2. Nella logica, con sign. più specifico, un insieme ordinato di proposizioni, una delle quali è posta come dedotta dalle altre. ...
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denotazione
denotazióne s. f. [dal lat. denotatio -onis]. – L’atto, il fatto di denotare, d’indicare cioè una cosa attraverso segni esteriori. Nella logica, la capacità che ha un termine di indicare [...] in estensione tutta la classe degli esseri o delle cose cui esso si riferisce; analogam., in semantica, la relazione che unisce una forma linguistica a tutta una classe di oggetti uguali o analoghi, e ...
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connessione
connessióne s. f. [dal lat. connexio -onis, der. di connexus, part. pass. di connectĕre «connettere»]. – 1. L’essere connesso, intima unione fra due o più cose; per lo più fig., legame di [...] le nostre idee hanno una reciproca c. (Beccaria); le sue frasi hanno la c. rapida, splendida, stringente della sua logica (Foscolo). 2. a. In diritto processuale civile, vincolo esistente tra due o più cause: c. soggettiva o oggettiva, determinate ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico,...
logica
Il termine designa l'insieme delle dottrine che presiedono al corretto uso dell'argomentazione e del linguaggio al fine di stabilire la verità o la falsità di un enunciato. Il termine l. non occorre nelle opere dantesche, ma occorre...