omerta
omertà s. f. [variante napol. di umiltà, dalla «società dell’umiltà», nome con cui fu anche indicata la camorra per il fatto che i suoi affiliati dovevano sottostare a un capo e a determinate [...] leggi]. – In origine, la consuetudine vigente nella malavita meridionale (mafia, camorra), detta anche legge del silenzio, per cui si doveva mantenere il silenzio sul nome dell’autore di un delitto affinché questi non fosse colpito dalle leggi dello ...
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scafista
s. m. e f. [der. di scafo] (pl. -i). – 1. Operaio addetto alla manutenzione e alle riparazioni degli scafi di navi e di aerei. 2. a. Motoscafista. b. estens. Chi trasporta immigrati clandestini [...] servendosi di motoscafi e vari altri generi di imbarcazioni a motore: la mafia degli scafisti; arrestare uno scafista. ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] del proprio onore, onorato e rispettabile (ma u. d’onore, o di rispetto, è anche denominazione regionale degli esponenti di rilievo della mafia, della ’ndrangheta e della camorra); un u. d’oro, una perla d’u., un tesoro d’u., pieno di ottime qualità ...
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mafiocrazia
s. f. Il potere delle mafie. ◆ Solanas, invitato da Felice Laudadio nella romana Casa del cinema, presenta così il suo documentario [«Memoria del saccheggio»], una denuncia alla «mafiocrazia» [...] hoc il suggestivo neologismo di «mafiocrazia». (Paolo Bertolin, Manifesto, 12 maggio 2005, p. 15, Visioni).
Composto dal s. f. mafia con l’aggiunta del confisso -crazia.
Già attestato nel Corriere della sera del 15 maggio 1996, p. 11, Esteri (Massimo ...
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amico
s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del [...] di partito), oppure a sostenitori e ammiratori di figure di rilievo nel mondo della letteratura, dell’arte, ecc. Nel gergo della mafia, e per estens. nel linguaggio allusivo della politica, l’a. degli amici, la persona (in genere un notabile o un ...
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maxidecreto
(maxi-decreto), s. m. Provvedimento esecutivo contenente numerose disposizioni. ◆ Governo e Parlamento difendono però il provvedimento contenuto nel maxi-decreto collegato alla Finanziaria: [...] stanca di ripetere quello che è un suo punto fisso: «Tutto mi sarei potuto aspettare tranne di essere inquisito per mafia. Semmai avrei potuto temere di essere inquisito per aver firmato il maxidecreto, che tenne in carcere i boss mafiosi che stavano ...
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indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità [...] ancora numerosi i processi in corso con decine di imputati (basti ricordare quello del G8, quello alla cosiddetta mafia albanese e ai biscazzieri delle macchinette mangiasoldi) che, nell’eventualità di una sentenza di condanna, avranno diritto sia ...
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yakuza
〈i̯aku∫a〉 s. giapp., usato in ital. al femm., invar. – Nome di un’organizzazione criminale giapponese analoga alla mafia di altri paesi, e anche dei suoi componenti (usato in questo caso al masch. [...] o al femm., secondo che si riferisca a persone dell’uno o dell’altro sesso). Con funzione di agg., relativo all’organizzazione stessa: il rituale y., le attività illegali yakuza, ecc ...
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minimizzatore
s. m. e agg. Chi o che minimizza la portata, la gravità di un fatto. ◆ Su una materia [le conseguenze derivanti dall’uso dei telefoni cellulari] in cui vi è grande incertezza, il pubblico [...] maggio 2000, p. 2, Europa) • Il Quirinale, insomma, al contrario di ogni posizione minimizzatrice, pensa che la lotta alla mafia non debba affievolirsi. (Stampa, 28 agosto 2001, p. 5, Interno) • Purtroppo, l’esperienza ci dimostra che quando affiora ...
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irlandesita
irlandesità s. f. inv. L’insieme delle caratteristiche culturali proprie di chi è irlandese. ◆ I duri dell’Ira di oggi non solo sono disposti a far saltare ogni accordo di pace pur di non [...] i ragazzi sbandati che spacciano o rubano nelle case, trasformandosi in una società segreta basata sull’intimidazione. Uno «Stato-mafia», come ha detto il leader dei conservatori inglesi, che non sembra più disposto a sostituire la propria legge con ...
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Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente.
La m. nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle...
MAFIA (A. T., 118-119)
Attilio Mori
Isola dell'Africa Orientale, che sorge nell'Oceano Indiano di fronte alla foce del fiume Rufigi, distante dalla costa 50 km. e 140 km. a S. di Zanzibar. Di natura corallina e di struttura pianeggiante, misura...