raspare
v. tr. e intr. [dal germ. *raspōn]. – 1. tr. a. Lavorare un oggetto con la raspa, per sgrossarlo, pulimentarlo o levigarlo, liberarlo da materiali superflui o incrostazioni: r. le gambe di un [...] con qualcosa di duro e appuntito, oppure con le zampe (se riferito ad animali, soprattutto a cavalli, cani, polli), o con le mani, con le unghie (se riferito, con tono spreg. o di commiserazione, a persona), producendo un effetto, e spesso un rumore ...
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callo
s. m. [lat. callum e callus (al plur. sempre calli)]. – 1. a. Ispessimento circoscritto (con termine medico detto anche clavo o tiloma) o diffuso (callosità, durone) dello strato corneo dell’epidermide, [...] dita dei piedi, palma della mano, ecc.) ed è spesso causa di acuti dolori: avere i c. alle mani, ai piedi; venire, farsi venire i c. alle mani, con lavori faticosi (fig., fare il c. a qualcosa, abituarcisi); levare, estirpare, curare i c.; pestare i ...
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rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] al destinatario, r. a un cliente la merce ordinata; r. a qualcuno una somma di denaro; l’intimazione fu rimessa nelle sue mani. In partic., mandare denaro, fare una rimessa all’estero (v. rimessa, n. 5 a). b. Rimandare ad altro tempo, differire: si ...
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zampa
s. f. [forse incrocio di zanca con gamba]. – 1. a. L’intero arto di un animale, dall’articolazione prossimale alla parte che tocca terra: le z. del cane, del gatto, del cavallo, del leone, ecc.; [...] , ecc. (più com., leccargli i piedi); mano: qua la z.; giù le z.!, anche in tono minaccioso, a chi cerca di mettere le mani su qualcuno o su qualcosa. b. Riferito a mobili: le z. del tavolino, della sedia (più com. le gambe), dell’armadio (più com ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] uno dei suoi creditori (in alcune di queste locuz. si alterna con il più pop. e più efficace sbattere). b. B. le mani, percuotere una palma contro l’altra per applaudire, o in segno di contentezza, di entusiasmo; b. i piedi, per stizza, impazienza o ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] che sia perfetto (per estens., di persona: Lucia usciva in quel momento tutta attillata dalle mani della madre, Manzoni; ha una pettinatura perfetta, è appena uscita dalle mani del parrucchiere); u. di mente (o di testa, o dalla memoria), di cosa che ...
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battio
battìo s. m. [der. di battere]. – Un battere frequente e prolungato, spec. delle mani nell’applaudire: un fragoroso b. di mani (Collodi). ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] aperta; s. in punta di piedi, reggersi sulle punte dei piedi soprattutto per vedere meglio superando un ostacolo davanti; s. con le mani giunte, con le braccia conserte; cerca di s. più composto; s. in riposo; s. in poltrona; s. in trono o sul trono ...
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cintola
cìntola s. f. [der. di cinta]. – 1. Cintura che si porta intorno alla vita per sostenere i calzoni o per far aderire al corpo altro indumento: stringersi, levarsi la c.; avere, portare, tenere [...] che s’è dritto: Da la c. in sù tutto ’l vedrai (Dante); l’acqua ci arrivava già sino alla c.; fig.: stare o starsi con le mani alla c., meno com. tenersi le mani alla c., stare inoperoso, spec. quando altri lavorano. ◆ Dim. cintolina, cintolétta. ...
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recare
v. tr. [dal got. rikan] (io rèco, tu rèchi, ecc.). – 1. a. Portare; raro in senso generico: O tu che ne la fortunata valle ... Recasti già mille leon per preda (Dante); scaricate le molte pietre [...] ; non vi rechi meraviglia il vedermi qui. 3. letter. a. Ricondurre, ridurre: fu presuntüoso A recar Siena tutta a le sue mani (Dante); r. in servitù, in signoria, in soggezione; r. alla memoria, alla mente, rammentare; recarsi sopra (o in) sé stesso ...
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Maní Centro del Messico (2500 ab. ca.), nello Stato dello Yucatán, 17 km a E di Ticul. Nei suoi pressi si trovano le rovine dell’omonima città maya, fondata dai Tutul Xiu nel 15° secolo. Dopo la distruzione di Mayapán, divenne centro del culto...
Nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti. Originariamente affini alle divinità infernali (e la dea Mania si considerava loro madre), divennero dall’età augustea le anime placate degli antenati, oggetto di culto personale...