mensa
mènsa s. f. [dal lat. mensa]. – 1. a. La tavola a cui si mangia, e s’intende in genere la tavola apparecchiata: mettersi, sedere, essere a m., a tavola per mangiare; levarsi da mensa. Con questo [...] 3. Nella liturgia cattolica, la parte superiore dell’altare, generalmente costituita da una lastra orizzontale di pietra (o di marmo) nel cui incavo centrale si trova il sepolcreto con alcune reliquie di martiri e sulla quale il sacerdote celebra il ...
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mensola
mènsola s. f. [dal lat. mensŭla «tavoletta, tavolino», dim. di mensa «tavola, mensa»]. – 1. a. Nell’architettura antica e moderna, membro architettonico di varie forme e materie, che serve di [...] (carichi), che costituisce un sistema staticamente determinato. 2. Piano d’appoggio che può essere realizzato come lastra (di marmo, legno, vetro, ecc.) aggettante da una parete nella quale sia parzialmente infissa o contro la quale siano fissati ...
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tessellato
agg. [dal lat. tessellatus agg., nell’espressione pavimentum tessellatum, o tessellatum s. neutro, der. di tessella dim. di tessĕra «tessera»]. – 1. In archeologia, pavimento t., composto [...] di tessere di piccole dimensioni, generalm. quadrangolari, di marmo, pietra o anche laterizio (equivalente, quindi, di mosaico). 2. In zoologia, biscia o natrice t. (traduz. del lat. scient. Natrix tessellata), nome di un colubride così chiamato per ...
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tessera
tèssera s. f. [dal lat. tessĕra (forse accorciamento del gr. τεσσαράγωνος «quadrato, rettangolo»), propr. «tavoletta quadrangolare»]. – 1. Nel mosaico, t. musiva (o semplicem. tessera), ciascuno [...] , cubetti), o parallelepipeda (masselli, basoli) con i quali si costruiscono le pavimentazioni stradali in pietra; anche gli elementi di marmo, di ceramica o di vetro, simili a quelli del mosaico, con i quali si fanno rivestimenti o pavimentazioni di ...
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lapicida
s. m. [dal lat. lapicida, comp. di lapis «pietra» e -cida nel sign. di «tagliatore»: v. -cida] (pl. -i). – Nome con cui, in epigrafia, sono indicati gli artigiani che incidevano le iscrizioni [...] nel marmo, talvolta seguendo il disegno tracciato da altri sulla lastra. Per estens., il termine è usato dagli storici dell’arte per indicare gli anonimi artisti e artigiani medievali ai quali si deve la scultura, soprattutto decorativa e ...
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parato2
parato2 s. m. [dal lat. paratus -us «apparato, preparativo», der. di parare: v. parare]. – 1. a. Drappo, cortinaggio, e sim., messo per ornamento nelle case o nelle chiese: i p. del letto; i [...] spalmato di sego che si usa sulle spiagge per tirare in secco o mettere in mare imbarcazioni. c. Trave di legno duro spianato che si dispone sulle vie di lizza nelle cave di marmo apuano, per farvi scivolare sopra i massi caricati sulle lizze. ...
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dirozzare
dirożżare v. tr. [der. di rozzo, col pref. di-1] (io diróżżo, ecc.). – 1. Lavorare in modo da rendere meno rozzo, digrossare, sbozzare: d. un marmo, un legno; era uno uomo grande e grosso ... [...] e malfatto, sì come fosse stato dirozzato col piccone (Sacchetti). 2. fig. Rendere meno rozzo, educare, raffinare, ingentilire: d. la mente, i costumi; è un ragazzo che va ancora dirozzato; nell’intr. ...
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persichino
s. m. [der. di persica, con riferimento al colore]. – Marmo con chiazze e vene serpeggianti di color rosso violaceo, dovute a impurità di ossidi di ferro; è un calcare saccaroide, detto anche [...] fior di pesco, che si estrae nel Massese e nella Versilia, molto adoperato come materiale da costruzione ornamentale ...
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lapis niger
locuz. lat. (propr. «pietra nera»), usata come s. m. – Nome dato in archeologia a una piccola area lastricata di marmo nero di cava greca, rinvenuta nel 1899 nel Foro Romano; ricopre il celebre [...] cippo di tufo considerato, secondo la tradizione, il sepolcro di Romolo, su cui è incisa un’antichissima iscrizione latina della fine del 6° sec. a. C ...
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bozza1
bòzza1 s. f. [da una base *bottia (di origine oscura) «gonfiore, protuberanza», comune anche all’ital. boccia, al fr. bosse e al provenz. ant. bossa]. – 1. a. Sinon. di bugna, come termine architettonico. [...] In partic., bozze d’appiglio, le grosse sporgenze lasciate nei blocchi di marmo e di pietra per sollevarli e collocarli in opera. b. Protuberanza, bernoccolo, gonfiore in genere: aveva la faccia piena di bozze; s’era fatta una bella b. in fronte. In ...
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In senso ristretto e dal punto di vista petrografico, roccia calcarea che, per effetto di metamorfismo dinamico o di contatto, ha assunto una struttura cristallina, a grana piuttosto uniforme più o meno grossa, in modo da presentare l’aspetto...
Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (μάρμαρος, marmor)
A. Moretti
J. B. Ward Perkins
Roccia calcarea (calcite) a struttura cristallina e grana piuttosto uniforme più o meno grossa (granuli da mm 0,2 a 0,5), talora definita come...