vero /'vero/ [lat. vērus]. - ■ agg. 1. [che è realmente ciò che dice il suo nome: i v. genitori; il v. autore di un'opera] ≈ effettivo, reale. ↔ falso, fittizio, immaginario. ↓ presunto, supposto. 2. a. [...] a lavorare come prima] ≈ prova ne sia che, tant'è che. ‖ difatti, infatti. b. [di cosa, che risponde alla necessità della logica o alla realtà dei fatti: è questo il v. modo di impostare la questione; chiamare le cose col loro v. nome] ≈ corretto ...
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premessa /pre'mes:a/ s. f. [dal lat. mediev. praemissa (sententia) "(proposizione) messa avanti", part. pass. femm. di praemittĕre "premettere"]. - 1. a. [ogni enunciato che viene ammesso in partenza e [...] da cui si traggono le conclusioni] ≈ base, presupposto. b. (filos.) [nella logica del sillogismo, ciascuno dei due giudizi che vengono premessi o presupposti per dedurre la conclusione] ≈ protasi. ↔ conclusione. 2. (estens.) a. [evento che ne lascia ...
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Fabio Rossi
sbaglio. Finestra di approfondimento
Giusto e sbagliato - S. e i termini ad esso connessi (sbagliare,sbagliato) richiamano i concetti di «giusto» o «ingiusto» nelle sfere logica e morale, [...] applicandosi quindi sia al giudizio su vero/falso e esatto/inesatto, sia a quello su buono/cattivo (v. anche la scheda giusto). Quello che colpisce, nell’analisi dei sost. che indicano una cosa esatta ...
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Fabio Rossi
capire. Finestra di approfondimento
Cogliere indizi o impressioni - Il sign. di «percepire con l’intelletto» è espresso da molti verbi, dei quali c. è il più generico e frequente, spesso sentito [...] , non avendo lingua, non sono capaci di concepir quantità determinata ec. se non menoma (G. Leopardi). La deduzione logica è ancora più evidente con constatare: io soffro orrendamente quando posso constatare di aver lavorato invano (I. Svevo). Non ...
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connettivo [der. di connettere]. - ■ agg. (biol.) [in istologia, di tipo di tessuto] ● Espressioni: fig., tessuto connettivo → □. ■ s. m. 1. (ling.) [elemento grammaticale che collega due frasi o parti [...] di frasi] ≈ congiunzione. 2. (matem.) [operatore logico che stabilisce un collegamento tra proposizioni in logica matematica, informatica, ecc.] ≈ connettore. □ tessuto connettivo [parte fondamentale: tessuto c. di un'opera, di una società] ≈ base, ...
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soggiacere /sodʒa'tʃere/ v. intr. [dal lat. subiacēre, propr. "giacere sotto"] (coniug. come giacere; aus. essere). - 1. (lett.) [essere alla base di un ragionamento, di una costruzione logica e sim., [...] con la prep. a: l'ipotesi che soggiace al suo discorso non mi pare accettabile] ≈ sottendere (ø), sottostare. 2. a. [essere sottoposto, soggetto, con la prep. a: s. alle leggi, ai capricci della fortuna] ...
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contrapposto /kontra'p:osto/ [part. pass. di contrapporre]. - ■ agg. [che è in opposizione logica, ideale: caratteri, principi c.] ≈ antitetico, contrastante, opposto. ↔ coincidente, concorde. ■ s. m., [...] non com. 1. [cosa o persona che si contrappone ad altra: Mario è il c. di suo fratello] ≈ antitesi, contrario, opposto. 2. [contrasto fra cose o persone] ≈ e ↔ [→ CONTRAPPOSIZIONE (1)]. ▲ Locuz. prep.: ...
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ragionare v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). - 1. [affrontare un determinato argomento, seguito dalla prep. di: r. di storia] ≈ discorrere, discutere, parlare, trattare. ↑ dibattere, [...] discettare, disputare, disquisire, dissertare. 2. [sostenere un ragionamento seguendo una logica, un procedimento, seguito dalla specificazione del modo in cui lo si fa o assol.: r. bene, male] ≈ argomentare, discutere, pensare, ponderare, (non com.) ...
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ragionevolezza /radʒonevo'lets:a/ s. f. [der. di ragionevole]. - 1. [l'essere ragionevole nel giudicare, nel comportarsi, ecc.] ≈ assennatezza, buon senso, consideratezza, criterio, equilibrio, giudizio, [...] riferimento a una richiesta, a un'ipotesi, ecc., l'essere legittimo sul piano della logica, del buon senso, ecc.] ≈ fondatezza, giustezza, legittimità, sensatezza, validità. ↔ assurdità, illegittimità, inaccettabilità, infondatezza, irragionevolezza ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico,...
logica
Il termine designa l'insieme delle dottrine che presiedono al corretto uso dell'argomentazione e del linguaggio al fine di stabilire la verità o la falsità di un enunciato. Il termine l. non occorre nelle opere dantesche, ma occorre...