quartotondo
quartotóndo (o 'quarto tóndo') s. m. – In architettura, arco ribassato, costituito dalla quarta parte della circonferenza, spesso usato come struttura di controspinta negli edifici voltati [...] di età romana imperiale e, in epoche successive, per alleggerire gli architravi di porte e finestre del peso della muratura sovrastante sfruttando il suo comportamento statico caratterizzato da forti spinte orizzontali. ...
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tiratore
tiratóre s. m. (f. -trice) [der. di tirare]. – 1. Chi tira, chi compie l’azione di tirare. Tranne alcune locuz. isolate (come le due squadre di tiratori, nel tiro alla fune; i t. della rete, [...] difesa ma è un buon t.); in partic., nel calcio, giocatore (non necessariamente un attaccante) capace di compiere tiri forti e precisi (per es., nelle punizioni dal limite). Accezioni partic., con riferimento all’impiego bellico di armi da fuoco: a ...
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clipeato
agg. [dal lat. clipeatus], letter. – 1. Armato di clipeo: nel mezzo al clipeato Stuolo de’ forti (V. Monti). Come s. m., soldato armato di clipeo. 2. In archeologia, di immagine, dipinta o scolpita, [...] racchiusa entro un clipeo che le fa da cornice, con destinazione ornamentale, oppure onoraria o funeraria; molto frequenti in età ellenistica e romana, le immagini c., raffiguranti per lo più la sola testa ...
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quasar
quàṡar s. m. o, raram., f. [dall’ingl. quasar 〈ku̯èisë〉, inizialmente acronimo di quas(i st)ar «quasi stella», poi reinterpretato come acronimo di quas(i) (stell)ar (radio source) «radiosorgente [...] 10 miliardi di anni luce) e siano quindi da considerarsi gli oggetti più lontani tra quelli osservati nell’Universo; le forti variazioni del flusso (sia nella regione spettrale ottica sia in quella radio), presentate dalla maggior parte dei quasar in ...
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nubifragio
nubifràgio s. m. [dal lat. mediev. nubifragium, comp. di nubes «nube» e -fragium di naufragium: v. naufragio]. – 1. In meteorologia, temporale, di norma tipicamente estivo e piuttosto improvviso, [...] caratterizzato da violentissima pioggia, spesso accompagnata da rovesci di grandine e forti folate di vento, che possono provocare effetti disastrosi. 2. Per estens., nell’uso corrente, il complesso di fenomeni rovinosi (soprattutto frane e ...
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ingrandimento
ingrandiménto s. m. [der. di ingrandire]. – 1. L’ingrandire, l’ingrandirsi: progetto per l’i. della stazione, di un quartiere; l’i. dei locali o di un locale; l’i. del territorio nazionale; [...] è il rapporto tra la distanza della visione distinta a occhio nudo e la distanza focale della lente, sicché per avere forti ingrandimenti conviene usare lenti di piccola distanza focale. L’ingrandimento è indicato con varie notazioni: per es., per un ...
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gelo
gèlo (ant. gièlo) s. m. [lat. gĕlu]. – 1. Nel linguaggio corrente, freddo intenso, con temperature inferiori o appena superiori a 0 °C: è arrivato il g.; ha fatto g. stanotte; guardarsi dai primi [...] di Siena che hanno sopra un grosso gielo di zucchero candito (Salvini). 3. fig. Impressione di freddo interno dovuta a forti emozioni, o determinata da particolari situazioni o condizioni: sentirsi un g. nelle ossa, nel sangue; sentì di morte il g ...
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siricidi
sirìcidi s. m. pl. [lat. scient. Siricidae, dal nome del genere Sirex: v. la voce prec.]. – Famiglia di insetti imenotteri sinfiti, diffusi in tutto il mondo, di medie e grandi dimensioni, le [...] scavando gallerie e provocando danni notevoli; la specie più comune, soprattutto nei boschi di conifere, è il sirice gigante (Urocerus gigas), caratteristico per il grosso capo a strisce gialle e nere, il robusto ovopositore e le forti mandibole. ...
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deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito [...] del farmaco (per lo più antibiotici e ormoni sintetici), il quale può quindi essere somministrato a periodi distanziati e a forti dosi. d. In petrografia, termine generico (sinon. di sedimento) per indicare accumuli più o meno regolari e ingenti di ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] la frase successiva; p. e virgola (;), che indica una pausa del discorso e un distacco logico più forte della virgola, meno forte del punto fermo; due punti (:), che servono per introdurre un discorso diretto, una citazione testuale, una enumerazione ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...
VALERI, Diego (App. I, p. 1106)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Roma il 27 novembre 1976. La critica più recente ha avvertito, al di là dell'apparente facilità dei suoi versi, una vocazione autentica, che si rivela soprattutto a partire...