desaparecido
‹desaparetħìdħo› agg. e s. m. spagn. [part. pass. di desaparecer «scomparire» (e ant., con valore causativo, «far scomparire»), comp. di des- «dis-1» e aparecer «apparire», che è dal lat. [...] non viene più data alcuna notizia e che vengono ufficialmente dichiarate «scomparse»: la tragedia dei desaparecidos. Per estens., persona fatta scomparire da organizzaioni criminali: i d. della mafia. In funzione di agg.: i bambini desaparecidos. ...
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odore
odóre s. m. [lat. odor -oris, affine a olere (v. olire), il cui tema compare anche come primo elemento in olfactus (v. olfatto)]. – 1. a. La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa [...] di questo termine); e per estens. di questo uso antifrastico, sono spesso coniate, nel linguaggio giornalistico, espressioni quali in o. di mafia, in o. di truffa, e sim., riferite a persone (per lo più note) di cui si sospetta che siano coinvolte in ...
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'ndrangheta
’ndràngheta (o ’ndrànghita) s. f. [der. di ’ndrànghitu, propr. «uomo valente», che risale a un gr. *ἀνδράγαϑος, der. di ἀνδραγαϑία «valore individuale, capacità personale»; secondo altre [...] valente, coraggioso»]. – Voce gergale calabrese, con cui viene indicata la «onorata società» della Calabria, analoga alla mafia siciliana e alla camorra napoletana. Gli appartenenti all’associazione, già detti ’ndrànghiti, sono oggi indicati, con un ...
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tentacolo
tentàcolo s. m. [dal lat. scient. tentaculum, der. del lat. class. tentare, nel sign. di «tastare»]. – 1. a. In zoologia, ognuno degli organi flessibili e di forma allungata presenti in molti [...] , della droga, della corruzione; un’organizzazione terroristica che estende i suoi t. in tutto il paese; i t. della mafia, della camorra. 2. In botanica: a. Emergenza pedicellata con apice globoso e ghiandolare di alcune piante insettivore, come le ...
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collaborare
v. intr. [dal lat. tardo collabōrare, comp. di con- e labōrare «lavorare»] (io collàboro, ecc., raro alla lat. collabóro; aus. avere). – 1. Partecipare attivamente insieme con altri a un [...] è, in vario modo, a conoscenza: c. con la giustizia, con le forze dell’ordine; terroristi pentiti che hanno deciso di c. con le autorità inquirenti; la magistratura, duramente impegnata nella lotta alla mafia, chiede alla popolazione di collaborare. ...
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collaboratore
collaboratóre s. m. (f. -trice) [der. di collaborare]. – Chi lavora insieme con altri per la produzione di qualche cosa, o collabora alla realizzazione, allo sviluppo, alla riuscita di [...] linguaggio giudiziario e giornalistico, c. di giustizia (detto anche pentito), chi, imputato in processi di terrorismo o di mafia e altre organizzazioni criminali, aiuta l’autorità di polizia o l’autorità giudiziaria nella raccolta di elementi utili ...
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incaprettare
v. tr. [der. di capretto; cfr. accaprettare] (io incaprétto, ecc.). – Propr., legare come un capretto; il verbo è stato adoperato soprattutto con riferimento a una crudele tecnica di «sevizia» [...] (incaprettamento) adottata dalla mafia verso chi ha mancato alle sue leggi di fedeltà o di omertà, consistente nel legargli mani e piedi dietro alla schiena facendo passare la corda attorno al collo, così che il condannato muoia per strangolamento ...
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emergenza
emergènza s. f. [der. di emergere]. – 1. L’atto dell’emergere; in senso concr., ciò che emerge. In partic.: a. In botanica, protuberanza della superficie del fusto o delle foglie e organi omologhi [...] , a causa del conflitto, a lasciare le loro abitazioni. e. Nel linguaggio giornalistico (seguito da un sost.), situazione di estrema pericolosità pubblica, tale da richiedere l’adozione di interventi eccezionali: e. droga; e. mafia; e. occupazione. ...
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collusione
colluṡióne s. f. [dal lat. collusio -onis, der. di colludĕre «colludere»]. – 1. Nel diritto, ogni intesa clandestina fra due o più persone per conseguire un fine illecito, mediante il tradimento [...] . a. Intesa segreta e fraudolenta tra esponenti politici o pubblici amministratori e malavita organizzata: la c. tra mafia e politica. b. Intesa contingente, sul piano tattico, di partiti politici, di forze economiche o di organizzazioni sociali ...
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cupola
cùpola s. f. [dal lat. cupŭla, dim. di cupa «botte»]. – 1. a. Tipo di volta a pianta circolare la cui forma geometrica può essere quella della semisfera risultante dalla rotazione di una semicirconferenza, [...] . 7. Nel linguaggio giornalistico, termine con cui (per traslato dal sign. 1) viene indicato il massimo organo dirigente della mafia, del quale farebbero parte i capi designati dalle più potenti famiglie (v. famiglia, n. 4 b) di una determinata ...
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Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente.
La m. nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle...
MAFIA (A. T., 118-119)
Attilio Mori
Isola dell'Africa Orientale, che sorge nell'Oceano Indiano di fronte alla foce del fiume Rufigi, distante dalla costa 50 km. e 140 km. a S. di Zanzibar. Di natura corallina e di struttura pianeggiante, misura...