manieroso
manieróso agg. [der. di maniera]. – Di persona che, nel trattare con altri, ha buone maniere, si comporta cioè con urbanità e gentilezza: fate vedere di che sangue uscite: manierosa, modesta [...] ’affettazione, dell’esagerazione, talvolta non senza ipocrisia: «Bravo, figliuolo, bravo!» rispose il notaio, tutto manieroso (Manzoni); la moglie del farmacista ... sorride m. sorniona allusiva (Silone). ◆ Avv. manierosaménte, con gentilezza di modi ...
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voto
vóto s. m. [lat. vōtum, der. di votus, part. pass. di vovere «votare2»]. – 1. a. Impegno o promessa di compiere una determinata azione, di fare o non fare qualcosa, liberamente assunti davanti alla [...] s. Antonio; è un v. che ho fatto alla Madonna ... oh! in una gran tribolazione! ... di non maritarmi (Manzoni); sciogliere, dispensare dal v., liberare dalla obbligazione contratta mediante un voto (e analogam.: io posso ... sciogliervi dall’obbligo ...
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divertire
(ant. divèrtere) v. tr. [dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»] (io divèrto, ecc., ant. io divertisco, tu divertisci, ecc.). – 1. letter. Volgere [...] al pensier ... Discende il refrigerio D’una parola amica, E il cor diverte ai placidi Gaudii d’un altro amor (Manzoni). Nel rifl., allontanarsi: perché non mai vi divertiate dal buono (Segneri); o distrarsi: per divertirsi talora dalla gran molestia ...
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sposa
spòṡa s. f. [lat. spōnsa «fidanzata», part. pass. sostantivato di spondēre «promettere (in moglie)»]. – 1. a. ant. o region. Fidanzata: alla vigilia del matrimonio, presentò la s. ai genitori. [...] unita con un’altra: Chi potrà della gemina Dora, Della Bormida al Tanaro sposa, ... Scerner l’onde confuse nel Po (Manzoni). Nella tradizione cattolica, s. di Cristo, s. di Dio, appellativo tradizionale della Chiesa: Non fu la s. di Cristo allevata ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] per c.; attraversando le sale per uscire, s’abbatté nel principe, il quale pareva che passasse di là a caso (Manzoni). In diritto, c. fortuito, ogni evento esterno alla volontà dell’individuo che gli impedisca di uniformarsi al precetto della legge ...
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sollevare
v. tr. [lat. sublevare, comp. di sub «sotto» e levare «alzare; alleviare»] (io sollèvo, ecc.). – 1. Alzare, spostare verso l’alto, rimuovendo da terra o da un altro piano di appoggio: s. un [...] nobile, privilegiata: s. al trono, alle più alte dignità; Non sa che al regno i miseri Seco il Signor solleva? (Manzoni); ant., far crescere di potenza, esaltare: la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni e sollevando i pravi (Dante ...
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comandare
v. tr. [lat. *commandare, comp. di con- e mandare «affidare, raccomandare, comandare» (cfr. lat. class. commendare «affidare, raccomandare»)]. – 1. Ordinare, imporre di fare una cosa; usato [...] ditta comanda solo l’ingegnere capo; comanda chi può, e ubbidisce chi vuole, parole che nei Promessi Sposi (cap. XIV) il Manzoni fa dire a Renzo alterato dal vino, e che costituiscono una deformazione del prov. comandi chi può, ubbidisca chi deve. 3 ...
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incontro2
incóntro2 s. m. [der. di incontrare]. – 1. a. Il fatto d’incontrare, d’incontrarsi casualmente, di due o più persone: un i. imprevisto, impensato; un i. felice, fortunato, noioso, sgradito; [...] qualche malvivente o sim.: a un galantuomo, il qual badi a sé, e stia ne’ suoi panni, non accadon mai brutti i. (Manzoni); schivare, evitare un incontro. Anche, il fare conoscenza di persona a cui il destino ci terrà in qualche modo legati o da cui ...
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pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione [...] finestrina, mise fuori la testa, con gli occhi tra’ peli (Manzoni). Locuz. e frasi proverbiali: vale più un p. della sua scapestrato aveva invitato alcuni suoi amici dello stesso p. (Manzoni), scapestrati quanto lui; avere il cuore con tanto di ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] altri sign.: è come «è lo stesso che»: aver dimenticato è come non sapere; è come lasciar andare un pugno a un cristiano (Manzoni); e accennando a cose assurde o impossibili: è come voler cavare acqua dal muro; di come «di quello che»: è peggio di ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.