tardogotico
tardogòtico (o tardo-gòtico) agg. e s. m. [comp. di tardo- e gotico] (pl. m. tardogòtici, o tardo-gòtici). – 1. agg. Nella storia dell’arte, architettura t., quella che si afferma, tra gli [...] chiese a navata unica e da un incremento della decorazione. 2. s. m. Solo al sing., nella storia dell’arte, l’ultima fase dell’arte gotica, dall’inizio del sec. 15° alla metà del sec. 16°, nota anche come gotico internazionale: il t. nelle Marche. ...
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genga
gènga s. f. [dal nome di Genga, centro in prov. di Ancona]. – Nome locale di un calcare poroso impuro, di colore variabile dal grigio al giallastro, che si trova in qualche località delle Marche [...] e dell’Umbria ...
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vinsanto
(o 'vin santo') s. m. [sull’origine del nome sono state proposte varie ipotesi, nessuna però convincente]. – Tipo di vino bianco passito che si produce in Toscana, nell’Umbria e nel Lazio settentr., [...] , con alcolicità minima di 15-16 gradi; giunge a maturazione dopo due o tre anni di invecchiamento: come dessert, possiamo prendere v. e tozzetti. Un vinsanto di gradazione poco superiore si produce nel Veneto, nel Trentino, in Emilia, nelle Marche. ...
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champagneria
s. f. Esercizio pubblico per la degustazione e la vendita delle marche di champagne più note o ricercate. ◆ Trani vanta centinaia di ristoranti, pizzerie, ristoranti-pizzeria, taverne e [...] trattorie, osterie e ovviamente hostarie, enoteche e wine bar e champagnerie, [...] per un numero di coperti doppio rispetto a città del Nord o dell’interno di dimensioni quadruple, fenomeno che va al ...
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forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata [...] nella composizione supera la giustezza o è troppo fitta. In musica, didascalia (normalmente abbreviata in fz) che prescrive la marcata accentuazione di una nota (nota f.) o di un accordo (accordo f.); una accentuazione ancora maggiore si prescrive ...
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mercatale
s. m. e agg. [der. di mercato]. – 1. s. m., ant. Mercato, luogo del mercato. La parola sopravvive come nome di varî centri della Toscana, dell’Emilia, delle Marche: Mercatale Valdarno, M. in [...] prov. di Bologna, M. di Sassocorvaro in prov. di Pesaro e Urbino, ecc. 2. agg. Sono stati chiamati, per breve tempo, biglietti m. i biglietti ferroviarî a riduzione per i giorni e luoghi di fiera e di ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto [...] sono invece mercati speciali il m. del pesce, della carne, dei foraggi, dei fiori, ecc. M. delle pulci (traduz. del fr. marché aux puces), luogo dove si vendono oggetti vecchi o usati di ogni tipo, in genere privi di particolare valore; m. dell’usato ...
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-ne
– Sillaba paragogica, o epitetica, che, nella lingua ant. e ancor oggi nell’uso pop. di alcune regioni centr. e merid. (Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, e, nella forma -ni, in Calabria e [...] Sicilia), viene aggiunta in fine a parole terminanti con vocale accentata così da renderle parossitone; per es., mene, tene, sene, per me, te, sé; none, sine, cosìne per no, sì, così; piùne per più. In ...
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sarmatico
sarmàtico agg. [dal lat. Sarmatĭcus, gr. Σαρματικός] (pl. m. -ci). – 1. Relativo o appartenente ai Sàrmati (gr. Σαρμάται, lat. Sarmătae), antico popolo iranico affine agli Sciti, che abitava [...] bacino di Vienna da depositi di facies salmastra; in Italia comprende le formazioni gassoso-solfifere della Romagna, delle Marche e della Sicilia. Come solo agg., fauna s., fauna propria del sarmatico, caratterizzata principalmente da elementi della ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. [...] In partic.: Biblioteca m., fondata da Domenico Malatesta a Cesena fra il 1447 e il 1452; tempio m., la chiesa di S. Francesco a Rimini, che Sigismondo Pandolfo Malatesta fece trasformare, su progetto di ...
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Regione dell’Italia centrale (9.401,38 km2 con 1.512.672 ab. nel 2020, ripartiti in 228 Comuni; densità 160 ab./km2), che dall’Appennino si estende sul versante adriatico, affacciandosi sulla costa per 173 km dal Tavollo alla foce del Tronto,...