sartu
sartù s. m. [etimo sconosciuto]. – Nome dato a Napoli a uno sformato di risotto, portato in avanzata cottura nel sugo di ragù (salsa di pomodoro, carne di manzo o di maiale, strutto) e condito [...] con polpettine di manzo, salsiccia a pezzi, uova sode, piselli, provola affumicata, finito di cuocere in stampo al forno; caratteristica la crosta esterna costituita di pan grattato amalgamato con uova ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] canto e il cinguettio degli uccelli, il ruggito del leone, il bramito dei cervi, ecc.): il v. del gatto, del lupo, dell’asino, del maiale, ecc., e il v. dei gatti in amore; la gallina, Tornata in su la via, Che ripete il suo v. (Leopardi); il triste ...
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tenia2
tènia2 s. f. [dal gr. ταινία (v. tènia1), già dai Greci usato per indicare il verme solitario, per l’aspetto nastriforme]. – Nome di alcuni vermi cestodi e particolarm. di quelli della famiglia [...] solium, dal corpo nastriforme, lungo da 2 a 7 metri, con circa 1000 proglottidi, che ha come ospite intermedio il maiale, e Taenia saginata, lunga fino a 12 m, con circa 2000 proglottidi, avente come ospiti intermedî i bovini. Le tenie parassite ...
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scotennare
v. tr. [der. di cotenna, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scoténno, ecc.). – 1. Levare la cotenna: s. il maiale; s. il lardo, la pancetta salata. 2. Asportare il cuoio capelluto, spec. come [...] usanza guerresca di alcune popolazioni: nell’incidente il poveretto rimase scotennato; i pellirosse usavano s. i nemici uccisi ...
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guastella
guastèlla s. f. [voce di alcuni dial. centr. e merid. (cfr. sicil. guastedda o guastiedda): dal fr. ant. gastel, mod. gâteau]. – Specie di focaccia. In Sicilia, pagnottina calda, guarnita internamente [...] con ricotta e caciocavallo tagliato ad asticciole, e irrorata di strutto fuso, con l’aggiunta, talvolta, di milza di maiale affettata sottilmente e cotta nello strutto. ...
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vescica
(ant. vessica) s. f. [lat. tardo vissīca, class. vesīca]. – 1. In anatomia, embriologia e zoologia, cavità o ricettacolo a pareti sottili, generalmente destinato a raccogliere prodotti di secrezione, [...] v. o vescichetta biliare, altro nome della cistifellea; v. natatoria, nei pesci, v. natatorio. 2. La vescica urinaria del maiale (o più raram. di un bovino) usata, soprattutto nel passato, per conservarvi lo strutto. Di qui le espressioni fig. essere ...
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pacca2
pacca2 s. f. [voce di origine longob.], umbro-tosc. – Pezzo di qualche cosa, parte di un insieme: una p. di lardo, di maiale; una p. di muro, di tavolato, di pavimento (Guglielmotti); fig.: sappiatevi [...] godere questa p. di paradiso che è il mondo (Tecchi) ...
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Gulasch
‹ġùlaš› s. neutro, ted. [dall’ungh. gulyás «pastore», reinterpretato come gujás-hús, propr. «pastore-carne», cioè «carne come usano prepararla i pastori»], usato in ital. al masch. – Pietanza [...] e nei varî paesi della penisola balcanica, costituita da uno spezzatino di carne di manzo (talora di vitello o di maiale) cotto in stufato con lardo affumicato, abbondante cipolla e paprica, spesso con accompagnamento di patate cotte a pezzi nello ...
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MAIALE / SCROFA
Il sostantivo maschile maiale presenta una forma diversa per il femminile, che proviene da una ➔radice diversa, ed è scrofa.
Anche altre denominazioni di animali hanno il maschile diverso dal femminile: fuco / ape, toro / vacca,...