giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento [...] , aiutarsi coi gomiti, ecc.: quatto quatto sul principio, poi giocando di gomita a più non posso, s’allontanò da quel luogo (Manzoni); g. di mano, fare giochi di destrezza (scherz., rubare); g. di schiena, fare forza sui reni (detto del cavallo e sim ...
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solenne
solènne agg. [dal lat. sollemnis (anche solemnis e solennis), prob. comp. di sollus «tutto» e annus «anno» (quindi propriam. «che avviene, che si ripete tutti gli anni»)]. – 1. a. Che si celebra [...] di rispetto o di riverenza: un personaggio d’aspetto s.; un paesaggio s.; O Spirto! supplichevoli A’ tuoi s. altari ... (Manzoni); pio bove ... solenne come un monumento Tu guardi i campi liberi e fecondi (Carducci); anche in senso più astratto, con ...
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fiero
fièro (ant. e poet. fèro) agg. [lat. fĕrus]. – 1. letter. a. Feroce, crudele, spietato: il f. tiranno; un nemico f. e selvaggio; da le braccia Fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte (Dante); fig.: [...] pestilenza; un f. spettacolo. c. Aspro, accanito, violento: f. lotta, f. battaglia; un f. assalto; dava loro di fiere scosse (Manzoni); e così di armi: il f. brando; un f. colpo, duro, tremendo. d. Di forze naturali, furioso: un fierissimo vento; si ...
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addio
addìo interiez. e s. m. [dalla locuz. a Dio, sottint. «ti raccomando» o sim.]. – 1. interiez. a. Forma di saluto usata per accomiatarsi definitivamente: a. e buon viaggio; a. a tutti!; Addio, mia [...] esseri inanimati che si lascino con rammarico o per lungo tempo: A., monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo (Manzoni); Addio, cipressi! addio, dolce mio piano! (Carducci). Solo in Toscana si adopera anche col sign. di «arrivederci»: a. a più ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] la propria figura. b. In partic., l’aspetto del corpo umano: ogni f. d’uomo che vi apparisse, rattristava lo sguardo e il pensiero (Manzoni); una f. snella, tozza, goffa; è una bella f. d’uomo; con la f. che ha si direbbe un montanaro; e del viso ...
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nero1
néro1 agg. [lat. nĭger -gra -grum: v. negro]. – 1. a. Nel linguaggio scient., è detto nero un corpo che assorbe integralmente la radiazione luminosa che lo investe (al contrario di un corpo bianco, [...] ’orizzonte (anche fig., di situazione che si fa minacciosa); si vede venire avanti un tempo n., e s’aspetta la grandine (Manzoni). Di popolazione che ha la pelle scura (per l’alternanza di negro e nero in questa accezione, e nell’uso sostantivato con ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi [...] l’onde el pesce (Poliziano); la notte ... declina Con tacit’ombra sopra l’emispero (Parini); al tacito Morir d’un giorno inerte (Manzoni); Del t., infinito andar del tempo (Leopardi); o in cui non si ode rumore: nella t. notte, per le t. vie. In ...
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segreto1
segréto1 (letter. o dial. secréto) agg. [lat. secrētus, propr. part. pass. di secernĕre «separare, appartare»]. – 1. letter. Appartato, nascosto, che si tiene o viene tenuto in disparte: Ora [...] Vie del mio cor soavemente tieni (Foscolo); né tutta mai Questo libro pudico osato avria Dirti l’ebbrezza del mio cor segreto (Manzoni), della parte più riposta del mio cuore. Più spesso, di ciò che avviene o che si forma nell’intimo (della mente ...
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segreto2
segréto2 (letter. o dial. secréto) s. m. [lat. secrētum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. Cosa o fatto che si tengono nascosti dentro di sé e non si rivelano a nessuno: il suo passato [...] nel s. della sua stanza, della sua cella, e sim.; anche assol.: Dove già libertade è fiorita, Dove ancor nel segreto matura (Manzoni). In partic., la parte più intima dello spirito: nel s. dell’anima, nel s. della sua mente, dei suoi pensieri; e così ...
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omicida
s. m. e f. e agg. [dal lat. homicida, comp. di homo «uomo» e -cida «-cida»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. s. m. e f. Chi uccide un altro uomo, chi ha commesso un omicidio: omicide e ciascun che [...] uccisore (seguito perciò da compl. di specificazione): sarà l’o. ei di se stesso (T. Tasso); io sono l’o. di suo fratello (Manzoni). 2. agg. Per estens., detto dello strumento con cui viene data o è stata data la morte: il ferro, il coltello, l’arma ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.