whisky1
whisky1 〈u̯ìski〉 (o whiskey) s. ingl. [accorciamento di whiskybae, variante di usquebaugh, e questo del gaelico uisgebeatha, comp. di uisge «acqua» e beatha «di vita», calco del lat. mediev. [...] irlandesi, invece, la mescolanza è in genere costituita da orzo con frumento e avena. Negli Stati Uniti prevale come cereale il mais (non meno del 51% nel bourbon w., prodotto nel Kentucky), e la segale (almeno 51% nel rye w., della Pennsylvania e ...
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xenia
xenìa s. f. [dal gr. ξενία «ospitalità»]. – In botanica, fenomeno per il quale l’avvenuta ibridazione di due varietà di una specie si rende manifesta già nel seme prodotto dalla pianta madre (che [...] nell’albume o nei cotiledoni. Le xenie facilmente visibili sono note per poche piante (mais, segale, pisello, lupino, ecc.); i casi più studiati sono quelli del mais: in questo, fecondando una pianta a granelli zuccherini grinzosi col polline di una ...
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ustilaginismo
s. m. [der. del nome del genere Ustilago: v. ustilaginacee]. – Intossicazione causata da ingestione di spore o micelio di varî funghi ustilaginali e in partic. di Ustilago maydis (fungo [...] parassita del mais), le cui manifestazioni cliniche sono simili a quelle dell’ergotismo: colpisce prevalentemente bambini nutriti con pappe di mais parassitato. ...
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parrozzo
parròzzo s. m. [voce d’incerta origine, arbitrariamente reinterpretata come un comp. di pane e rozzo, cioè «pane rustico»]. – Dolce abruzzese in forma di focaccia fatta con farina di mais, uova, [...] burro e zucchero, e rivestita di cioccolata. In passato, il nome indicava un pane di farina di mais largamente diffuso tra le popolazioni contadine d’Abruzzo. ...
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agostanello
agostanèllo agg. [der. di agostano]. – In agraria, mais a., varietà di mais basso, precoce, adatto per semine tardive in terre irrigue; si raccoglie alla fine di agosto. ...
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quarantino
agg. [der. di quaranta, esteso a indicare genericam. un periodo breve]. – Detto di varietà di piante coltivate che hanno un ciclo di sviluppo molto breve, spec. la varietà di mais a pannocchie [...] piccole che si semina in estate e matura in meno di tre mesi (cfr. cinquantino) ...
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cereale
agg. e s. m. [dal lat. cerealis, der. di Ceres-ĕris «Cerere», la dea protettrice delle biade]. – Piante c., e più comunem. cereali sost., denominazione agronomica e merceologica di piante erbacee [...] per il valore nutritivo dei frutti, o dell’intera pianta come foraggera; tra i più importanti: il grano o frumento, il riso, il mais o granoturco, l’orzo, l’avena, la segale, il sorgo o saggina, ecc. Oltre che le piante, il termine, usato per lo più ...
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caro-alimenti
(caro alimenti), s. m. inv. Aumento del costo dei generi alimentari. ◆ La sfida delle associazioni che rappresentano i consumatori contro il caro-alimenti si inasprisce ed arriva allo sciopero [...] restrizioni, avviando sovvenzioni governative e introducendo sul mercato due prodotti destinati a rivoluzionare i consumi: lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio […] e l’olio di palma, (Livia Manera, Corriere della sera, 15 marzo 2003 ...
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sitosterolo
sitosteròlo s. m. [comp. del gr. σῖτος «grano, seme» e sterolo]. – Composto organico, fitosterolo (detto anche sitosterina), presente in diverse forme isomere nell’olio di varie piante (sorgo, [...] mais, soia, olivo, ecc.) e anche in alcune alghe (cloroficee e rodoficee), usato come intermedio nella preparazione di steroli ad azione ormonale e anche per la sua attività contro l’iperlipoproteinemia. ...
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annuo
ànnuo agg. [dal lat. annuus, der. di annus «anno»]. – 1. Che ricorre una volta ogni anno: festività, ricorrenza annua. 2. Che si riferisce a tutto un anno: per un periodo annuo. In botanica, pianta [...] annua (o annuale), pianta che compie tutto il suo sviluppo, dalla germinazione dell’embrione o della spora fino alla produzione dei disseminuli, entro un anno, e per lo più entro pochi mesi (come il mais). ...
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Pianta annua (Zea mays; v. fig.) chiamata comunemente anche granoturco, o granone, o frumentone, unica specie del genere Zea, della famiglia delle Poacee.
Cenni botanici e classificazione
Il m. ha fusto robusto, pieno (di midollo), foglie ampie...
MAIS (XXI, p. 970; App. II, 11, p. 252; III, 11, p. 13)
Franco Salvatori
Il m. si avvia a diventare sempre più una voce secondaria nell'alimentazione dell'uomo, in particolare nei paesi economicamente avanzati ove, per contro, aumenta il consumo...