venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, [...] ottenere venia; degno, meritevole di venia; grazia: l’armi in terra Gittando, a giunte mani accordo e venia Impetriam dai nemici (Caro). È parola di uso letter., abbastanza com. però nell’espressione, per lo più scherz., chiedo venia, chiedo perdono, ...
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Libromat
s. m. inv. Nome commerciale di un distributore automatico di libri. ◆ Adesso c’è un’importante novità: è arrivato il Libromat. Il Libromat è il bancomat dei libri. Una macchinetta fatta esattamente [...] dell’autore, sbirciare il prezzo. Se il tutto lo convince, mette i soldi in una feritoia e il libro gli cade fra le mani. (Ferdinando Camon, Stampa, 17 novembre 2007, Tuttolibri, p. 2).
Composto dal s. m. libro e dall’elemento mat (ricavato dall’agg ...
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alabastrino
agg. [der. di alabastro]. – D’alabastro, che ha l’aspetto o la trasparenza dell’alabastro; fig., viso, mani a., della bianchezza dell’alabastro. ...
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tamburo
s. m. [dall’arabo ṭunbūr, nome di uno strumento musicale a corde, incrociato con ṭabūl «tamburo»]. – 1. a. In senso ampio, strumento musicale membranofono in cui l’elemento vibrante è costituito [...] rigido dalle forme svariate (a cilindro, a clessidra, a cornice, a paiolo) e percosse in vario modo (con bacchette, mazzuoli, mani o altro); con questa accezione, sono compresi tra i tamburi anche i timpani e il tamburello, che hanno una sola pelle ...
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alabastro
s. m. [dal lat. alabastrum, gr. ἀλάβαστρον]. – 1. Roccia sedimentaria a struttura fibrosa e fibroso-raggiata, compatta, traslucida, a zone concentriche spesso diversamente colorate (dal bianco [...] , di altra materia (terracotta dipinta, vetro, argento, oro), usati per contenere unguenti e profumi. 3. Come termine di confronto e in espressioni fig., indica candore diafano e delicato, soprattutto della pelle: viso, mani, carnagione di alabastro. ...
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impendere
impèndere v. tr. [dal lat. tardo impendĕre «sacrificare, mettere a morte», incrociato per il sign. con appendere] (coniug. come appendere), letter. ant. – Impiccare: Federigo imperadore fece [...] impendere un giorno un grande gentile uomo per certo misfatto (Novellino); fu impeso e fatto morire (G. Villani); I0 voglio questo ladro tuo vassallo Con le mie mani impender per la gola (Ariosto). ...
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fata
s. f. [lat. tardo fata, da fatum, pl. fata -orum, «destino», personificato]. – 1. Figura femminile della mitologia popolare europea, dotata di poteri magici generalmente usati a fini buoni; raffigurata [...] f., parere una f., di donna provvidenziale, che riesce a fare tutto e a farlo bene, e anche di donna prodigiosamente bella; mani di fata, abili e svelte, che non conoscono difficoltà nel lavoro (spec. di cucito, di ricamo, di maglieria e sim.); la ...
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inginocchiatoio
inginocchiatóio s. m. [der. di inginocchiarsi]. – Mobile da casa o da chiesa, costituito essenzialmente di un gradino per inginocchiarsi e di un ripiano superiore per appoggiarvi le mani [...] e il libro di preghiere (è in uso almeno dal sec. 14°) ...
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spadato
agg. e s. m. [der. di spada], ant. – Armato di spada; in partic., nel sec. 16°, denominazione con cui era indicato, negli eserciti spagnoli, il soldato armato di spadone a due mani. ...
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ingioiellare
v. tr. [der. di gioiello] (io ingioièllo, ecc.). – Ornare di gioielli; usato soprattutto al rifl., o in frasi di senso rifl.: le piace molto ingioiellarsi; ingioiellarsi le mani, le dita. [...] Fig., adornare: i. la prosa di citazioni peregrine. ◆ Part. pass. ingioiellato, anche come agg.: una spada con l’impugnatura ingioiellata; signore riccamente ingioiellate ...
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Maní Centro del Messico (2500 ab. ca.), nello Stato dello Yucatán, 17 km a E di Ticul. Nei suoi pressi si trovano le rovine dell’omonima città maya, fondata dai Tutul Xiu nel 15° secolo. Dopo la distruzione di Mayapán, divenne centro del culto...
Nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti. Originariamente affini alle divinità infernali (e la dea Mania si considerava loro madre), divennero dall’età augustea le anime placate degli antenati, oggetto di culto personale...