topico
tòpico agg. [dal lat. tardo topĭcus, gr. τοπικός, der. di τόπος «luogo»] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica antica, che riguarda l’invenzione degli argomenti, cioè dei mezzi dialettici con cui condurre [...] (Io, Es, Super-Io) entro le quali esso si svolge. 3. Per estens. dai sign. che l’aggettivo ha nella logica e nella medicina, si è svolto quello di «specifico, significativo, particolarmente adatto»; di qui, nell’uso letter., anche le accezioni di ...
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apodittico
apodìttico agg. [dal lat. tardo apodictĭcus, gr. ἀποδεικτικός «dimostrativo»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che riguarda l’apodissi e partecipa quindi del suo carattere di necessità [...] , evidente: argomento a.; dimostrare in maniera a.; visione a., evidenza a., nella fenomenologia husserliana. In partic., nella logica kantiana, giudizio a. (contrapp. ad assertorio e problematico), quello in cui l’affermazione o la negazione si ...
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indecidibile
indecidìbile agg. [der. di decidere, col pref. in-2]. – Propr., che non può essere deciso. In logica, è detto di ogni asserzione, proposizione, formula per la quale si dimostra che, in un [...] dato sistema formalizzato, né essa né la sua negazione possono essere dedotte dagli assiomi del sistema; nella logica trivalente, il terzo valore di verità, accanto a quelli di «vero» e «falso». ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] rapporti; D’essersi a questi t. ridotto Per il giuoco del lotto (Giusti), ridotto in queste condizioni. 5. a. Nella logica (come traduz. del lat. terminus, che traduce a sua volta il greco aristotelico ὅρος), il segno mentale, orale o scritto, di ...
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entimema
entimèma s. m. [dal lat. enthymema, gr. ἐνϑύμημα, der. di ἐνϑυμέομαι «riflettere, dedurre», da ϑυμός «animo»] (pl. -i). – 1. Nella logica aristotelica, il sillogismo retorico fondato su verosimiglianze [...] o segni, ossia che argomenta da premesse non assolutamente certe. 2. Nella logica moderna, il sillogismo ellittico, in cui è sottintesa una delle due premesse; es.: «l’anima è spirituale, dunque è incorruttibile» (dov’è sottintesa la premessa ...
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logicitalogicità s. f. [der. di logico1]. – Qualità, condizione di ciò che è logico, cioè conforme alla logica: l. di un’argomentazione, di una conclusione. Nel linguaggio com., coerenza logica, razionalità, [...] consequenzialità: l. di un atteggiamento, di una linea di condotta ...
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enunciativo
(o enunziativo) agg. [dal lat. enuntiativus]. – 1. Atto a enunciare, che serve a enunciare: termini enunciativi. In grammatica, proposizioni e. (o assertive), quelle con cui si afferma o [...] , o volitivo; possono essere di forma positiva (per es., Oggi fa caldo) o negativa (per es., Non ho appetito). 2. In logica matematica, che si riferisce a un enunciato, o alla logica degli enunciati: calcolo e.; linguaggio e.; variabile enunciativa. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] solo nel sec. 20° ha raggiunto autonomia teorica, soprattutto grazie all’apporto di nuovi àmbiti disciplinari, come la logica simbolica, la linguistica, l’epistemologia, la psicologia, la semiotica e la teoria dell’informazione. Per la psicologia del ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] talvolta come equivalente di affermativo: giudizio p., quello che pone, o afferma una qualità, un modo di essere. In logica formale, formula p., una formula in cui non compaiono né negazioni né implicazioni. d. In relazione con i valori traslati ...
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fuzzy
‹fḁ′∫i› agg., ingl. (propr. «confuso, sfocato, indistinto»). – In matematica, insieme f., insieme al quale alcuni elementi appartengono soltanto in modo parziale, nel senso che per essi manca un [...] ottiche e nella descrizione di sistemi complessi, quali, per es., quelli per descrivere certe funzioni degli organismi viventi. Logica f., quella in cui si accettano anche valori di verità intermedî tra il vero e il falso, usata principalmente ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico,...
logica
Il termine designa l'insieme delle dottrine che presiedono al corretto uso dell'argomentazione e del linguaggio al fine di stabilire la verità o la falsità di un enunciato. Il termine l. non occorre nelle opere dantesche, ma occorre...