luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità [...] della frase viene indicata nella vecchia storiella, ripresa anche in una favola di La Fontaine, della volpe che inganna il lupo facendogli credere che la luna riflessa nel pozzo sia una forma di cacio). b. Si fa assai spesso riferimento al mondo ...
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prateria
praterìa s. f. [der. di prato]. – 1. Vasta estensione di terreno, per lo più pianeggiante, occupata da prati: ampia, immensa, sconfinata p.; le p. dell’America Settentrionale; talora anche sinon. [...] ai lati del collo del maschio e ricoprono due aree nude; il piumaggio è di colore fondamentale grigio-rossiccio. c. Lupo delle p., altro nome del coyote. 3. Per analogia, p. sottomarine, fitocenosi dei fondali marini sabbiosi nella zona infralitorale ...
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sdigiunarsi
v. intr. pron. [der. di digiuno2, col pref. s- (nel sign. 1); cfr. digiunare], non com. – Rompere il digiuno; mangiare qualcosa a digiuno, per la prima volta nella giornata, e per estens. [...] di sdigiunarsi intanto che i loro cavalli pascevano in que’ prati (Magalotti); un’ora fa abbiamo incontrato sulla strada un vecchio lupo, quasi svenuto dalla fame ... che cosa ha fatto l’amico mio, che ha davvero un cuore di Cesare? Si è staccato ...
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costolame
s. m. [der. di costola], letter. – L’insieme delle costole, la gabbia toracica: come il lupo, che spinto dal digiuno, colla ventraia raggrinzata, e i solchi del c. impressi nel bigio vello, [...] cala dai suoi monti (Manzoni, Pr. Sp., ediz. 1827, cap. XI; sostituito nell’ediz. 1840 con: «...e con le costole che gli si potrebber contare, scende da’ suoi monti») ...
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fame
s. f. [lat. fames]. – 1. a. Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo, avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di fame, caratterizzata [...] avere f.; patire, soffrire la f.; placare, saziare, levare, cavare la f., e levarsi, cavarsi la f.; avere una f. da leone, da lupo, grandissima; iperb.: ho una f. che non ci vedo; non sto ritto, non mi reggo dalla f.; casco dalla f.; muoio di f.; ho ...
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muffare
v. intr. [der. di muffa; cfr. ammuffare] (aus. essere), non com. – Fare la muffa; ammuffire: sostanza che facilmente muffa. ◆ Part. pass. muffato, anche come agg.: lupo affamato mangia pan muffato, [...] prov., chi ha bisogno si contenta anche di poco ...
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lupa
s. f. [lat. lŭpa]. – 1. a. La femmina del lupo. L. capitolina, la lupa che, secondo la tradizione, avrebbe allattato Romolo e Remo, assunta a emblema e simbolo della città di Roma, di solito raffigurata [...] nell’atto di allattare i due gemelli. La lupa è anche simbolo della città di Siena, e nome di una delle sue contrade. Durante il regime fascista, figli della l., i bambini della prima e seconda classe ...
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lupara
s. f. [der. di lupo]. – Tipo di carica per fucili da caccia, costituita da pallettoni di 8 o 9 mm di diametro, usata per cacciare lupi o cinghiali; fucile a lupara; sparare a lupara; nell’uso [...] corrente, anche il fucile stesso (una doppietta, spesso a canne mozze) caricato con tali pallettoni: portare la l. a tracolla; uccidere a colpi di lupara. In senso fig., l. bianca, espressione con cui, ...
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luparia
lupària s. f. [der. di lupo; cfr. lat. tardo, in glosse, (herba) luparia, spiegato unde lupi moriuntur «per cui i lupi muoiono»]. – Erba perenne (Aconitum vulparia), velenosa, con radici tuberose [...] e fiori gialli, che cresce nei boschi e nei pascoli delle regioni montane nell’Eurasia; per il contenuto di alcaloidi, tra cui l’aconitina, si usava farne «bocconi» per uccidere lupi, volpi e altri animali ...
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Duca di Guascogna (sec. 8º). Succeduto (768) al cugino Waifar, appoggiò e accolse presso di sé il duca Hunald di Aquitania nella sua ribellione contro Carlo Magno. Questi però avanzò con le sue truppe costringendo L. a sottomettersi e a cedere...
Zoologia
Specie (Canis lupus) di Mammifero Carnivoro Canide (alla quale appartengono anche le razze canine).
È il più grande dei Canidi, con dimensioni variabili regionalmente (nei maschi al massimo 90 cm di altezza al garrese, 170 cm di lunghezza,...