mandragora
mandràgora (o mandràgola) s. f. [dal lat. mandragŏras, s. m., gr. μανδραγόρας, di etimo incerto]. – Genere di piante solanacee comprendente poche specie, tra le quali due presenti anche in [...] . ◆ Alle presunte proprietà afrodisiache e fecondanti della pianta fa riferimento il Machiavelli nella sua celebre commedia intitolata appunto La mandragola (1518): non è cosa più certa ad ingravidare una donna che dargli bere una pozione fatta di ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] , atto o atteggiamento che riveste, sia pure parzialmente e in modo non esplicito, carattere e intenti satirici: la «Mandragola» del Machiavelli è una s. dell’ignoranza, della vanità e della superstizione; questa commedia vuol essere una s. della ...
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(o mandragola) Nome comune delle piante Mandragora officinarum (v. fig.) e Mandragora autumnalis. Sono piante perenni, acauli, con grossa radice ramificata, spesso di aspetto antropomorfo, alla quale si attribuivano virtù magiche e proprietà...
Personaggio della commedia Mandragola di N. Machiavelli. Nicia Calfucci è un ricco fiorentino che, non riuscendo ad avere figli dalla moglie Lucrezia, cade nell’inganno ordito da nei suoi confronti, concedendo che la donna giaccia con Callimaco.