loffa
lòffa (anche lòffia) s. f. [voce onomatopeica], region. – 1. Peto non rumoroso, vescia. 2. Loffa di lupo: nome region. del fungo detto comunem. vescia. ...
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inurbarsi
v. intr. pron. [der. del lat. urbs urbis «città»]. – 1. Entrare in città, venendo dal contado o dalla montagna: Non altrimenti stupido si turba Lo montanaro, e rimirando ammuta, Quando rozzo [...] inurba (Dante, a cui è da attribuirsi la coniazione di questo verbo). Con senso più generico, non com.: non sanza cagion lupo si inurba (Pulci). 2. Affluire, trasferirsi dalla campagna in città, in connessione col fenomeno dell’urbanesimo. 3. non com ...
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drago
(ant. e letter. draco) s. m. [lat. draco (-onis), dal gr. δράκων; cfr. dragone] (pl. -ghi). – 1. a. Animale favoloso (detto anche dragone), dall’aspetto di rettile o di pesce immane, con testa [...] di cane, gatto o lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue che emette fuoco; è generalmente simbolo delle forze del male: la lotta di san Giorgio col d., raffigurazione frequente nell’iconografia artistica; il punto che non deve ...
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stanare
v. tr. [der. di tana, col pref. s- (nel sign. 3)]. – Far uscire dalla tana: s. il lupo, la volpe; s. la lepre, con i cani da séguito; con uso estens.: Zeffirino, che era proprio allora riuscito [...] a s. un calamaro, mise il capo fuori dell’acqua (I. Calvino). In usi fig., riferito a persone asserragliate in un ambiente chiuso per non farsi catturare, o che si rinchiudono a lungo in casa o in una ...
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terribile
terrìbile agg. [dal lat. terribĭlis, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Che incute terrore, che atterrisce: un t. mostro; visione, scena t.; una t. bufera; infliggere una pena t., t. castighi; [...] b. Che ha un aspetto tale da suscitare terrore o da intimorire profondamente: ecco vicino a lei uscir d’una macchia folta un lupo grande e t. (Boccaccio); La terribil sembianza di Medusa (Poliziano); il suo viso, il suo sguardo era t.; lo guardò con ...
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statico2
stàtico2 (o stàdico) s. m. [aferesi di ostatico] (pl. -chi), ant. – Ostaggio: io starò qui stadico che mai non mi partirò, infino che all’opera averete dato effetto (Sacchetti); Il lupo vuol [...] far pace con l’agnello ... E statico il monton sia dato e’ cani (Pulci), vengano cioè dati in ostaggio sia il montone sia i cani; avendo messa la guardia per tutte le terre di Lazio e preso da tutte gli ...
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cavolo
càvolo s. m. [voce di origine merid.: lat. tardo caulus, dal gr. καυλός «fusto, stelo, cavolo», da cui pure il lat. caulis: v. caule]. – 1. Pianta erbacea delle crocifere (Brassica oleracea), [...] sotto, fare mostra della cosa più povera e tener nascosto il meglio. 4. Nome di altre piante: a. C. di lupo: pianta erbacea (Helleborus foetidus), più nota come elleboro puzzolente. b. C. marittimo: erba perenne delle crocifere (Crambe maritima), con ...
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orco
òrco s. m. (pl. -chi). – 1. Propr., nome proprio (lat. Orcus) del dio degli inferi e della sede degli inferi, nella tradizione letteraria latina. Nel linguaggio poet. italiano, il nome compare soprattutto [...] e cavernosa; ha visto l’o., scherz., di chi ha la voce affiochita (cfr. l’uso analogo della frase vedere il lupo). 3. In zoologia: a. Orco marino, uccello marino della famiglia anatidi (Melanitta fusca), migratore, di comparsa accidentale in Italia ...
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lotta
lòtta (ant. lutta) s. f. [lat. lŭcta]. – 1. a. Combattimento a corpo a corpo di due contendenti che, senz’armi e attrezzi, cercano di dominarsi e atterrarsi a vicenda con l’allacciamento delle [...] si sia svolta una lotta furiosa o mortale. c. Meno com., combattimento fra animali o tra l’uomo e un animale: la l. del cane col lupo; una l. fra la tigre e il serpente; la l. dei gladiatori con le belve nel circo. 2. a. Per estens., qualsiasi vivo ...
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Duca di Guascogna (sec. 8º). Succeduto (768) al cugino Waifar, appoggiò e accolse presso di sé il duca Hunald di Aquitania nella sua ribellione contro Carlo Magno. Questi però avanzò con le sue truppe costringendo L. a sottomettersi e a cedere...
Zoologia
Specie (Canis lupus) di Mammifero Carnivoro Canide (alla quale appartengono anche le razze canine).
È il più grande dei Canidi, con dimensioni variabili regionalmente (nei maschi al massimo 90 cm di altezza al garrese, 170 cm di lunghezza,...