levigare v. tr. [dal lat. levigare] (io lèvigo, tu lèvighi, ecc.). - [rendere ben liscia la superficie di un corpo: l. il marmo] ≈ lisciare, (lett.) polire. ‖ limare, piallare, raschiettare, scartavetrare, [...] spianare ...
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lima s. f. [lat. līma]. - 1. (tecn.) [utensile per levigare legno, marmo, pietra, ecc., costituito da una sbarra di acciaio temprato sulla quale sono ricavate moltissime sporgenze a bordo tagliente] ≈ [...] ‖ raspa. 2. (fig., non com.) [pensiero affannoso che rode l'animo] ≈ afflizione, cruccio, rovello, tormento ...
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cava s. f. [lat. ✻cava, femm. sost. dell'agg. cavus "cavo, incavato"]. - 1. [nascondiglio ricavato nel terreno o nella roccia] ≈ buca, caverna, fossa, grotta, (lett.) speco, spelonca, tana. 2. a. (edil.) [...] [scavo di materiale utile per costruzioni civili e anche il luogo stesso dello scavo: c. di marmo; c. di pozzolana] ≈ ‖ giacimento, miniera. ⇓ pietraia. b. (fig., non com.) [grande abbondanza: una c. di denari; dire una c. di spropositi] ≈ ammasso, ( ...
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politura s. f. [dal lat. politura, der. di polire "polire"]. - 1. [operazione con cui si rifinisce un lavoro, lisciandone, levigandone, lucidandone la superficie: p. del marmo] ≈ levigatura, levigazione, [...] lisciamento, lisciatura. ⇓ carteggiatura, lucidatura, raschiettatura. 2. (fig.) [il rifinire un'opera letteraria o artistica, spec. dal punto di vista formale] ≈ finitura, limatura, perfezionamento, rifinitura, ...
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lontano [lat. ✻longitanus, der. di longe "lontano, lungi"]. - ■ agg. 1. a. [che si trova a grande distanza nello spazio: recarsi in un posto l.; il paese è l. pochi chilometri] ≈ (lett.) discosto, distante, [...] si riferisca a distanze ridotte: tirava un po’ fuori il cassetto, ne cavava la rivoltella e la poneva sul piano di marmo, discosta (L. Pirandello). Inoltre, discosto assume spesso il valore di «in disparte »: si teneva fuori della ressa, discosta, in ...
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polvere /'polvere/ s. f. [lat. pulvis -ĕris]. - 1. (solo al sing.) [massa di terra arida in forma di minutissime particelle: c'è un dito di p. su questo tavolo] ≈ (poet.) polve, (non com.) polveraio, (non [...] polverio). 2. (estens.) [massa incoerente formata da particelle minutissime di sostanze e materiali vari: p. di marmo] ≈ pulviscolo, sfarinatura, spolvero. ● Espressioni: fig., ridurre in polvere [ridurre all'impotenza, o sconfiggere duramente, spec ...
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lucido /'lutʃido/ [dal lat. lucĭdus "lucente, luminoso", der. di lūx lūcis "luce"]. - ■ agg. 1. [che emana o riflette luce: marmo l.; scarpe di pelle l.] ≈ e ↔ [→ LUCENTE]. ● Espressioni: tirare a lucido [...] → □. 2. (poet., non com.) [che è caratterizzato da trasparenza: E 'l mormorar de' liquidi cristalli Giù per l., freschi rivi (F. Petrarca)] ≈ chiaro, cristallino, limpido, puro, terso, trasparente. ↔ opaco, ...
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scultura s. f. [dal lat. sculptura]. - (artist.) [opera scolpita: una s. di Donatello] ≈ bronzo, marmo, (ant.) segno, [su superficie piana, con forte rilievo] altorilievo, [su superficie piana, con scarso [...] rilievo] bassorilievo. ‖ statua ...
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porfido /'pɔrfido/ s. m. [da porfiro, per dissimilazione]. - (geol.) [nome generico di resistenti rocce eruttive, lucidabili, usate come materiale ornamentale per pavimenti, scale, ecc.] ≈ (ant.) porfiro. [...] ‖ marmo. ...
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In senso ristretto e dal punto di vista petrografico, roccia calcarea che, per effetto di metamorfismo dinamico o di contatto, ha assunto una struttura cristallina, a grana piuttosto uniforme più o meno grossa, in modo da presentare l’aspetto...
Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (μάρμαρος, marmor)
A. Moretti
J. B. Ward Perkins
Roccia calcarea (calcite) a struttura cristallina e grana piuttosto uniforme più o meno grossa (granuli da mm 0,2 a 0,5), talora definita come...