tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente [...] , senza piegare il ginocchio; t. la mano, porgerla perché altri la stringa, o per chiedere l’elemosina; t. le braccia, le mani (poet. le palme), per implorare, per proteggere, ecc.: E come fantolin che ’nver’ la mamma Tende le braccia (Dante); Ma io ...
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cesto1
césto1 s. m. [variante di cesta]. – 1. Recipiente di vimini, in genere più piccolo della cesta, di forma rettangolare (come, per es., quello a due coperchi e con manico) o della stessa forma del [...] canestro, di cui è spesso sinon. generico: Con nelle mani un c. di primizie (Gozzano); prov., chi non si contenta dell’onesto, perde il manico ed il cesto. 2. Nel gioco della pallacanestro (detto in origine palla al cesto, traduz. dell’ingl. ...
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cesto1
cèsto1 s. m. [dal lat. caestus, forse der. di caedĕre «tagliare»]. – Specie di armatura, fatta di strisce di cuoio durissimo, cui erano aggiunti pezzi di piombo o di ferro, che i pugilatori dell’antichità [...] si avvolgevano intorno alle mani e a parte dell’avambraccio, lasciando però libere le dita; i colpi inferti col cesto potevano essere mortali. Per estens., la competizione stessa del pugilato col cesto. ...
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tocco2
tócco2 s. m. [der. di toccare] (pl. -chi). – 1. a. L’atto di toccare, il fatto di venire toccato: basta il minimo t. perché tutto il castello di carte precipiti; con un t. della bacchetta magica [...] Corte della mercanzia: veniva eseguita toccando il debitore in origine con una bacchetta coperta di velluto verde, poi con le mani, e accompagnando il gesto con la dichiarazione del nome del creditore e dell’entità del debito. 2. a. Percussione delle ...
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escoriazione
escoriazióne s. f. [der. di escoriare]. – Nel linguaggio medico, scorticatura superficiale della cute dovuta a fattori traumatici: prodursi un’e., varie e., alle mani. ...
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strebbiare
v. tr. [der. di trebbiare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io strébbio, tu strébbi, ecc.). – 1. ant. Levigare, lisciare, detergere come operazione di pulizia o di cosmesi femminile: molto s’era [...] come agg.: non si dee l’uomo ornare a guisa di femmina, ... come io veggio fare a molti che hanno ... ’l viso e la gola e le mani cotanto strebbiate e cotanto stropicciate che si disdirebbe ad ogni femminetta anzi ad ogni meretrice (Della Casa). ...
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rinnervarsi
v. intr. pron. [comp. di r- e innervare] (io mi rinnèrvo, ecc.), raro. – Riprendere vigore: le mani del timoniere si rinnervarono e riappresero l’arte (D’Annunzio). ...
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Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. [...] Saatchi. Incontra il gradimento del mercato soprattutto quando realizza opere colorate e oniriche con neonati tra nuvole e fiori, mani o teste che spuntano dall’acqua, visioni pittoriche metafisiche le cui stime sono cresciute di sei volte in quattro ...
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buco1
buco1 agg. [der. di bucare, propr. part. pass. senza suffisso] (pl. m. -chi). – Forato, bucato; s’incontra soprattutto in espressioni fig. ormai rare, quali teste b., vuote, prive di senno, e avere [...] le mani b., essere prodigo (per le quali cfr. anche buso). Di largo uso invece in alcune locuz. derivate da dialetti settentr., in partic. dal milan. (dove l’agg. corrispondente suona ‹büṡ›, femm. ‹büṡa›), e cioè: osso b., per cui v. la forma in ...
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tofo1
tòfo1 s. m. [dal fr. tophus, che è il lat. tophus, variante di tofus «tufo»]. – In patologia, formazione nodulare, caratteristica della gotta, dovuta ad accumulo, più o meno circoscritto, di urati, [...] al di fuori, ma spesso in vicinanza, delle articolazioni: sedi più frequenti sono il padiglione dell’orecchio, i piedi, le mani, i gomiti, le borse mucose (in partic. del gomito e del ginocchio), i tendini, la cute, mentre più raramente possono ...
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Maní Centro del Messico (2500 ab. ca.), nello Stato dello Yucatán, 17 km a E di Ticul. Nei suoi pressi si trovano le rovine dell’omonima città maya, fondata dai Tutul Xiu nel 15° secolo. Dopo la distruzione di Mayapán, divenne centro del culto...
Nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti. Originariamente affini alle divinità infernali (e la dea Mania si considerava loro madre), divennero dall’età augustea le anime placate degli antenati, oggetto di culto personale...