anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di MartinHeidegger, la condizione di [...] impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo, disperso nel mondo tra le cose e gli altri, e dalla quale può emergere, conquistando la propria autenticità, attraverso l’angoscia ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi [...] suoi sviluppi, ora strettamente teologici e cristiani (Karl Barth, Gabriel Marcel), ora apertamente filosofici e fenomenologici (MartinHeidegger, Karl Jaspers, Jean-Paul Sartre), ora artistici e letterarî (Simone de Beauvoir, Albert Camus): elementi ...
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anarco-conservatore
(anarco conservatore), agg. Che si caratterizza per aspetti propri di una concezione anarchica improntata a una visione conservatrice. ◆ Soprattutto nel dialogo con il filosofo [Martin] [...] Heidegger, egli [Ernst Junger] tenne a sottolineare la sua propensione originaria a un tipo di cultura anarco conservatrice, estetizzante, spesso lontana dal nullismo razzista e dalla volgarità ideologica del nazionalsocialismo hitleriano più ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, pubblicata nel 1914, e la...
Heidegger, Martin
M. Heidegger
1889
Nasce a Messkirch il 26 settembre
1913
Si laurea a Friburgo con H. Rickert
1915-23
Insegna a Friburgo; è assistente di E. Husserl
1923
È professore straordinario a Marburgo
1927
Pubblica Sein und Zeit
1928
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