caldo
agg. e s. m. [lat. caldus, forma sincopata pop. per calĭdus, der. di calēre «esser caldo»]. – 1. agg. Che dà la sensazione del calore; più propriam., si dice calda una cosa che abbia temperatura [...] ., di cose fatte da poco o recenti: dare una notizia calda calda; m’ha letto il suo articolo caldo caldo, appena finito di scrivere; più raram ., e sim.; in partic., autunno c., turbato da forti tensioni sociali (la locuz. è nata con riferimento all’ ...
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metastabile
metastàbile agg. [comp. di meta- e stabile]. – Genericam., che è in condizione di parziale o temporanea instabilità, o di precaria stabilità; nel linguaggio scient. e tecn., il termine assume [...] molto più lunga della vita media delle particelle (instabili) che decadono tramite interazioni forti. d. In metallurgia, metalli e leghe in stato m., che hanno struttura diversa da quella che a essi competerebbe nelle condizioni fisiche (soprattutto ...
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eunuco
s. m. e agg. [dal lat. eunuchus, gr. εὐνοῦχος, comp. di εὐνή «letto» e ἔχω nel senso di «custodire», propr. «custode del letto»] (pl. m. -chi). – 1. s. m. Nel sign. più comune, uomo privo delle [...] dei principi, a particolari funzioni o incarichi talora molto importanti. 2. fig. a. s. m. Uomo privo di coraggio e di energia, incapace di azioni e decisioni forti. b. agg. Riferito a cose, fiacco, snervato: stile e., comportamento e.; o servile ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] uomini del t. antico (e spesso del buon t. antico); T. futuro m’è già nel cospetto, Cui non sarà quest’ora molto antica (Dante); ci vocale breve: la sillaba lunga ha due tempi; t. forte e t. debole, le parti del piede corrispondenti rispettivam. ...
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annamitico
annamìtico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Dell’Annam, degli Annamiti. Come s. m., la lingua parlata dagli Annamiti, di posizione non ben chiara, monosillabica, distinta in varî dialetti, che [...] ha subìto forti influssi cinesi, soprattutto nel lessico. ...
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computermaniaco
s. m. Chi si lascia prendere totalmente dall’uso del computer, sviluppando una sorta di dipendenza. ◆ la vasta e potente categoria di computermaniaci, di chi possiede forti competenze [...] ai comuni mortali. (Alessandro Calderoni, Stampa, 9 ottobre 2002, Milano, p. 3).
Composto dal s. m. inv. computer, di origine ingl., e dal s. m. e agg. maniaco, ricalcando l’espressione ingl. computer maniac.
Già attestato nella Repubblica del 3 ...
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sega
séga s. f. [der. di segare]. – 1. Utensile destinato a tagliare legname, metalli, pietre, ecc., costituito da una lama di acciaio, munita di dentatura, che viene fatta scorrere sull’oggetto da tagliare [...] da una linea di cunei al cui vertice erano i più forti e valorosi moschettieri, picchieri o alabardieri. c. In alcuni antichi cui equivale a «niente»: non valere, non capire una s., non m’importa una s., e sim.; o, in funzione di predicato riferito a ...
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rustico
rùstico agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di campagna, campagnolo: le r. zampogne (T. Tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., [...] o di carne salata, e condimento a base di pepe e altri aromi forti. 2. agg. Rozzo, molto semplice, non elegante: la rozza voce e o eccesso di sali), all’attacco di parassiti, ecc. 5. s. m. a. non com. Contadino, persona di campagna: anche se vive in ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] io, temendo no ’l più star crucciasse Lui che di poco star m’aveva ’mmonito, Torna’mi in dietro de l’anime lasse (Dante); uso fig. (v. rientrare, n. 1 c): abbiamo avuto un forte calo di clienti quest’anno e ci staremo dentro appena. b. In matematica ...
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pesce
pésce s. m. [lat. pĭscis]. – 1. a. Nome dei vertebrati acquatici inferiori con scheletro interno cartilagineo o osseo (v. pesci1); nel linguaggio com. si comprendono erroneamente sotto questo nome [...] dell’Asia sud-orientale, così chiamato per la capacità di lanciare forti getti d’acqua con la bocca, allo scopo di catturare possono librarsi in aria, fino all’altezza di 2 m e per tratti di 20 o 30 m (sono detti anche pesci rondine); è anche altro ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...
VALERI, Diego (App. I, p. 1106)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Roma il 27 novembre 1976. La critica più recente ha avvertito, al di là dell'apparente facilità dei suoi versi, una vocazione autentica, che si rivela soprattutto a partire...