islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee [...] e norme personali di Maometto stesso: basata sulla credenza nell’unità di Dio (Allah) e sulla qualità di profeta di Maometto, è codificata nel Corano. Anche, il sistema politico, sociale e culturale strettamente connesso a tale religione. ...
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montagna
1. MAPPA La MONTAGNA è un rilievo della superficie terrestre di età geologica antica e di altezza superiore a 600-700 metri sul livello del mare; può avere forma arrotondata e altitudine moderata [...] russe
Proverbi le montagne stanno ferme, gli uomini camminano
la montagna ha partorito un topolino
se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna
Citazione
Il paese dove abitavo non è un paese, ma un gruppo di case posto sulla via del ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla [...] p., come dice il p., e sim. Con riferimento alla religione islamica, attributo di Maometto, in quanto parla in nome di Allah e ne annuncia la volontà: Allah è grande e Maometto è il suo p., espressione di fede dell’islamismo. b. Seguito da un compl ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. [...] 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di Maometto; credente nella religione da lui fondata. Cfr. islamico e musulmano. ...
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sunna
s. f., arabo. – Consuetudine, modo abituale di comportarsi. In partic. la consuetudine di Maometto nelle varie circostanze della vita (che, salvo casi eccezionali, ha valore di norma per i credenti, [...] ed è proposta loro come esempio da imitare), desunta dalle tradizioni canoniche di detti o fatti di Maometto, e fin dalla fine del 1° sec. dell’egira (7° sec. d. C.) considerata come un’interpretazione autentica e un complemento, per valore normativo ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle [...] infallibile dei testi sacri, e affermano che la qualità di imam possa aversi solo in Alì (cugino e genero di Maometto, e suo successore designato) e nei suoi discendenti in linea maschile, contestando la legittimità dei califfi omayyadi e abbasidi ...
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paradiso
1. MAPPA Nella religione cristiana, per PARADISO si intende il luogo dove, dopo la morte, le anime dei giusti godranno di una vita eterna e felice, in uno stato di beatitudine dato dalla visione [...] , il paradiso è la sede dei buoni dopo la morte, l’oltretomba felice, localizzato e descritto in diversi modi (il p. di Maometto; il p. nell’induismo). 3. Il termine è usato anche in senso figurato per indicare uno stato di perfetta felicità o di ...
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medinense
medinènse agg. – Relativo alla città di Medina, nell’Arabia Saudita, famosa per essere stata dal 622 al 632 la residenza di Maometto, che in essa ebbe poi sepoltura: i minareti m.; la moschea [...] medinense. In medicina, morbo m. (e più com. morbo di Medina), altro nome della dracunculosi ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] sol fu dannata da Aristotele, ma proibita ancora nella nuova l. e nella vecchia (T. Tasso). Analogam., la l. di Maometto o la l. del Corano, la religione musulmana. 2. a. In senso più strettamente giuridico, ogni prescrizione che costituisce elemento ...
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sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa [...] distinta dagli Ebrei e dai Cristiani, ma monoteista e sostenitrice di una rivelazione celeste, in realtà probabilmente una setta battista tendente al giudaismo o al cristianesimo ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura chiave dell'Islam, è il messaggero...
Sultano ottomano (n. 1566 - m. 1603), figlio di Murād III. Salì al trono nel 1595, e lasciò ai suoi generali la condotta della guerra contro l'Impero asburgico e la Persia.