incaprettare
v. tr. [der. di capretto; cfr. accaprettare] (io incaprétto, ecc.). – Propr., legare come un capretto; il verbo è stato adoperato soprattutto con riferimento a una crudele tecnica di «sevizia» [...] (incaprettamento) adottata dalla mafia verso chi ha mancato alle sue leggi di fedeltà o di omertà, consistente nel legargli mani e piedi dietro alla schiena facendo passare la corda attorno al collo, così che il condannato muoia per strangolamento ...
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libro
s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] di pubblici enti e servizî, ecc.: nel corso della conferenza stampa è stato distribuito un l. bianco; un l. bianco sulla mafia, sulla droga, ecc. L. dei sogni, libro che, interpretando i sogni, ne ricava i numeri del lotto. c. Usi fig.: il ...
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emergenza
emergènza s. f. [der. di emergere]. – 1. L’atto dell’emergere; in senso concr., ciò che emerge. In partic.: a. In botanica, protuberanza della superficie del fusto o delle foglie e organi omologhi [...] , a causa del conflitto, a lasciare le loro abitazioni. e. Nel linguaggio giornalistico (seguito da un sost.), situazione di estrema pericolosità pubblica, tale da richiedere l’adozione di interventi eccezionali: e. droga; e. mafia; e. occupazione. ...
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cultura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito [...] (per es. tra le diverse religioni) e all’opposto di una c. del profitto, della tangente o addirittura della mafia; di una c. ecologica o ambientale, che è soprattutto acquisizione di coscienza e rispettoso comportamento per tutto ciò che concerne ...
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collusione
colluṡióne s. f. [dal lat. collusio -onis, der. di colludĕre «colludere»]. – 1. Nel diritto, ogni intesa clandestina fra due o più persone per conseguire un fine illecito, mediante il tradimento [...] . a. Intesa segreta e fraudolenta tra esponenti politici o pubblici amministratori e malavita organizzata: la c. tra mafia e politica. b. Intesa contingente, sul piano tattico, di partiti politici, di forze economiche o di organizzazioni sociali ...
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cupola
cùpola s. f. [dal lat. cupŭla, dim. di cupa «botte»]. – 1. a. Tipo di volta a pianta circolare la cui forma geometrica può essere quella della semisfera risultante dalla rotazione di una semicirconferenza, [...] . 7. Nel linguaggio giornalistico, termine con cui (per traslato dal sign. 1) viene indicato il massimo organo dirigente della mafia, del quale farebbero parte i capi designati dalle più potenti famiglie (v. famiglia, n. 4 b) di una determinata ...
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antistato
(o anti-stato o anti-Stato) s. m. [comp. di anti-1 e stato2], invar. – Nel linguaggio politico, giudiziario e giornalistico, l’insieme delle varie forme di criminalità organizzata che si contrappongono [...] organizzata diventi un vero e proprio antistato. Raro, con valore aggettivale, che si contrappone allo Stato, all’autorità costituita: la mafia è un fenomeno anti-stato; la diffusione dell’organizzazione anti-Stato sul territorio italiano. ...
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omerta
omertà s. f. [variante napol. di umiltà, dalla «società dell’umiltà», nome con cui fu anche indicata la camorra per il fatto che i suoi affiliati dovevano sottostare a un capo e a determinate [...] leggi]. – In origine, la consuetudine vigente nella malavita meridionale (mafia, camorra), detta anche legge del silenzio, per cui si doveva mantenere il silenzio sul nome dell’autore di un delitto affinché questi non fosse colpito dalle leggi dello ...
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scafista
s. m. e f. [der. di scafo] (pl. -i). – 1. Operaio addetto alla manutenzione e alle riparazioni degli scafi di navi e di aerei. 2. a. Motoscafista. b. estens. Chi trasporta immigrati clandestini [...] servendosi di motoscafi e vari altri generi di imbarcazioni a motore: la mafia degli scafisti; arrestare uno scafista. ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] del proprio onore, onorato e rispettabile (ma u. d’onore, o di rispetto, è anche denominazione regionale degli esponenti di rilievo della mafia, della ’ndrangheta e della camorra); un u. d’oro, una perla d’u., un tesoro d’u., pieno di ottime qualità ...
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Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente.
La m. nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle...
MAFIA (A. T., 118-119)
Attilio Mori
Isola dell'Africa Orientale, che sorge nell'Oceano Indiano di fronte alla foce del fiume Rufigi, distante dalla costa 50 km. e 140 km. a S. di Zanzibar. Di natura corallina e di struttura pianeggiante, misura...