meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] «M. male!»; non com. in espressioni non esclamative: avendola consigliata, per il m. male, di non palesar nulla, e di starsene quieta (Manzoni). Con altra costruzione: m. male che è andata così!; m. male che ce ne siamo accorti in tempo! d. Quanto m ...
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zitto
agg. e s. m. [voce onomatopeica]. – 1. agg. Che tace, non fa rumore, non parla. a. In espressioni esclamative, invitando al silenzio: z.!, lasciami sentire quello che dice; zitti!, sta per cominciare [...] raddoppiato, z. z., spesso riferito a persona che sia impaurita, mortificata: presero per i campi, zitti zitti, pensando ognuno a’ casi suoi (Manzoni); è rimasto sempre z. z. in un angolo; o che non voglia farsi sentire e notare: se ne è andato via z ...
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indietro
indiètro (ant. indrèto, indrièto) avv. [lat. in de rĕtro]. – Indica, come addietro, il luogo e la posizione alle spalle della persona che parla o di cui si parla, e si contrappone più direttamente [...] , due passi i.; con un gran punzone nel petto, fece dare indietro otto o dieci passi un altro che gli correva incontro (Manzoni); tornare un passo i., fig., riprendere un racconto, un’esposizione e sim., da un determinato punto; l’orologio rimane i ...
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la2
la2 pron. pers. e dimostr. f. sing. [lat. ĭlla, accus. ĭllam]. – 1. Forma debole della declinazione dei pron. pers. ella, lei, essa, che si usa con funzione di compl. oggetto riferito a persona o [...] proclitica, con funzione di solito pleonastica (potendo anzi il soggetto essere esplicitamente espresso da un sostantivo), riferito a persona o cosa di genere femminile: la c’è la Provvidenza! (Manzoni); e la c’è, e la verrà qui, e sarà mia moglie ...
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rimembranza
s. f. [dal fr. remembrance, der. di remembrer «rimembrare»], letter. – Il fatto di rimembrare, di avere presente o rievocare nella propria memoria: la puntura de la r. (Dante); cominciò a [...] poco a poco a tornarci più di rado, a respingerne la r., e divezzarsene (Manzoni); ciò che si ricorda: fia compagna D’ogni mio vago immaginar, di tutti I miei teneri sensi, i tristi e cari Moti del cor, la r. acerba (Leopardi); anche al plur.: dolci, ...
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corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione [...] locuz. dare la c., far parlare uno mediante questa tortura (potreste darmi la c., che non mi cavereste nulla di bocca, Manzoni), e tenere uno sulla corda, fig., tenerlo sulle spine, con l’animo sospeso. b. Pena medievale inflitta ai bestemmiatori che ...
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si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] noi; noi si passa sempre l’estate in montagna; oggi ... era il giorno stabilito col signor curato, e s’era disposto ogni cosa (Manzoni). 3. Usi partic.: a. Come dativo etico: si stia bene!; si goda le sue vacanze; si faccia gli affari suoi. b. Con ...
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rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] mani d’Aldobrandino si rimisero (Boccaccio); dunque, se non sapete le cose, abbiate pazienza, e rimettetevi a chi le sa (Manzoni); mi rimetto a lei, alla sua discrezione, al suo giudizio; rimettersi al caso, alla sorte. b. Nel linguaggio giur. e ...
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suscitare
v. tr. [dal lat. suscitare, comp. di sus-, variante di sub-, e citare, frequent. di ciere «eccitare»] (io sùscito, ecc.). – 1. a. letter. Far sorgere, sollevare, innalzare, in senso materiale: [...] sì che qualche cosa si verifichi: la luce rapida Piove di cosa in cosa, E i color vari suscita Dovunque si riposa (Manzoni); s. il riso, gli applausi, un coro di proteste; s. uno scandalo; Inutile muovere la macchina dei burocrati, s. inchieste ... e ...
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mordere
mòrdere v. tr. [lat. mordēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòrsi, mordésti, ecc.; part. pass. mòrso, ant. morduto). – 1. a. Addentare, stringere con, o fra, i denti; afferrare fortemente [...] non parlare, o per pentimento di aver detto cosa imprudente o inopportuna: appena ebbe proferito queste parole, si morse la lingua (Manzoni); m. il freno, di chi obbedisce, o mantiene ancora il controllo di sé, ma è al limite della pazienza, vicino a ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.