rapire
v. tr. [lat. rapĕre, con mutamento di coniugazione] (io rapisco, tu rapisci, egli rapisce [poet. rape], ecc.). – 1. a. Portare via con la forza, strappare con la violenza derubando: il lupo rapì [...] due agnelli; il nibbio ha rapito un pulcino; e assol.: ahi malestrui e malnati, ... che rapite a li men possenti (Dante). Più comunem., condurre via con sé una o più persone (spec. donne o bambini) distaccandole ...
Leggi Tutto
domestico
domèstico agg. e s. m. [dal lat. domestĭcus, der. di domus «casa»; propr. «che appartiene alla casa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Appartenente alla casa, intesa come sede della famiglia: mura, [...] lavoro e prodotti varî (opposto a feroce o selvatico): il cane è un animale d.; meno com., addomesticato: un lupo, un leone domestico. b. Di piante, coltivate, non selvatiche: piante ornamentali domestiche. Con senso più generico, riferito anche all ...
Leggi Tutto
compare
(ant. compadre) s. m. [lat. tardo compater -tris, comp. di con- e pater «padre»]. – 1. a. Chi tiene a battesimo o a cresima il figlio altrui, sia rispetto a questo (e in tale caso è sinon. di [...] un vecchio amico o a chi, anche occasionalmente, si considera come tale: bevi, compare! Nella novellistica popolare, c. orso, c. lupo, ecc. (cfr. comare). b. Chi aiuta più o meno copertamente qualcuno in una brutta azione, in un imbroglio, o gli tien ...
Leggi Tutto
mototaxi
(moto-taxi), s. m. o f. inv. Motoveicolo adibito al trasporto pubblico di passeggeri. ◆ Quando un europeo arriva in una metropoli del Terzo Mondo, tutto quello che vede dei «poveri» si limita [...] Club San Marino, ama ricordarlo e da tempo insegue «BB» per riproporle una fuga in Calessino, questa volta con lui. (Maurizio Lupo, Stampa, 17 giugno 2006, p. 38, Cronaca di Torino) • Una quarantina i rullini scattati, da cui le quarantadue stampe ...
Leggi Tutto
finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi [...] dal freddo o dai rumori esterni; la f. dà, guarda, risponde sulla piazza, sul lago; f. a tramoggia (detta anche bocca di lupo), che ha davanti un riparo per impedire la vista (per es., quelle delle carceri che dànno sulla strada); f. finta, o finta f ...
Leggi Tutto
mare
s. m. [lat. mare]. – 1. La parte della superficie terrestre coperta d’acqua (ad eccezione delle acque continentali: laghi, fiumi, ecc.), e quindi, in generale, il complesso delle acque salate che [...] naufragio; porto di m., anche in locuz. fig. (v. oltre); mal di m., v. naupatia; gente di m., v. gente2 (n. 5); un lupo di m., un marinaio esperto; consoli, consolato del m., v. console (n. 2 d), consolato; forze di m., l’insieme delle navi da guerra ...
Leggi Tutto
iena
ièna s. f. [dal lat. hyaena, gr. ὕαινα (femm. di ὗς «maiale»); lat. scient. Hyaena, nome di genere]. – 1. Carnivoro della famiglia ienidi, delle dimensioni di un lupo, ma di forme più tozze e goffe, [...] con tronco breve e inclinato dall’avanti all’indietro. La specie più nota e diffusa è la i. striata (Hyaena hyaena) che vive nei deserti e nelle steppe dell’Africa e in buona parte dell’Asia fino al Golfo ...
Leggi Tutto
prosoposchisi
proṡoposchiṡi s. f. [comp. di prosopo- e -schisi]. – Nel linguaggio medico, fessura facciale prodotta da arresto di sviluppo o da compressione di briglie formatesi tra amnio e superficie [...] esterna del feto, interessante le sole labbra (labbro leporino) o il naso e la faccia e lo scheletro sottostante (gola di lupo o cheilognatopalatoschisi). ...
Leggi Tutto
urlo
s. m. [der. di urlare] (pl. gli urli, degli animali o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati nel loro complesso; le urla, solo dell’uomo). – Grido acuto e prolungato: l’u. del lupo, [...] del cane, dello sciacallo; urli di belva ferita; mandare, emettere, dare, fare un u.; con partic. riferimento all’uomo: un u. di gioia, di entusiasmo, di dolore, di spavento; cacciare, gettare un u. (soprattutto ...
Leggi Tutto
cattivo
agg. [lat. captīvus «prigioniero», der. di capĕre «prendere»; il sign. odierno ha avuto origine dalla locuz. del lat. crist. captivus diabŏli «prigioniero del diavolo»]. – È l’opposto di buono, [...] (in quanto si attribuisca loro, oltre alla ferocia, anche malvagità e volontà di fare il male): un cane c.; chiamare il lupo c. (per minaccia ai bambini). Di atti e comportamenti, disonesto, o comunque non retto, riprovevole, degno di biasimo o di ...
Leggi Tutto
Duca di Guascogna (sec. 8º). Succeduto (768) al cugino Waifar, appoggiò e accolse presso di sé il duca Hunald di Aquitania nella sua ribellione contro Carlo Magno. Questi però avanzò con le sue truppe costringendo L. a sottomettersi e a cedere...
Zoologia
Specie (Canis lupus) di Mammifero Carnivoro Canide (alla quale appartengono anche le razze canine).
È il più grande dei Canidi, con dimensioni variabili regionalmente (nei maschi al massimo 90 cm di altezza al garrese, 170 cm di lunghezza,...