ribaditura
s. f. [der. di ribadire]. – 1. Operazione, eseguita a mano o con apposita macchina (ribaditrice), consistente nel ribattere o comprimere con forza chiodi, perni o ribattini, a caldo o a freddo, [...] nel senso della lunghezza, allo scopo di ottenere nella estremità opposta alla testa un rigonfiamento e serrare così più saldamente le lamiere da unire. 2. La parte ribadita di un chiodo o altro ...
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rosario
roṡàrio s. m. [dal lat. rosarium «rosaio», parola a cui si diede sign. mistico nel sec. 13° (perché le preghiere del rosario formano come una corona di rose alla Madonna)]. – 1. a. Preghiera [...] r.), che si fa scorrere tra le dita per contare le serie di 10 Ave Marie e gli intercalati Padre Nostro e Gloria: tenere in mano il r.; un r. legato con un cordoncino di seta, con una catenella d’oro; r. di legno, di avorio, di madreperla, di granati ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando [...] il mio duca mi tentò di costa, Dicendo: «Parla tu ...» (Dante); stesa oltre la mano, acciò che si svegliasse il cominciò a t., e toccandolo il trovò come ghiaccio freddo (Boccaccio). Più spesso, toccare con maggiore o minore forza per accertarsi di ...
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ferreo
fèrreo agg. [dal lat. ferreus]. – 1. Di ferro: corona f. (v. corona, n. 1 c); corrusche D’armi f. vedea larve guerriere Cercar la pugna (Foscolo); un tonar di f. canne, Che rimbomba lontan di [...] potente, tonante. b. Tenace: volontà, ostinazione f.; memoria ferrea. c. Duro, inflessibile: legge, disciplina f.; dirigere, governare, punire con mano ferrea. d. poet. Sonno f., grave, pesante: gli occhi, ch’a pena aprir si ponno Dura quïete preme e ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] spadaccino; una b. forchetta, un mangiatore capace; essere una b. penna, uno scrittore (spec. giornalista) abile, efficace; avere b. mano, avere abilità, destrezza in un lavoro; essere in b. mani, essere affidato a persone valenti, o fidate; b. gamba ...
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gufare
v. intr. e tr. [der. di gufo]. – 1. intr. (aus. avere) a. non com. Fare il verso proprio del gufo, riferito al gufo stesso o a persona che lo imita. b. estens., raro. Sbuffare. c. gerg. Portare [...] sfortuna. 2. tr., ant. Beffare soffiando nel pugno della mano per rifare il verso del gufo; e più genericam., beffeggiare: A te par toccare il cielo, Quando un po’ mi gufi o gabbi (Lorenzo il Magnifico). ...
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spianatura
s. f. [der. di spianare]. – L’operazione di spianare, e il risultato di tale lavoro; in partic., in tecnologia meccanica, l’operazione di rendere piana una lamiera deformata, eseguita con [...] apposita macchina (raddrizzatrice, pressa) o con martellatura a mano, e anche la lavorazione al tornio di una superficie piana. ...
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tentennare
v. intr. [voce onomatopeica] (io tenténno, ecc.; aus. avere). – 1. Oscillare, di oggetto che non è ben fermo e quindi inclina ora da una parte ora dall’altra: un palo che tentenna, perché [...] quando passava il vento (F. Tozzi); prende la maniglia del paletto, per picchiare, e se lo sente t. in mano, schiodato e sconficcato (Manzoni); Guardo le teste dei brumisti Nel mezzo sonno Tentennare (Ungaretti); nell’infinito, con valore di sost ...
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disoccupazione
diṡoccupazióne s. f. [comp. di dis-1 e occupazione]. – Mancanza permanente o temporanea di un lavoro retribuito, dovuta a cause indipendenti dalla volontà del soggetto privo di occupazione [...] o di fondo, quella a carattere duraturo, derivante da squilibrî del mercato; d. frizionale, provocata da insufficiente mobilità della mano d’opera da un lavoro all’altro o da una zona all’altra; d. tecnologica, determinata dall’introduzione di nuove ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] ; altra variante, ancora in uso, è il segno ʒ (detto «zeta lunga» o «zeta caudata»), frequente un tempo nella scrittura a mano, senza valore distintivo da z, che in testi ortofonici si usa invece, in italiano, per contraddistinguere la z sonora (così ...
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Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati Tetrapodi, la m. corrisponde al...
mano [al plurale anche la forma mano]
Lucia Onder
Il termine ricorre frequentemente in senso proprio, per la parte estrema del braccio: cfr. Vn XXII 4 io mi ricopria con porre le mani spesso a li miei occhi; Rime CIV 20 'n su la man si posa...