camillerismo
s. m. (iron.) Tendenza letteraria imposta dalle opere e dallo stile dello scrittore Andrea Camilleri. ◆ Il dialetto come lingua di una narrativa di ampio respiro popolare, che dà nuova linfa [...] fra le fiction del giovedì [...], l’altra sera ha vinto e stravinto «Il capo dei capi», zuccherosa mafia a puntate su Canale 5. Sicilianitudine incomprensibile soprattutto per i siciliani, camillerismo televisivo, leccasaponi e sindacalisti eroici ...
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quacquaraqua
quacquaraquà (o quaquaraquà) s. m. e f. [voce fonosimbolica, che ricorda il verso delle oche: v. qua1 e cfr. quacquarare]. – Voce sicil., ma diffusa anche altrove, con cui si allude genericam. [...] a chi parla troppo, quindi chiacchierone (e, nel gergo della mafia, delatore), o anche a persona alla cui loquacità non corrispondono capacità effettive, e perciò scarsamente affidabile: l’umanità ... la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz ...
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dopo-strage
(dopostragi, dopo strage), s. m. Fase politica immediatamente successiva a una strage o a una sequenza di stragi terroristiche o mafiose. ◆ Al Circolo [Ponte della Ghisolfa] è arrivata anche [...] Fabrizio Galimberti, Sole 24 Ore, 23 marzo 2004, p. 1, Prima pagina) • Dal 1993, data di una relazione della commissione su mafia e politica, approvata con larga maggioranza, in omaggio al clima del dopostragi in cui tutti, o quasi, fingono di essere ...
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bubbone
bubbóne (ant. bubóne) s. m. [dal lat. tardo bubo -onis, gr. βουβών -ῶνος «inguine, tumescenza inguinale»; il termine entra in uso in Italia nel sec. 17°, attrav. il fr. bubon, sostituendo la [...] persona), e di cui pertanto si sente la necessità di liberarsi radicalmente: il b. della droga; estirpare il b. della mafia; aprire o far scoppiare il b., aprire la discussione su un fatto scandaloso. b. fam. tosc. Persona insopportabile, uggiosa ...
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desaparecido
‹desaparetħìdħo› agg. e s. m. spagn. [part. pass. di desaparecer «scomparire» (e ant., con valore causativo, «far scomparire»), comp. di des- «dis-1» e aparecer «apparire», che è dal lat. [...] non viene più data alcuna notizia e che vengono ufficialmente dichiarate «scomparse»: la tragedia dei desaparecidos. Per estens., persona fatta scomparire da organizzaioni criminali: i d. della mafia. In funzione di agg.: i bambini desaparecidos. ...
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odore
odóre s. m. [lat. odor -oris, affine a olere (v. olire), il cui tema compare anche come primo elemento in olfactus (v. olfatto)]. – 1. a. La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa [...] di questo termine); e per estens. di questo uso antifrastico, sono spesso coniate, nel linguaggio giornalistico, espressioni quali in o. di mafia, in o. di truffa, e sim., riferite a persone (per lo più note) di cui si sospetta che siano coinvolte in ...
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'ndrangheta
’ndràngheta (o ’ndrànghita) s. f. [der. di ’ndrànghitu, propr. «uomo valente», che risale a un gr. *ἀνδράγαϑος, der. di ἀνδραγαϑία «valore individuale, capacità personale»; secondo altre [...] valente, coraggioso»]. – Voce gergale calabrese, con cui viene indicata la «onorata società» della Calabria, analoga alla mafia siciliana e alla camorra napoletana. Gli appartenenti all’associazione, già detti ’ndrànghiti, sono oggi indicati, con un ...
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tentacolo
tentàcolo s. m. [dal lat. scient. tentaculum, der. del lat. class. tentare, nel sign. di «tastare»]. – 1. a. In zoologia, ognuno degli organi flessibili e di forma allungata presenti in molti [...] , della droga, della corruzione; un’organizzazione terroristica che estende i suoi t. in tutto il paese; i t. della mafia, della camorra. 2. In botanica: a. Emergenza pedicellata con apice globoso e ghiandolare di alcune piante insettivore, come le ...
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collaborare
v. intr. [dal lat. tardo collabōrare, comp. di con- e labōrare «lavorare»] (io collàboro, ecc., raro alla lat. collabóro; aus. avere). – 1. Partecipare attivamente insieme con altri a un [...] è, in vario modo, a conoscenza: c. con la giustizia, con le forze dell’ordine; terroristi pentiti che hanno deciso di c. con le autorità inquirenti; la magistratura, duramente impegnata nella lotta alla mafia, chiede alla popolazione di collaborare. ...
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collaboratore
collaboratóre s. m. (f. -trice) [der. di collaborare]. – Chi lavora insieme con altri per la produzione di qualche cosa, o collabora alla realizzazione, allo sviluppo, alla riuscita di [...] linguaggio giudiziario e giornalistico, c. di giustizia (detto anche pentito), chi, imputato in processi di terrorismo o di mafia e altre organizzazioni criminali, aiuta l’autorità di polizia o l’autorità giudiziaria nella raccolta di elementi utili ...
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Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente.
La m. nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle...
MAFIA (A. T., 118-119)
Attilio Mori
Isola dell'Africa Orientale, che sorge nell'Oceano Indiano di fronte alla foce del fiume Rufigi, distante dalla costa 50 km. e 140 km. a S. di Zanzibar. Di natura corallina e di struttura pianeggiante, misura...