uromastice
uromàstice s. m. [lat. scient. Uromastix, comp. di uro-1 e del gr. μάστιξ «frusta»]. – Genere di rettili sauri agamidi deserticoli, diffusi nell’Africa settentr. e sahariana e in Medio Oriente [...] dilatata posteriormente, coda larga, grossa e appiattita, rivestita di squame robuste e disposte in serie anulari, zampe corte e forti che terminano con unghie dure e appuntite; comprende varie specie fra cui l’u. africano (lat. scient. Uromastix ...
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battaglieresco
battaglierésco agg. [der. di battagliero] (pl. m. -chi), ant. – 1. Da battaglia, che serve alla battaglia: armi b., strumenti battagliereschi. 2. Bellicoso, combattivo: uomini forti e [...] battagliereschi ...
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stallo2
stallo2 s. m. [dall’ingl. stall, che ha la stessa origine germ. della voce prec.]. – 1. Nella fluidodinamica, la caduta di portanza (detta anche perdita di velocità o perdita di sostentazione) [...] ; insorge generalmente alle basse velocità ma può anche verificarsi ad alta velocità, quando sul velivolo si abbiano forti accelerazioni verticali, come durante una richiamata o in presenza di una violenta raffica ascensionale (s. accelerato o ...
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piovra
piòvra s. f. [dal fr. pieuvre, propr. voce normanna, che risale al lat. poly̆pus «polipo», introdotta nell’uso dai Travailleurs de la mer di V. Hugo, 1866]. – 1. Nome con cui vengono indicati [...] , comunem. ritenuti di forme gigantesche, che possono raggiungere i 20 m di lunghezza e il peso di 2 o 3 quintali; i economica; l’espressione, che fa allusione non solo ai lunghi e forti tentacoli del mollusco ma anche alla sua vita abissale, e che ...
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diorama
s. m. [dal fr. diorama (1822), comp. del gr. διά «attraverso» e ὅραμα «veduta», sul modello di panorama] (pl. -i). – 1. Spettacolo che riscosse grande successo nel sec. 19°: in una grande sala [...] tela traslucida, sulle cui superfici erano dipinte due scene, a tinte tenui quella sulla faccia anteriore, a tinte più forti quella sulla posteriore; con diversi e opportuni mutamenti d’intensità e di posizione delle luci, si ottenevano varî effetti ...
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ravvedimento
ravvediménto s. m. [der. di ravvedersi]. – Il fatto di ravvedersi: il suo r. mi fa sperare bene; il pentimento non è ancora ravvedimento. In diritto penale, r. operoso, l’ipotesi in cui [...] i suoi effetti o comunque si adoperi, dopo l’azione, perché l’evento non si realizzi: a seconda del grado di effettiva realizzazione del danno sociale cui dà luogo il reato, il ravveduto o non è considerato punibile o è punito con forti attenuanti. ...
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evocato
s. m. [dal lat. evocatus, part. pass. di evocare «richiamare»]. – Soldato romano, che, chiamato alle armi con reclutamento straordinario direttamente da un generale, cessava il servizio alla [...] fine della campagna, ricevendo forti premî; in partic., nell’età imperiale, evocati d’Augusto, categoria di soldati scelti, tratti dalle coorti dei pretoriani e aventi funzioni amministrative. ...
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tratteggio
trattéggio s. m. [der. di tratteggiare]. – La tecnica del tratteggiare, procedimento usato per ottenere il chiaroscuro nel disegno, nell’incisione e nella pittura, mediante un tracciato di [...] linee parallele o incrociate, più o meno fitte e più o meno forti, a seconda delle gradazioni di ombreggiatura che si vogliono realizzare: l’uso del t. in cartografia. Anche l’effetto così ottenuto: un t. fitto, rado; in paleografia, il numero dei ...
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stancabue
stancabùe s. m. [comp. di stancare e bue], invar. – Nome tosc. dell’ononide (lat. scient. Ononis spinosa), così detta per le sue lunghe e forti radici. V. anche restabue. ...
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gluone
gluóne s. m. [dall’ingl. gluon, der. di glue «colla», col suff. -on «-one» (nel sign. 2)]. – In fisica delle particelle, particella priva di massa appartenente alla classe dei bosoni e dotata [...] di spin unitario, che rappresenta, nella teoria della cromodinamica quantistica, il quanto che propaga le interazioni forti tra quark. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...
VALERI, Diego (App. I, p. 1106)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Roma il 27 novembre 1976. La critica più recente ha avvertito, al di là dell'apparente facilità dei suoi versi, una vocazione autentica, che si rivela soprattutto a partire...